Ieri sono riuscita con grande gioia ad essere presente ad un evento particolare, in cui Vittorio si è presentato davanti al pubblico nelle vesti di attore. Raggiunto il Palatenda di Fontaniva, troviamo due file di posti espressamente riservati al ‘Fan club’ e prendiamo comodamente posizione, tra qualche foto a tranello, pizze di straforo, commenti divertiti e gioia di essere nuovamente insieme. Nonostante fossi in terza fila, le teste bastavano a coprirmi parte della visuale, che dal vivo non si nota, ma riprendendo è fastidiosissima, così dopo 2 minuti dall’inizio già cambio posto con Grazia, ritrovandomi davanti una bambina particolarmente vivace: ho combattuto con la sua testa per tutta la serata…
Si spengono le luci e lo show si apre con un balletto, al termine del quale il piccolo palco illuminato rivela l’interno di un Residence, con omino sulla destra e una porta al centro: è da sinistra che entra subito Vittorio, accolto allegramente dal nostro applauso! Che gioia vederlo di nuovo, e questa volta so che non inizierà cantando, ma recitando, e sono ansiosa di sentirlo, ascoltarlo, vivere questi momenti: ed ecco che su una trama semplice e senza pretese si sviluppa una piccola storia che vede Vittorio nei panni di un regista, Joe… Tre personaggi e il corpo di ballo si alternano sul palco fra luci, fumo e costumi: mi concentro su Vittorio, la possibilità di vederlo in queste vesti sono state sporadiche e frammentarie e voglio godermi in pieno la serata. Vittorio si è ben calato nel ruolo, dove la semplicità dei dialoghi non permetteva ampie possibilità di sfumature, ma lui ha saputo sfruttare bene la situazione, cogliendo al meglio l’ espressività che il personaggio gli permetteva. Ed ecco che si presenta sorpreso, incredulo, curioso, disperato e innamorato. Mi piace l’espressività di Vittorio quando con l’occhio perso e il sorriso che ne delinea il volto parla dell’angelo che ha visto, ma è ancora più piacevole la tristezza e la desolazione nei suoi occhi, ma anche nelle sue mani e in tutto il corpo che smarrito e senza via d’uscita si accascia a terra. A rendere la serata unica arrivano due canzoni, che Vittorio interpreta così bene, ma così bene…gioca con il corpo, che lo aiuta ad evidenziare il testo, un’espressione, una parola, ed ecco che le braccia ampie enfatizzano il contesto e un sorriso, questa volta, si delinea sul mio volto! Dopo “A mano a mano” è il turno di “Home”; mi piace, mi piace tantissimo come la canta Vittorio: è lì, davanti a me, con quanta gioia l’ho intensamente sentita parola per parola! Ed ecco che questa versione ha già elegantemente e prontamente sostituito quella originale nel mio lettore mp3…
Al finale le ovazioni del pubblico erano grandemente per Vittorio, che non ha mancato di regalarci un bellissimo bis che ci ha fatto assaporare ancora un po’ la gioia di essere lì: mi piace Vittorio attore, mi piace ancor di più Vittorio cantante…diciamo che ci ‘accontentiamo’ di Vittorio cantattore?
Shyan