CITAZIONE
Una cosa che ho detto anche a Sabry, carinissima come sempre al termine all'uscita artisti: c'è una sorpresona nel CD chiamata "Una Nuova Carezza" e credo lo sappiate già... A mio parere porterebbe quel momento dello spettacolo al culmine, anche xkè musicalmente riprende Non Guardarmi ed è un brano splendido ma troppo corto! A due voci poi veramente mi sciolgo...
Perchè non raccogliere firme x proporne il reinserimento nello spettacolo? Voi che ne dite?
ASSOLUTAMENTE, TOTALMENTE, INDISCUTIBILMENTE, D'ACCORDISSIMO CON TE!!!!
Ed ora, ecco il mio resoconto.
Era la mia prima volta a Verona.
Il viaggio d'andata, come ormai tutti sanno, è stato disastroso e lunghissimo: più di un'ora per riuscire ad uscire da Roma e autostrada costellata di cantieri, con rallentamenti e incidenti, che abbiamo tentato di aggirare uscendo sulla statale e trovando nell'ordine: un trattore che andava a 10 km/h, un camion che, impegnandosi un po' riusciva a toccare 50 e infine un pullman che a più di 60 gli venivano gli sbuffi da motore diesel in stato di agonia pre-mortem e dal conducente in catalessi bradipica cronica.
Maurizio, notoriamente serafico, alla settima ora di viaggio ha cominciato a dare segni di impazienza. La mia schiena ormai mi aveva già citato in giudizio per danni morali e materiali e la povera Hanjalou che viaggiava con noi, cercava di dormire per recuperare le ore di sonno perse la sera prima.
Erano le 19,30 e noi eravamo ancora ben lontani da Verona. Siamo quindi costretti a decidere di cambiarci nel bagno di un autogrill per risparmiare tempo. Ottima decisione, in quanto finalmente ad arrivare nella città scaligera, riusciamo a parcheggiare relativamente vicino a P.za Bra ed a trovarci davanti all'Arena alle 20.40. Eravamo partiti da casa alle 12,20... fatevi due calcoli.
L’ingresso nel tempio della musica è stato bellissimo. L’Arena è davvero bella e suggestiva. Salire le scale dell’ingresso alla platea e vedere la scenografia, la meravigliosa scenografia che conosciamo è stato sorprendente.
Purtroppo non c’era il kabuki e nemmeno la botola e questo ha menomato un po’ lo spettacolo almeno per noi che lo avevamo visto già a Roma, ma nel complesso è stato stupendo, con meravigliosi e suggestivi effetti visivi che illustrerò in seguito.
Rincontrarci tutti mi ha emozionato davvero. Mi ha ricordato le tante mie volte al GT e la gioia nel ritrovare persone che sai venire da tanto, tanto lontano. Stavolta quelli che avevano fatto la traversata eravamo noi e devo dire che l’accoglienza è stata deliziosa.
Non posso non citare, fra tutti, le nostre Admin, specialmente MT che ho visto deliziosamente sorridente e visibilmente felice e che, devo dirlo, specialmente quando sorride, è veramente bella.
Premetto che ho visto sia le prima del 21 che la replica del 22. Il mio resoconto comprenderà entrambe le serate.
Le sensazioni provate all’inizio dell’Ouverture, all’apparire del gigantesco volto del Conte sullo sfondo della scenografia, sono state molto forti. Vittorio si è dimostrato un attore veramente magnifico.
Vorrei davvero che qualche nome del cinema lo avesse visto…
La ripresa, in un suggestivo bianco e nero, svelava, attraverso gli occhi dalla bianca pupilla (specchio negativo fotografico dell’anima oscura di Dracula), tutta la dolorosa tenerezza, tutta la disperata passione di un uomo perduto nello strazio di una inconsolabile assenza. Le mani che sfioravano un viso rigato di lacrime inaridite da uno strazio profondo, la piega della bocca schiusa in un lamento ricacciato in gola e che esplode dentro, devastante…
Questo è stato l’impatto! E ora, nel cercare di descrivervelo, sento, forte, l’emozione tornare a stringermi la gola.
Tutto, i gesti, i passi, il maestoso portamento, i movimenti ariosi del mantello regale - parafrasi delle ali del pipistrello, le espressioni terribili e la voce, quella voce che ti esplode in mezzo al petto e che racconta quell’immenso disperato amore, rendevano l’atmosfera dell’Arena densa e coinvolgente come un’ondata di piena.
E tu, povero naufrago, stretto ed avvolto nella tua felpina bianca non potevi non sentirti orgoglioso di quel logo del Matteucci sulla schiena.
Vittorio era il re assoluto di quel palco. Un re dalla magnifica e rispettosa capacità di esaltare, (senza nulla perdere ma anzi valorizzandosi) le interpretazioni dei colleghi che trascinati da una così straordinaria energia, hanno dato veramente il massimo.
Sabrina, luminosissima e sorprendentemente e incredibilmente a suo perfetto agio su quel prestigioso palco, è stata la partner perfetta di cotanto protagonista.
L’assoluta perfezione del loro affiatamento risultava evidente e lampante come la luce del sole.
L’appassionata e coinvolgente interpretazione di questa giovanissima e brillante cantattrice non poteva non lasciare il segno, e così è stato.
Molti gli elementi nuovi.
Disatteso il cambiamento del finale ( meglio così ) !
Gli effetti visivi, spettacolari e qualitativamente notevoli, sottolineavano i momenti e le ambientazioni. Per noi abituati alla loro assenza, sono stati, specie la prima sera, piuttosto difficili da digerire, ma già alla seconda visione e (elemento fondamentale!), visti da posizioni arretrate, risultavano molto ma molto più efficaci e godibili.
Qualche perplessità l’ho avuta sull’eccessivo permanere dell’immagine del pipistrellone e sulla scelta dell’immagine del mare su “Un destino di rondine”della quale non si è capito bene il significato e l’attinenza.
Avrei forse optato per un’immagine rievocante il fuoco, che ha attinenza con la scelta di Mina di abbracciare una vita dannata per l’incontenibile passione d’amore.
L’acqua, psicologicamente, ha attinenza col sesso, e quindi con la passione, ma il mare proiettato sullo sfondo del castello non era un mare in tempesta ma un placido cullare di onde rievocanti per lo più sensazioni di pace e di tranquillità, assolutamente in contrasto col contesto drammatico della scena di “ Un destino di rondine”.
Bello ed efficacissimo l’effetto della gabbia durante i brani di Renfield, molto optical anni settanta e giustamente tendente all’alienante.
Maria Grazia, affascinante come al solito nonostante l’evidente ma non eccessivo aumento di peso ( la salute prima di tutto!) che le ha addolcito i già bellissimi tratti del viso, ha dimostrato tutta la sua bravura e capacità vocale e interpretativa, specialmente nel brano “Il Fantasma di Lucy”, in cui completamente preda del male è attorniata dai demoni sulla scala del castello… e poi prima del morso di Dracula è stata magnifica, terribile e magnifica!
Fabio non ha smentito se stesso offrendoci una delle sue migliori interpretazioni, forse leggermente mortificate dagli effetti visivi che davvero catturavano l’attenzione distogliendola un po’.
Max e Giò sempre bravissimi e Davide emozionato ma molto efficace nell’interpretazione, hanno reso giustizia al loro talento e al prestigio del palcoscenico scaligero.
Non dimenticherò tanto facilmente questi due giorni magnifici, pieni di gioia,amicizia, sorrisi, episodi divertentissimi, e babbionaggini uniche di cui vi farò partecipi.
Non specificherò qui il motivo che mi ha spinto a fare questo gesto,
ma non dimenticherò facilmente il momento finale della prima serata.
La sera del 21, finita la reprise, nell’attimo immediatamente precedente all’uscita sul palco di David Zard, ho elegantemente tirato ( a perfetta palombella ) un leoncino di peluche alla radiosa Sabrina che poi l’ha tenuto in braccio per tutta la sera . Questo gesto ha suscitato una certa ilarità fra i componenti del cast.
L’atmosfera che si respirava tra noi era magnifica.
Eravamo molto, molto orgogliosi del nostro Vittorio e ci siamo commossi tanto e tutti quando alla fine della replica della seconda sera la Luisa si è fatta avanti e ha gettato petali di rosa ai piedi degli artisti… Abbiamo visto gli occhi dei nostri magnifici attori, quelli di Vittorio in particolare, riempirsi di lacrime di commozione.
E’ stato un momento magico ed io che ero proprio accanto a Luisa l’ho vista tremare di emozione.
Credo che nessun artista al mondo abbia tanti AMICI sinceri, ammirati e sinceri come Vittorio, e questo è solo perché Vittorio è una persona dolce e magnifica che, al di là del suo straordinario talento, è capace di donare a chi lo ama non solo la sua bravura ma anche molta parte del suo adorabile cuore.
L’affetto di cui lo circondiamo è solo la naturale conseguenza di quello che lui dona a noi sempre, in ogni occasione, con la sua semplicità e il suo indiscusso valore come persona.
La nostra vacanza veronese è stata inoltre allietata da momenti impagabili vissuti in compagnia, a cena, a spasso per la splendida città scaligera, fuori dall’Arena in compagnia del cast e dei rappresentati della produzione che si sono dimostrati gentili e disponibili all’ascolto delle nostre critiche e dei nostri apprezzamenti.
In particolare voglio ricordare il mio incontro con Vincenzo Incenzo, persona gentilissima e cordiale al quale ho detto che trovavo assurdo il fatto che la più commovente e bella canzone dell’Opera, “Una Nuova Carezza”, fosse stata eliminata in fase di montaggio dello spettacolo.
Spero che le mie osservazioni (che tra l’altro ho avuto l’impressione lui condividesse in pieno),e quelle che sono sicura anche altri esprimeranno in questo e in altri forum, inducano la produzione a rivedere la loro decisione e a reinserirla nell’Opera che acquisterebbe, se possibile, maggiore potere di coinvolgimento emotivo.
Felice di aver potuto essere presente a questo magnifico evento, mi auguro di poter partecipare anche all’appuntamento milanese del mese di ottobre… perché ogni singola replica di Dracula Opera Rock è una storia a parte, un momento unico, sempre emotivamente diverso ed irripetibile.
GRAZIE VITTORIO! GRAZIE SABRINA! GRAZIE INEGUAGLIABILI RAGAZZI, COSTRUTTORI DI MAGNIFICI SOGNI, GRAZIE PERCHE’ CI REGALATE LA GIOIA IMMENSA, I FARCI SENTIRE PARTE DI UN QUALCOSA CHE RESTERA’ NELLA NOSTRA MEMORIA E NEL NOSTRO CUORE PER SEMPRE!!!