I Promessi Sposi, debutto nazionale 18 giugno San Siro

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Narya86
view post Posted on 20/6/2010, 14:09 by: Narya86




E' difficile aggiungere qualcosa a tutto ciò che avete scritto, quindi scusatemi se vi ripeto. C'è voluto un po' per riordinare le idee e le emozioni di uno spettacolo del genere e direi che mi trovo molto vicina a quello che ha scritto MT.

"Spettacolo spettacolare" di certo, se mi passate l'espressione cinematografica direi un Kolossal del teatro e d’altronde di cinematografico ha davvero molto. Sono convinta che in televisione farà davvero un bell’effetto. Non ho trovato nemmeno un momento di stanca, di pausa, si passa da un brano concitato e travagliato ad uno spettacolare e il tempo vola per davvero. Credo che l'utilizzo intenso dei cori e i 40 ballerini praticamente sempre in scena aiutino molto questo effetto. Le scenografie di legno rotanti hanno creato lo scenario magniloquente che lo spettacolo richiedeva, mi sono sembrate particolarmente curate e mi sono piaciute molto sopratutto nel palazzotto di Don Rodrigo e nello studio dell'Azzeccagarbugli.
I brani li ho trovati orecchiabili, la ripetitività credo ne faciliti la fruizione per il grande pubblico e anche io ho apprezzato molto che alcuni temi musicali si ripetano nel corso dell'opera ad accompagnare qualche personaggio o alcuni motivi ricorrenti come la giustizia, il pentimento, il sopruso ecc..

Gli interpreti. Ammazza che bravi. A parte che Don Abbondio, Il Griso e la stessa Lucia erano esattamente come li avevo sempre immaginati (altro che phisique du role), mi sono sembrati, a parte qualche eccezione, tutti molto convincenti, vestivano il loro personaggio come fosse cucito loro addosso. Nel dettaglio mi ha convinto Don Abbondio e in particolar modo la scena dell'incubo notturno (una delle più spettacolari secondo me), ma anche quella con l’asinello. Poi L'Azzeccagarbugli con la sua pompa e il cambiamento quando sente il nome di Don Rodrigo, Agnese una mamma afflitta e premurosa. Mi è piaciuta tantissimo Lucia anche se, come ha scritto Mt, mi è sembrata un po' meno protagonista di quanto ricordassi dal libro. Una voce cristallina,dolce,pulita e quasi spirituale. Ho adorato Giò come Don Rodrigo e mi ha sorpreso perchè prima che lo spettacolo iniziasse era quello che riuscivo a vedere meno nella parte, invece è stato un colpo di fulmine. Espressioni davvero cattive e una voce potente. Tra l'atro le canzoni sue e dell'Innominato sono quelle che mi hanno coinvolto di più. Graziano bravo come sempre, mi piace come recita e mi piace la sua voce. L'unica che non sono riuscita ad apprezzare come avrei voluto è stata Lola. La ricordavo dal vivo in notre dame, ma il suo italiano mi è sembrato decisamente più impacciato di tanti anni fa e, non so se per questa ragione, ho fatto davvero fatica a seguire ciò che stava dicendo. Altra piccola critica, Gravina: bellissima voce, ma al confronto con gli interpreti con cui si trovava a dividere la scena si notava secondo me una mancanza di espressività.

Vittorio. Non ce n’è per nessuno. Il “signore potentissimo” compare sulla balconata del suo palazzo, elegante, nobile, spietato con proiezione di pipistrelli e sottoposti impauriti ai piedi. Il modo con cui ascolta Don Rodrigo ed ordina al Nibbio di andare ti fa davvero pensare ad un principe che può piegare tutto al suo volere. Poi la prima volta che ascolta Lucia, il dubbio, il rimorso, l’invocazione della morte. E’ straziante: sul suo trono, la pistola in pugno e la testa tra le mani mentre prega la morte di “portarlo lontano” dal rimorso e dal dolore, disperato eppure in alcuni punti con una strana dolcezza nella voce, forse una celata speranza di estremo perdono . Poi sulle note di “suonate campane” ecco arrivare il cardinale Borromeo, L’innominato è nuovamente sulla balconata del suo palazzo, ma ora il suo atteggiamento è completamente diverso. Non c’è più nulla della solenne impassibilità di prima, ora è un uomo irrequieto, il cui mondo è caduto in pezzi, che cerca di capire cosa stia succedendo. La voce di Vittorio qui sovrasta il coro e le campane, è una cosa pazzesca. “ Solo il silenzio” ha commosso 20000 persone. Il “grandissimo messere più forte di ogni forza“ praticamente accartocciato su se stesso mentre cerca il perdono, poi l’abbraccio purificatore e l’ultima grande invocazione a Dio. Non credo che altri sarebbero riusciti a rendere il personaggio così… è stato semplicemente fenomenale!

Ultima cosa su Chiara. Mi è dispiaciuto moltissimo che avesse a disposizione una sola canzone perché la sua voce è stata una delle più belle dello spettacolo. Il suo brano ti lacerava proprio dentro ed è stato molto apprezzato dal pubblico a quanto mi è sembrato. Proprio brava brava brava.
 
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