Le gemelle sono appena andate via. La casa è più silenziosa, e muoversi è meno complicato, visto che ieri, nel momento di "massime presenze" in casa, quasi non si riusciva a camminare.
Faccio un pò di fatica a riordinare le idee, capire cosa è importante scrivere, cosa è possibile tralasciare, o in che anno sono: 2004, o 2009?
Le sovrapposizioni di questa Tosca con la mia prima in Arena sono tante, e mi scopro a ripensarci con un sorriso nostalgico e benevolo al contempo: dove sono finita io? Dov'è finita la Spooky che alcuni di voi conoscevano, la bambina esageratamente folle che non poteva fare a meno di scrivere ed esserci, e piangere, ed ancora scrivere ed esserci?...
Ieri sono scesa sotto casa a "raccattare" Maura, e le ho mostrato casa: è stato stranissimo essere per una volta non ospite, ma ospitante... farle vedere il luogo da cui io scrivo, dove mangio e dormo, il posto in cui
pretendo di essere adulta, od in cui effettivamente lo sono.
E' stato strano e bello offrirle un caffè, e trovare al mio fianco la solita, rassicurante e magnifica Giulia, perchè è lei l'"adulta", è lei la "donna", la "mamma" e l'amica... e scoprire che non siamo più quelle due ragazze ferme in piedi fuori dell'Arena con lo sguardo sognante e gli occhi vivi, ma che qualcosa di quell'essenza c'è ancora, nell'aria, nel caffè condiviso, nelle battute con Maura, con le gemelle.
Lo spettacolo è stato, per me, sorprendente. A Torre del Lago, purtroppo, ho dovuto constatare che quest'opera non suscitava in men alcun tipo di emozione. Che mi attraversava senza lasciare neanche una briciola. Ed è un pensiero che, oltre a ferirmi, mi ha messo addosso una malinconia bruciante e colpevole. Con questo spirito sono entrata in Arena, preoccupata e distratta, sperando che l'entusiasmo di Giuli contagiasse anche me, o che avvenisse un miracolo........
Ed eccolo, il miracolo, la scena si apre, la musica si spande (e per la prima volta -neanche con Dracula mi è successo- ho capito che cosa vuol dire
ascoltare qualcosa in Arena, quel suono potente, vibrante, intenso...), e la storia prende vita. Pur accorgendomi di tutto quello che non mi piace in questo spettacolo, pur stando attenta a dettagli insignificanti, riesco a godere della storia, delle espressioni, delle splendide voci che abbiamo in Italia, e nonostante il mio cuore sia a Londra, mi ritengo fortunata a conoscere questi artisti e poterli ascoltare, dal vivo, in Arena.
Non ho apprezzato la gestualità di Graziano nel primo atto, ma è voler cercare un pò il pelo nell'uovo. La mimica di "Per te", con i movimenti finali da marionetta di Vittorio mi lasciano letteralmente
senza parole: adoro il modo in cui lascia cadere le braccia, la maschera del viso, i muscoli abbandonati... tutto perfetto.
Il secondo atto lo apprezzo sempre di più, nonostante la lunghezza di "Vita" (per me la metà basta ed avanza...), e riesco a commuovermi sul finale: grazie a Dio, qualcosa della vecchia Spooky è rimasto in questo corpo da tardoadolescente.
L'attesa per Vitto, letteralmente sovrastato da una massa di fan, e Simone, il ragazzo di Giuli, che mi guarda e fa, con aria stupita "ma allora... cioè, Vittorio, in questo mondo, è famoso... famoso famoso, dico!" e mi sento fiera ed orgogliosa, come sempre, perchè sì, è ancora il mio Vitto, quando sorride in quel modo che solo lui conosce, quando...
No, questa ve la racconto anche se non vi interessa, anche se magari me la sono inventata, ma ne vale la pena. Nel 2004, sul finale di Tosca, Vittorio si prende i suoi meritati applausi, ringrazia, poi guarda un pò in giro, lancia qualche bacio, saluta. Mi vede, e mi lancia un bacio. Proprio a me. Ricordo che Gabry si girò e mi disse "ma ce l'aveva con te?!" ridendo.
Magari anche allora volli vedere una cosa che non c'era. Ma è un piacevole ricordo. Ieri sera, allo stesso modo, vedo Vitto allungare il braccio e salutarmi. Mi guardo intorno. Ha salutato ME. Giuli mi guarda e fa "ma ha salutato te?!".
Sono quelle cose che magari hai visto solo tu... ma che fa bene anche inventarsi, di tanto in tanto.
Aspettiamo tra la folla, ammiro la pazienza che ha nell'accontentare tutti, fare foto con tutti, fare autografi a tutti... e nell'attesa mi ritrovo a fare foto, come nel 2004, come quando ero bambina, e vedere Vittorio....
Ok, tutti sapete che ammiro Vittorio, sapete che adoro quando canta e tutto il resto, ma ci sono momenti, e ieri era uno di questi, in cui lo guardo e l'unica cosa che riesco a pensare è "mamma, Vitto, quanto sei bello. Proprio, proprio bello. Guardati, sei magnifico!!". Ecco.
Facciamo una foto che diventerà un cimelio di famiglia, perchè è bellerrima
E poi a mangiare, con i superstiti della serata, nella stessa bettola squallida del 2004, dove non sono potuta rimanere perchè mio padre mi aspettava im-paziente di fuori... Sentire un'aria diversa, sicuramente, attorno a me, ricordare, rivivere, assaporare...
Una serata buffa, divertente, una boccata d'aria fresca.
Grazie!
Spooky
PS: delle gemelle non parlo, perchè... "well, family is family".
Ma eri in Arena? L'ultimo tic di cui ho parlato è un rumore fatto con la bocca durante il primo atto
Io a Torre c'ero solo il giovedi e alla prima non l'ha fatto ecco perchè non capivo.
