I cipressi che a Bolgheri alti e schietti
van da San Guido in duplice filar
son spariti da tempo, poveretti,
e l'ombra non potran più dispensar.
Bei cipressetti, cipressetti miei,
fedeli amici di un tempo migliore,
oh di che cuor or io vi rivedrei,
riflettevo guardando, o di che cuore!
Ma cipressetti miei, siete spariti
e non vi vedo più al ciel svettar,
ditemi, dove ve ne siete iti
chè possa il vostro verde ritrovar?
Due toscani incontrati giù in paese
svelarono il destin dei cipressetti
raccontando con voci assai sorprese
che un dì là venne un tipo coi baffetti
che scavò tutta notte lungo il viale
poi, senza proferir parola
ma canticchiando proprio niente male
li caricò su di una gran carriola.
Poi disse che cercava ispirazione,
parlando in modo serio e convincente,
per comporre una nuova sua canzone
e diffonderla presto tra la gente
da una trasmittente padovana
che avrebbe dato ben frequente saggio
per cui ogni persona, anche lontana,
potesse del suo canto avere assaggio.
Ma, cipressetti miei, finora niente,
di voi purtroppo proprio nulla ho udito
ascoltando la radio di frequente
cosa han fatto di voi non ho capito.
Dove vi ha messo il garrulo baffetto
che scavò un dì per tutta la Toscana?
Vi ha forse usati per un bel boschetto
in recondita landa padovana?
Doveva esser fedel rappresentante
e cantare le vostre alte virtù
ma il fascinoso nero bel cantante,
per quanto tenti, non lo sento più.
Siam tutti in trepidente ansiosa attesa
di ascoltar sui cipressi amati cori
che come nuova original sorpresa
alfine dalla radio vengan fuori.
Or, cipressetti miei, lasciate dire,
io non ho tempo ed ho una certa età,
vorrei questa canzone alfin sentire,
cantata da una gran celebrità!
franca