I Promessi Sposi, debutto nazionale 18 giugno San Siro

Ora ci provo… cerco di ricostruire tutto quello che ho vissuto ieri sera.
Pur essendo di Milano, a San Siro non ero mai entrata. Arrivo trafelata quasi all’ultimo momento, reduce da una gita di tutto il giorno e un fortissimo mal di schiena che non riuscivo a farmi passare…. Subito davanti al cancello 7 mi trovo con Daniela, Nicola, Grazia e Laura. Entriamo e pian, piano riusciamo a scorgere tutti i Vitto-funs sparpagliati tra il pubblico. San Siro è davvero enorme, continuava ad arrivare gente, alcuni vip, tra cui il nostro caro amico Zard…insomma in poco tempo lo stadio si riempie: platea, primo e secondo anello.
Davanti a noi il palco con in scena un pianoforte e tutti gli abiti di scena. La mia prima domanda è stata “cosa ci fanno gli abiti lì?”. Bene, l’opera comincia con tutti gli attori e i ballerini che entrano vestiti in borghese e sulle note del primo brano si vestono!
Comincia la storia ed è il momento di un duetto tra Renzo e Lucia.
Lei, con una voce splendida, un po’ troppo vibrata all’inizio, secondo me a causa di un po’ di emozione, a me è piaciuta molto. Brani con tonalità molto alte, fatti apposta per una voce dolce e soave come quella di Noemi.
Lui veramente molto, molto bravo, mi è piaciuto molto. Oltre alla voce ho apprezzato tantissimo la presenza scenica, l’emotività del personaggio che traspariva in ogni parola che diceva, il suo status, il suo ruolo. Mi ha molto emozionata.
Ed ecco entrare Don Abbondio, con i Bravi e Don Rodrigo.
Devo dire che inizialmente l’audio non era buono per niente, si faceva fatica a sentire le parole delle canzoni, le basi troppo alte rispetto ai microfoni degli artisti, poi la cosa è migliorata.
Don Abbondio non mi ha convinta, non mi è molto piaciuto anche perché non capivo quello che diceva e così anche Perpetua. Non so se per via dell’audio, ma non mi hanno passato molto anche se la scena catturava molto l’attenzione.
Don Rodrigo, voce potentissima, Giò è riuscito a rendere tutta la cattiveria di quel personaggio. A parte di brani molto ripetitivi all’interno dell’opera (canta quasi sempre la stessa aria cambiando le parole), mi ha lasciata a bocca aperta, per la diversità che ha saputo dare rispetto a Quasimodo, personaggio che un po’ ritrovavo in tutti i personaggi interpretati da Giò.
E poi Agnese, personaggio un po’ marginale nell’opera ma che ha saputo dare tutta la disperazione di una madre e del popolo.
Azzeccagarbugli… non l’ho molto inquadrato… ma Graziano con i polli in mano era proprio molto carino!
Frà Cristoforo e Cardinal Borromeo: Gravina bravissimo, mi è piaciuto tantissimo, molto più di quando faceva Frollo che non avevo apprezzato. Voce ben impostata e potente. Mi ha convinta più come Cardinale che come Frà Cristoforo, mancava, secondo me, l’espressività del personaggio, che nel romanzo manzoniano è invece molto accentuata.
La partenza di Renzo, Lucia e Agnese viene fatta a bordo di una barca che attraversa tutto il palco, molto stile Divina Commedia. Diciamo che ho ritrovato in molte parti questo tipo di stile, molte cose mi hanno riportata indietro nel tempo…
L’incontro con la Monaca di Monza…. Si lascia desiderare… io non ho capito molto le parole di quello che Lola cantava… ho capito poco, ma ho apprezzato la disperazione del personaggio. Ha cantato due brani molto lunghi che raccontavano la storia della Signora, secondo me anche importanti, ma che non mi hanno emozionata. Invece mi è piaciuto Egidio, molto calato nella parte.
Ecco, ecco Milano…. La grande macchina del Duomo… e la rivolta del pane.
Una nota di merito ai ballerini, veramente eccezionali. Un corpo di ballo formato da molti elementi, molto coordinati tra loro e praticamente sempre presenti in ogni scena. Molte scene erano ambientate in strada e, nell’opera, sono presenti parecchi balletti, tutti molto ben fatti e che rendono molto. A me sono piaciuti tanto ma non sono un’esperta e non posso giudicare tecnicamente ciò che ho visto.
La scena di Milano con il famoso Duomo scenografico in scena e un balletto fatto con le bandiera, chiude il primo atto….
E già qui… ero senza parole…ma ancora resistevo…
Secondo atto… qui sarò meno dettagliata perché ad un certo punto non ho capito più nulla!!! Ero troppo presa dall’emozione e dallo spettacolo!!!
Il secondo atto si apre con Don Rodrigo e il Conte Attilio e la scommessa sulla cattura di Lucia, poi di nuovo la Monaca di Monza che canta il suo tormento d’amore e Lucia che esce dal convento….ed arriva Lui… e da lì non ho capito più nulla!
Lacrime ed emozioni hanno preso il sopravvento…
Per tutto il primo brano, sullo sfondo sono stati proiettati i pipistrelli, stile Dracula. I ballerini che lo seguivano, vestiti di nero e con dei mantelli neri stile Tosca…insomma L’Innominato si sentiva a casa sua…
Io non ho parole per descriverlo, più delle altre volte mi mancano…
Un’interpretazione degna di premio Oscar per il teatro. La disperazione e il tormento di quest’uomo che ti entrano nelle vene, nello stomaco, negli occhi, nella gola…insomma ti entra dentro e non hai scampo, anche se tenti di trattenerti o di non farlo entrare non ce la fai, lui è più forte. Mamma mia…io stavo male… L’incontro con Lucia, il tormento, il richiamo della morte, le parole tra lui e la sua prigioniera, la sofferenza, la conversione, il silenzio, la libertà… mi mancava il fiato e non ce l’ho più fatta, sono partita… Quando Vittorio è apparso alla finestra del suo castello, si è alzato un boato dal pubblico (e non siamo stati noi), cosa che con gli altri non è successa. Comunque un’interpretazione così struggente e disperata io non l’ho mai vista. Col cavolo che l’Innominato è un personaggio secondario… a parte che è lui che gira la storia ma poi con Vittorio che lo interpreta diventa il personaggio principale. In pochi brani è stato capace di mettere sul podio questo personaggio.
E in mezzo a tutta questa tempesta emotiva… la madre di Cecilia… un’interpretazione da brividi… da brividi!!! Già dal romanzo è una delle parti più tristi e commoventi…vederla a teatro è ancora più forte. Già quando ha cantato il brano durante la presentazione dell’opera in Duomo ero rimasta scioccata, vedere proprio tutta la scena è stato molto commovente. Bravissima Chiara, una padronanza del personaggio ottima in tutti i suoi aspetti. Anche lei, con un unico brano ha saputo darmi molto di più di chi di brani ne ha cantati un po’.
E ancora… la peste, il lazzaretto, la disperazione della gente, il ritrovo tra Renzo e Lucia e il Padre Nostro finale con la pioggia purificatrice che scende sul palco… forse non ho reso… sul palco pioveva… da due pezzi di scenografia nasce come una fontana, non un gioco di luci…esce acqua vera che bagna i due lati del palco… ma non poca… tanta… insomma si capisce che sono rimasta a bocca aperta?
La scenografia: tre “palchi” ruotanti che costruiscono i vari ambienti. E poi, cannoni che sparano tipo fuochi d’artificio…già avevo fatto un salto, figuratevi in teatro che botto fanno!
I saluti finali emozionanti come non mai. Tutto lo stadio in piedi, applausi interminabili, tutti gli artisti sul proscenio, alcuni con dei sorrisi alcuni con qualche lacrima. Già dalla platea, girarmi e vedere San Siro tutto in piedi che applaude è un'emozione fortissima...non posso pensare vederlo dal palco...
Ah… dimenticavo il ciuchino del segretario… bello, vero sul palco insieme a Don Abbondio…
Spero di avervi dato un assaggio di quello che è questo spettacolo, della sua grandezza, delle sue emozioni.
Correte, correte, correte…
Correte… a vederlo!
Un ringraziamento a Vittorio e un saluto visto che non è riuscito a fermarsi nemmeno un attimo. Grazie per le emozioni, grazie per il tuo nuovo personaggio e tanti, tanti complimenti!

N.B.: il 30 giugno con il settimanale Oggi, uscirà il cd completo dell'opera, registrato ieri sera!!!

Edited by puffettaerika - 19/6/2010, 13:43

Che serata ieri a SanSiro: Magica!
Ero io con la mia famiglia... avevamo posti nel primo anello.. inizialmente credevo fossero molto distanti dal palco, ma quando ho messo piede nelle stadio mi sono dovuto ricredere, la visuale era perfetta, anche perchè il palco era situato non in fondo a ridosso delle tribune ma proprio in mezzo al prato, il ciò permetteva un ottima visuale.
Ed ecco che inizia... bella la parte iniziale, ieri come oggi, con la preparazione degli attori, dove ci fanno capire che gli argomenti di Manzoni sono attuali tutt'oggi anche dopo molto tempo..
Inizialmente ho fatto molta fatica a capire le parole delle canzoni, in particolare nell'incontro tra Don Abbondio e i bravi.. per colpa delle basi troppo alte.. cosa che ho notato non si verificava nei brani cantati a una voce e con ritmi più tranquilli.. è vero che poi l'orecchio si è abituato pero' questo fatto mi ha dato un po' fastidio..
La cosa bella è che non hanno omesso nessuna scena.. hanno trattato tutta l'opera nella sua complessità come è giusto che sia.. 40scene cantate in 2.30 di spettacolo!
Scenografie veramente possenti (chissà come faranno nei teatri) belli gli effetti speciali (belle anche le proiezioni, di cui fortunatamente non hanno abusato troppo – come in altri spettacoli-)
la scena dell'addio ai monti veramente suggestiva, sembrava che la barca si trovava veramente su di un lago.
Non sapevi mai da che parte guardare, soprattutto nelle scene molto popolate.. 40metri di palco sono 40metri!
Poi la cornice di San siro era veramente uno spettacolo!
E poi di Vittorio ne vogliamo parlare?? Ha reso il personaggio dell'Innominato vivo, umano, è riuscito a trasmettercelo tutto, in tutte le sue sfaccettature, senza farcene mancare neanche una! La scena delle conversione è stata emozionantissima! Ha reso un personaggio, forse non proprio principale, un grande protagonista del secondo atto.. e scommetto che tutto il pubblico farà fatica a dimenticarselo!
Il tempo era perfetto.. la Divina Provvidenza è veramente stata d'aiuto per la serata!
Dopo lo spettacolo è stato un tributo di applausi, standing ovatione meritatissima.. in tutti i volti degli attori è emersa grande soddisfazione!
Mi spiace non avere trovato i Vitto-funs.. ho cercato con lo sguardo molte volte se spiccavano dalla platea dei kway color argento.. ma non sono riuscito a pizzicarvi.. è vero che ci siamo fatti sentire pero' quando Guardì elencando i nomi degli attori ha pronunciato il nome di Vittorio :-)

p.s. Come posto ero proprio dietro i monitor della Rai, e buttando più volte l'occhio ho visto delle inquadrature fantastiche.. soprattutto della telecamera aerea che volava letteralmente sopra la nostra testa! Penso che con il dvd o ancora di piu', quando trasmetteranno lo spettacolo in rai ,moooolte persone si innamoreranno dei promessi sposi

Lasciatemelo dire: Vittorio è veramente il num1

Che belli i vostri racconti! Mi sono emozionata tantissimo a leggerli!
Leggete un po' qui: http://notizie.virgilio.it/notizie/spettac...o,24841809.html

Anche per loro Vittorio è stato il migliore!

Io invece ero già stata a Sansiro, per seguire la Nazionale Cantanti e per alcuni concerti. Mi faceva uno strano effetto che avessero scelto di rappresentare un musical (o un'opera moderna, come la si vuol chiamare oggi) in quel contesto, perchè, essendo uno stadio, è fatto per lo sport, non progettato per la musica, quindi l'acustica non è delle migliori... però io sono di Milano, quindi, come potevo non esserci? Ho amato "I Promessi sposi" da quando l'ho letto, nell'estate tra la quarta e la quinta liceo. L'avevo voluto leggere da sola, senza l'intervento dell'insegnante di italiano, per non rischiare di odiarlo e per farmi un'idea mia, non condizionata da nessuno... e infatti ho sempre pensato di aver fatto bene, perchè ancora oggi mi ricordo in particolare alcuni momenti, tra cui proprio il pentimento dell'Innominato e la storia straziante della povera Gertrude...
Con questa premessa, ovviamente la trasposizione in musica del romanzo Manzoniano mi aveva incuriosita moltissimo. Devo dire che i pezzi decontestualizzati, ascoltati nell'anteprima in Duomo, non mi avevano entusiasmata, ma ieri sera invece tutto mi ha presa moltissimo! Mi è piaciuta la coralità della rappresentazione, è stata resa bene l'atmosfera del paesello, quella gente semplice che viveva di piccole cose; le storie di tutti i personaggi scorrevano all'interno della storia di tutta la comunità, dalle donne del villaggio che aspettano la festa o chiedono giustizia al poppolo di Milano che chiede pane e soffre per la peste... Bellissimo il brano delle campane, l'arrivo del Cardinal Federigo, e il Padre Nostro finale... Bella l'idea del coro che introduce e commenta la storia e ne è un po' il filo conduttore.
Don Rodrigo, bravissimo Gio! Ho trovato divertentissimi i brani in cui lui inneggiava al vino, con i suoi Bravi, musicalmente mi ricordavano molto lo stile di "Aggiungi un posto a tavola". Di grande effetto la scena in cui lui, malato di peste, viene depredato di tutto dai Bravi.
Alcuni momenti mi hanno commossa, anche l'inizio dell'opera, sentire le prime note... e la scena di Cecilia, il rapimento di Lucia, il racconto della Monaca di Monza... Tenerissima la bimba che interpretava Gertrude, che alla fine è andata ad abbracciare Vittorio! Peccato che non si capiva bene il testo cantato da Lola, ma lei ha fatto sentire tutto il dolore, la disperazione della Monaca di Monza, per una vita non sua.
I cantanti hanno reso molto bene i personaggi, alcuni li ho apprezzati di più nella recitazione, piuttosto che nel canto, altri, bellissime voci (come Egidio e la Perpetua), mi sarebbe piaciuto che avessero un po' più di spazio, almeno un brano intero a testa... ma capisco anche che c'era tanto da raccontare e chiaramente si è dovuto fare delle scelte. Va be', ovviamente c'era anche qualcun altro che, si sa, più canta, meglio è... ma questo ormai è anche inutile dirlo! L'Innominato nella sua potenza, nel suo tormento, nella sua conversione, spiccava su tutti!
Bellissimi i temi principali dell'opera, molto belli anche gli arrangiamenti, anche se in alcuni momenti nei brani solistici li ho trovati troppo pieni.
Complessivamente, lo spettacolo è stato di grande impatto, molto scorrevole e senza mai un momento di caduta; ora capisco perchè lo hanno definito un colossal!
Alla fine, come sempre, ovazioni per tutti, ma per Vittorio di più! Peccato che lo abbiamo solo visto passare di sfuggita, ma in queste occasioni si sa che è difficile fermarsi a far due chiacchiere, o anche solo a salutare e ricevere i meritatissimi complimenti. E' stato bello ritrovare tutti, prima un po' sparsi per lo stadio, poi riuniti tipo calamita alla fine dello spettacolo; rivedere la piccola Bianca, ormai già maggiorenne (come vola il tempo!), e quando la mamma di Vittorio mi ha detto: "siamo andate sotto il palco a gridare"! Grande!!!
Per la cronaca, anche i tre amici che son venuti con me lo hanno apprezzato moltissimo e mi hanno detto di tenerli informati! Avrò fatto altre tre vittovittime? Eheheheh. Allora, non ci resta che aspettare il cd, e naturalmente la differita televisiva e gli Arcimboldi!

Grazie per questi bellissimi resoconti
Chissà se, visto il successo, decideranno di fare un bel tour per l'Italia, e passare anche per Roma

E dopo i resoconti verbali, eccone uno a immagini....




























Paola e Pino (il fotografo..)

visto la tua "cronaca" mi spiace ancora di più di non esserci potuta andare.dev'essere stato davvero indimenticabile.

Uuuh che belle.......!

sono nuova scusate quindi l'ignoranza, ma...come avete facco ad andargli così vicino per fargli l'ultima foto???

Oggi all'autogrill sono riuscita a guardare velocemente le pagine degli 'Spettacoli' solo dei primi due quotidiani esposti (non potevo rovistare a lungo, iniziavano giustamente a guardarmi..), cioè Il corriere della sera e Libero: ho preso quest'ultimo perché si dice qualcosa, finalmente, su Vittorio, in termini decisamente molto positivi. Provo a postarne la foto, in modo da evitare a qualcuno il trauma dell'acquisto, eheh.

https://image.forumfree.it/3/6/6/0/6/0/1276954096.jpg

sull'articolo parla anche dell'orchestra di 70elementi... ma dov'era nascosta ieri sera????

Grazie ragazzi!
Scriverò di getto perchè il tempo è sempre tiranno, ma bisogna ritagliarselo per questi momenti, sennò che vita è?
Ero in tribuna campo, molto di lato, la visuale non era bellissima (anche per via delle lenti a contatto ormai consunte^^), eppure sono stata trascinata sul palco con loro..anzi, in certi momenti ho avuto la fortissima sensazione che noi tutti facessimo parte della rappresentazione..quando Graziano e i ballerini hanno intonato "Ecco Milano" e la platea è esplosa..e alla fine, quando il "Padre nostro" corale ha abbracciato tutto il pubblico. Sarà che sono nuova e non sono abituata a questi eventi, ma ho trepidato e mi si sono inumiditi gli occhi..e non mi ritengo una sentimentale!
L'effetto visivo è potentissimo..Vittorio aveva ragione a manifestare il suo stupore per l'impegno della produzione, i risultati si sono visti eccome..scenografie bellissime, non solo il Duomo, anche il castello dell'Innominato, il convento della Monaca..e un gioco di luci da 10 e lode, con le ombre sullo sfondo che disegnavano la figura degli interpreti e a volte ne anticipavano l'ingresso in scena (penso all'ombra dell'Innominato che fa il suo ingresso nella stanza di Lucia). E vogliamo parlare della "ragnatela" con Don Rodrigo che tormenta il sonno del povero Don Abbondio? Giò fenomenale, anche come voce..
Bella anche la resa dei ricordi..Gertrude che racconta l'infanzia e l'amore negati, con la bimba ed Egidio che fanno il loro ingresso sul palco..o quando Lucia, sola e abbattuta, rievoca le speranze perdute e dietro scorre Graziano/Renzo sulla barca abbracciato ad una controfigura..
Ma veniamo a Lui..l'ammirazione e il rispetto che ho per quest'uomo e questo Artista crescono di giorno in giorno. Di solito non mi piace soffermarmi sull'aspetto estetico, temo di sminuirne la bravura, ma stavolta lo dico chiaro e forte: era bellissimo, bellissimo..e lo dico perchè la sua figura scura e severa, che dominava dal castello circondata da ombre di pipistrelli, ha prodotto un impatto scenico fortissimo, e non solo sui funs. E poi il crescendo, di potenza vocale ed emotiva..lui che grida a Lucia: "Taci, taci!", lui che chiama per sè la morte con la rivoltella in mano..lui che si scioglie e si arrende al cardinale, invocando Dio.."Dio Dio..dov'è questo Dio?"..c'era il pianto di un uomo sull'abisso in quella strofa, mi ha sfondato il cuore!! Infine, la calma e la dolcezza dell'uomo nuovo, che chiede perdono a Lucia.
Ecco, potrei dire mille altre cose, ma chiudo con queste immagini che porterò sempre con me. Grazie Vittorio.

Bello, tra gli interpreti sottolineano solo lui come "Eccellente"!!! mi sembra una buona cosa, giusto?

Grazie per gli articoli, i resoconti e le foto...Queste ultime particolarmente gradite dato che per la prima volta non ho nemmeno portato la macchina fotografica con me e mi sono semplicemente goduta lo spettacolo...

Foto meravigliose! Grazie a tutti, di nuovo!

Video dell'apertura e dei saluti finali:
www.youtube.com/watch?v=_27mjakP0z4

Notare l'applauso caloroso del pubblico per il Nostro..e come la bimba non gli si staccasse di dosso (così piccola e ha già capito tutto sugli uomini ).

Altre considerazioni leggere:
1) avete visto che agilità l'attore che interpreta Egidio? Mi riferisco a quando è saltato dal balcone alla scalinata..se mancava il gradino si sarebbe fatto un male assurdo
2) nel finale, ad un certo punto Don Rodrigo pare proprio morto..ma poi, dopo il ricongiungimento dei promessi, resuscita e si rimette a cantare..una della mia fila ha esclamato ad alta voce: "Ma non era schiattato quello?!" e tutti a ridere (giustamente non poteva morire prima che Renzo gli avesse consegnato il "pane del perdono" ^^)
3) abbiamo finalmente i nostri K-way! Grazie MT!! Oggi l'ho indossato quando sono uscita sotto la pioggia (ultima parentesi..Sant'Ambrogio ci ha fatto la grazia giusto ieri perchè oggi ha ripreso a diluviare!)