Per me si va nella città dolenteCoro Per me si va nella città dolente
Per me si va nell’eterno dolore
Per me si tra la perduta gente
Giustizia mosse il mio alto fattore:
tacetemi la divina spodestate,
la somma sapienza e ‘l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
Se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.
Dialogo con CaronteCaronteE tu che sei costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti.
Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui per passare:
più lieve legno convien che ti porti
VirgilioCaron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare.
CoroDinanzi a me non fuor cose create
Se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.
(Piuttosto semplice..
)