La Tosca di Dalla a Torre del Lago

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vana
view post Posted on 31/8/2009, 21:03




Premetto che nemmeno per me, questa Tosca, rappresenta uno degli spettacoli a me preferiti, anzi se devo essere sincera non pensavo sarei mai andata a rivederla, ma Vittorio è anche questo!...in ogni caso, i cantanti mi hanno davvero emozionato, in particolare Graziano. Forse perchè avevo l'adrenalina del viaggio sulle spalle, l'aver preso le valige al volo senza pensarci due volte e, appena staccato dal lavoro, io e la mia tenda, essere volata a Torre del Lago...essere per la prima volta da sola a teatro, forse tutte le cose che ultimamente mi hanno"confusionato i sentimenti"(lasciatemi la licenza poetica ;) )...tutto l'insieme mi ha portato ancora di più(se possibile)ad aprezzare Vittorio, tanto che quando è salito sul palco alla prima canzone, presa dal momento stavo per stritolare, letteralmente, il braccio del signore seduto accanto me, fortunatamente ho trattenuto l'euforia :P ...comunque resterò della mia idea, forse perchè come dice Maura B. ci sono delle parti troppo lunghe che andrebbero ridimensionate...in ogni caso non riuscirò mai a farmene una ragione: a me piacevano gli uccellini quando facevano tutti ciccisbrì! :D
posterei le poche foto scattate...ma dopo tutti questi anni non ho ancora capito come si fa....chiedo scusa... :wacko:
 
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Romeo_
view post Posted on 31/8/2009, 21:43




CITAZIONE (ManuelaP @ 31/8/2009, 19:55)
Tipo degli aneddoti?? Sì sì!!! :D


Manu

No no Manuela...cose tecniche :D
 
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view post Posted on 31/8/2009, 21:49
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Vitto-fun

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Niente spettegulesssssss? :lol:
 
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la_barista
view post Posted on 1/9/2009, 08:59




La Tosca mi è rimasta avvoltolata a livello viscerale, tra pancia e cuore, e non vuole saperne di risalire a galla: non mi riesce di fare il solito resoconto, forse perchè non potrebbe essere "il solito". Sto cercando almeno di individuare le parole chiave -di solito mi facilita nella scrittura, mi dà ordine- e per ora sono: "Puccini", "rigore" e "testi". Poi c'è il discorso della geografia dell'Italia centrale, ma quella è una diramazione secondaria e forse andrebbe scorporata in altro topic...vabbè. quando riesco a venirne fuori vi faccio sapere! :D

Per ora solo questo: :love:
 
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solly60
view post Posted on 1/9/2009, 09:45




Tosca, Tosca, Tooooooooooooooooooscaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!
Ecco… basta come resoconto?
Ok… no, vedrò di riordinare la confusione mentale e viscerale del momento.
Inizio con la parte “facile”… 4 giorni meravigliosi anche per la splendida compagnia di compagni di viaggio favolosi… (almeno una gran parte, mica tutti… ahahahahah). Il Tour Operator si è dimostrato all’altezza della situazione, organizzando il soggiorno in un posto bellissimo, gestito da splendide persone in maniera eccellente ed impeccabile… gentili, disponibili e generosi. Ottimo sotto tutti gli aspetti.
Zona molto tranquilla e bella da vedere a parte un’AUTOSTRADA … praticamente in camera!!!!!!! Vabbè… chissene importa!
Ho rivisto con piacere tanti funs che non vedevo da tempo anche se con tanti non è stato possibile relazionare molto ma ci saranno, credo, tante altre occasioni.
Ed ora… la parte più difficile… difficile perché riportare in parole delle emozioni pure è complicato, almeno per me… mi sembra sempre di essere “scontata”, ovvia e quindi ho sempre difficoltà a farlo.
Premetto che il personaggio di Scarpia è sempre stato, per me, un mito a prescindere… e Vittorio – Scarpia è qualcosa che va al di la di ogni possibile descrizione! Racchiude in se TUTTO: bellezza, intensità, fascino, pazzia, esagerazione… è inquietante, intrigante… lo odi e subito dopo lo ami visceralmente!!!!!!!!! Credo solo Vittorio possa suscitare tutto questo contemporaneamente, solo lui con la sua capacità interpretativa può rendere appieno tutte le contraddizioni che questo personaggio ha… passione pura, mentale e fisica che ti arriva addosso come una cannonata! Che ti schiaccia sulla sedia con una potenza micidiale, e quando finisce… tu sei ancora li impietrita e con l’adrenalina a “palla”!!!!! La prima sera ero in primissima fila, quindi ho potuto notare ogni piccola variazione del suo viso, dei suoi occhi che da soli “parlano” e che basterebbero a far capire il senso anche senza l’uso della voce… e poi la voce… la voce di Vittorio non si può descrivere, si può solo vivere, assorbire e diffonderla nella testa e nelle viscere… facendo a botte con i brividi e la pelle d’oca!
Lo spettacolo l’ho sempre amato molto anche se, sinceramente, ricordavo molto molto poco dalla prima visione dal 2003… e la cosa non mi ha creato problemi anzi… mi è sembrato di assistervi per la prima volta. Ho indubbiamente trovato migliorati e cresciuti tutti gli interpreti, soprattutto Graziano che, all’epoca, ricordo aver visto molto capace ma un po’ “acerbo”. Bellissima e ottima voce Rosalia, anche se la sua capacità scenica, il suo stare sul palco lasciano sempre un po’ a desiderare. Non avevo mai ascoltato e visto Antonio, che mi ha colpito molto… bravo, soprattutto se si pensa alla difficoltà di alcuni brani tipo quello del pozzo.
Ma l’estasi è alle entrate in scena del Barone… che ogni volta suscitano ovazioni dal pubblico, cosa che ti riempie, che ti fa venire i brividi… e ti rende ORGOGLIOSA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Si orgogliosa di amare quest’ARTISTA stupendo, e ogni volta ti fa pensare: “mi dispiace ragazzi ma… non ce n’è per nessuno!!!!”
Tre spettacoli indimenticabili, cui spero ne seguano tanti, e tanti e tanti altri ancora. Adoro Tosca e ancor di più se possibile, amo ed amerò sempre SCARPIA!!!!!!!!!!!!
Ora attendo in trepidazione l’Arena… dove non sono mai stata e che sognavo da anni, e andarci per vedere ed ascoltare Vittorio… beh, non credo possa descrivervi che significa per me! Lo capirete dalla mia faccia il 12 settembre!
Grazie Vittorio, grazie per farmi provare ogni volta tutto questo e… molto di più, ma non riesco a dirlo… è troppo.
Grazie splendido ARTISTA!


P.S. avrò dimenticato sicuramente tante cose da dire ma... sono ancora sotto effetto Vitto-Scarpia quindi... magari scriverò di nuovo quando tornerò in possesso delle mie facoltà mentali... o perlomeno di una piccola parte di esse! :wub:
 
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iris22
view post Posted on 1/9/2009, 10:39




RAGAZZZI!!! per la stagione invernale ci saranno un sacco di sorprese su TOSCA!
vuoi vedere che fanno il dvd dell'opera!!
 
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Romeo_
view post Posted on 1/9/2009, 11:48




Complimenti Laura per il tuo resoconto , pura emozione.
Grazie.
Pier
 
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franca
view post Posted on 1/9/2009, 12:43




Sull'opera ho già scritto molto a suo tempo, quindi non voglio ripetermi. Mi concentrerò su alcuni aspetti indiscutibilmente nuovi, che hanno a mio parere arricchito lo spettacolo.
Innanzitutto Scarpia: se la rappresentazione del suo personaggio è rimasta coerente con l'edizione passata, ora risulta inquadrata con maggiore efficacia grazie ad alcune scelte di regia, soprattutto nell'esito finale, quando viene ricomposto sul tavolo e portato via accompagnato dallo scandire del suono delle campane, una sorta di catarsi di sapore religioso che evoca il gesto pietoso della Tosca pucciniana che accosta i candelieri al cadavere del suo nemico. Scarpia ha trovato l'unica pace possibile per lui e il momento della sua morte, prima fissato nella maschera un po' ghignante e un po' sorridente che accompagnava la sua uscita di scena, acquista valore simbolico, tanto più importante quanto più incisivo è risultato il percorso del suo agire sulla scena in un crescendo di follia che ha trovato nell'esasperazione della gestualità e della mimica la chiave di lettura di di un male di vivere incontrollabile ed incurabile. Scarpia entra in scena immobile, portato a spalla come un idolo pagano, ed immobile esce. Nello sviluppo della trama ci sono altri momenti di immobilità, in cui viene visto di spalle ma in cui la staticità appare in realtà come una compressione di sentimenti in attesa di esplodere. In Gelosia la sua gestualità che prima era limitata agli ampi movimenti delle braccia, grottesco direttore che orchestra il dramma psicologico di Tosca, si esaspera ulteriormente nel riso, espressione estrema e spettacolare della sua follia. Ho trovato Scarpia più folle e più cattivo e proprio per questo la scena finale rende più completo e coerente l'iter teatrale e psicologico del personaggio, perché un dramma esistenziale senza possibilità di soluzione si è sciolto nella pace.
Mi è piaciuta molto anche la proiezione dell'angelo al momento della morte di Tosca.
L'angelo è spettatore impassibile della tragedia e simbolo del fato, che osserva e non interviene se non proiettando la sua ombra pietosa sull'eternità dell'infelicità umana.
Amore disperato significa letteralmente amore senza speranza e sulla scena si consuma la distruzione delle speranze di tutti i personaggi: speranza di amore, per la vita o per una sola notte, speranza di libertà ( il messaggio politico non è secondario, basti vedere come è resa la figura di Angelotti in cui la giovinezza, poco convincente sul piano razionale se si pensa al suo ruolo politico,nel messaggio dell'autore diventa paradigma della passione giovanile per i grandi ideali ), speranza inconfessata di avere dei figli da amare ( e qui va notato come Spoletta, mentre in "Per te" mima il gesto di buttare via i "tanti bambini" ipotetici di uno Scarpia momentaneamente intenerito da una fantasia impossibile, alla fine ritrova il mondo affettivo a cui ha rinunciato,sostituendo però il dono della vita col dono della morte),speranza di vita, cantata da Mario nell'attesa dell'esecuzione e suggerita visivamente nella dinamicità festosa delle proiezioni in Oklahoma.
Grandissima Sidonia, suggestiva Sibilla evocata all'inizio e presente alla fine dei due atti, che con la potenza vocale ed imponenza scenica di un'ineguagliabile Iskra, racchiude lo sviluppo del dramma con un canto che non è disperato pur parlando di disperazione, ma
solenne e lapidario: è meglio non sapere. Sidonia, come l'angelo, è spettatrice esterna e richiama, dal punto di vista drammaturgico, la funzione del coro nella tragedia greca.
L'opera nel suo complesso è migliorata: alcuni punti in cui l'ironia diventava divertita irriverenza sono spariti, al fine di incontrare il gusto di un pubblico meno sofisticato e più "popolare", nel senso positivo del termine e, cosa più importante, il divario tra la performance del dott. Matteucci e il resto del cast si è notevolmente ridotto: ancora un po' più di calore in Rosalia, che dovrebbe anche smettere di ispirarsi alle cicogne nel suo incedere, e siamo alla perfezione. Ad ogni modo dal punto di vista vocale Rosalia è stata perfetta: una gran voce, matura e potente.
Per il momento non mi vengono altre osservazioni, al caso interverrò in seguito, devo infatti metabolizzare bene lo spettacolo.

franca
 
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VALERIAZ-Z
view post Posted on 1/9/2009, 13:56




... Franca!
Hai lasciato altrove, nel Forum, le tue emozioni personali, per restituire quì una disamina dettagliata quando "piacevolmente spietata" dell'Opera Pucciniana di Dalla.
Ne sono influenzata, lo ammetto, ma con questa andrò (spero!) a Roma.

Grazie!
 
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Romeo_
view post Posted on 1/9/2009, 15:16




Cara Franca hai veramente detto di tutto e di più sull'opera testè rivista, e spero ora che lo Staff (e non lo Stuff :D ) di Tosca legga, perchè le tue osservazioni meritano di essere lette e non le superficiali considerazioni che sedicenti giornalisti lasciano qua e là sulla stampa cartacea e non.
Pier
 
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Dani64
view post Posted on 1/9/2009, 17:14




In attesa di scrivere anch'io qualcosa...

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Noi... :)
 
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riminirimini
view post Posted on 1/9/2009, 19:49




Molti critici in Italia (compresi anche alcuni "blasonati") scrivono senza avere le conoscenze necessarie sugli argomenti trattati: Franca conosce sempre profondamente quello su cui scrive :)
 
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ManuelaP
view post Posted on 1/9/2009, 20:04




Wow... che figonze!!!! :lol:


Manu
 
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Maura B.
view post Posted on 1/9/2009, 20:11




CITAZIONE (riminirimini @ 1/9/2009, 20:49)
Molti critici in Italia (compresi anche alcuni "blasonati") scrivono senza avere le conoscenze necessarie sugli argomenti trattati:

Il problema è che "spesso" scrivono senza neppure aver visto quello di cui stanno parlando.

Maura
 
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puffettaerika
view post Posted on 1/9/2009, 20:43




Che cosa vuoi sapere… è meglio non sapere….
ma…
Io che sono buona…
Anche questa volta vi racconterò tutto…. :P

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhh!!! Che emozioni!!!! Non sono ancora del tutto sobria, ma è stata una vitto-vacanza strepitosa. In compagnia di amici del forum, in un posto magnifico e accogliente, mare, lago, il teatro sul lago, le lunghe chiacchierate… MI MANCA TUTTO!!!!
Il giorno della prima sono stata in ansia tutta la giornata a pensare “chissà come saranno agitati…”. Beh… alla sera ero io più agitata di loro… fremevo… un’emozione fortissima… finalmente dopo più di un anno rivedevo Vittorio sul palcoscenico, la sua casa.
Si comincia… annunciano il cast ed ecco il primo fiume di applausi al nome Scarpia – Vittorio Matteucci…
Partono le prime note, l’orchestra comincia a suonare, il mio cuore comincia a battere…non ci posso credere…
Ecco il fumo… un colpo al cuore…finalmente arriva Vittorio in scena con tutta la sua bravura e la sua presenza scenica. Scarpia: il cattivo, il pazzo, il tormentato…. e Vittorio? No, in quel momento non c’è… c’è Scarpia... che spara e canta “T’ammazzo, ti uccido, ti impicco e rido, ah che piacere, che piacere, che piacere…”, che ti cattura e ti trascina nel suo dolore, nella sua pazzia, nel suo tormento d’amore, che si lancia sul coltello pur di porre fine alla sua passione.
Mi ha molto commossa quando Scarpia esce di scena. Ho trovato la scena più completa, non c’è più il tavolo che le ballerine portano indietro, ma Scarpia steso sul tavolo che viene portato via con il suono delle campane.
La prima sera ho potuto ammirare tutte le sfumature dei personaggi, piccoli gesti, espressioni, fermi , che da dietro è difficile vedere… Ci sono scene in cui Scarpia è fermo, all’inizio del secondo atto è sopra immobile alla scala, quando entra viene portato dai ballerini… eppure si sente, si sente che Scarpia c’è, è in scena, riempie il palcoscenico.
Le espressioni di Scarpia sono fenomenali , così come le sfumature della voce su alcune battute, a volte è difficile rimanere seri…
I gesti. I gesti che cambiano a seconda del momento… gesti ampi come in Gelosia, chiusi come i pugni che battono a terra, nervosi quando tagliano la carta durante l’Accoltellamento, a volte “schizzati” per rendere l’idea della pazzia, gesti lenti, gesti veloci ma sempre studiati nei minimi particolari… Una padronanza del corpo che pochi Artisti possiedono…
Sulla voce… non è possibile dire niente… è la cosa che tiene insieme tutto ciò che ho scritto fin’ora…
Io non ricordavo lo spettacolo nei minimi particolari, ho notato delle cose che sono state cambiate in meglio. Bellissimo il pezzo “Giuro”, interpretato benissimo da tutti e tre. Ancora la battaglia che si è svolta sul palco e non tra il pubblico. Bravissimi tutti, ho sentito un grande affiatamento tra di loro per tutta la durata dello spettacolo. Tutti erano entrati nel loro personaggio, tutti molto concentrati, hanno dato vita ad un’opera meravigliosa. Tra la prima e la seconda serata ho sentito più scioltezza, oltre ai problemi tecnici che ci sono stati… alcuni di loro erano ancora più credibili, specialmente Antonio, di cui sono rimasta stupita.
Anche Rosalia e Graziano mi hanno fatto un’ottima impressione, molto passionali, con una splendida voce, calati nei propri ruoli, mi sono piaciuti.
Arriva la fine, il momento dei saluti… Partono i ballerini, poi dalla scala comiciano a scendere tutti gli interpreti… ed ecco Scarpia che scende, starnutisce, arriva sul bordo del palco, lo guardo... e Scarpia non c’è più, c’è Vittorio con il suo sorriso soddisfatto, si inchina, applausi a non finire… e noi con le pashmine ad esultare. :D
Grazie Vittorio per quello che ogni volta mi regali. :love:

Non so neanche cosa ho scritto… sono ancora piuttosto fusa e in preda ad emozioni troppo forti che ancora non hanno voce. :wacko:
 
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103 replies since 29/8/2009, 16:19   2155 views
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