| Rivederlo sul filmato è un bene, anche perché non si vedeva benissimo dalla nostra posizione e, l'ho scoperto dal video, non si sentiva nemmeno. Cioè, in quei momenti in cui il coro ha prevalso sugli interpreti solisti la colpa era dell'acustica nella nostra posizione.
Quanto alla serata...
Non ho molto apprezzato le introduzioni di Mons. Frisina che ha fornito come assoluta la sua lettura della Commedia dantesca. Sminuire Ulisse, sminuire l'intera opera, sbagliare la citazione di un canto (L'ora che volge al desìo non è nel sesto del Purgatorio, quello di "Ahi, serva Italia" - appunto) mi hanno reso difficile la visione dello spettacolo. Il fatto che abbia ricordato un interprete scomparso prematuramente solo dopo il sollecito di Vittorio e nemmeno nel modo migliore mi ha sinceramente deluso.
Per il resto, mi ha fatto un enorme piacere risentire Vittorio, che è sempre Vittorio, e risentire degli interpreti che in passato avevo apprezzato, cercando di non risentire troppo delle assenze.
Come ho detto tempo fa, di questo spettacolo trovavo eccezionali Vittorio e l'anello rotante. Purtroppo il secondo è stato eliminato presto. Amavo anche Vittorio Bari nella sua imperiosa interpretazione, e questa assenza è incolmabile (anche se Paolo Bianca è stato davvero bravo).
Ho notato sensibili differenze dalla versione che abbiamo visto tante volte, tempo fa. Alcune mi sono sembrate dovute a libere interpretazioni dei cantanti, altre la naturale evoluzione dei personaggi che negli anni c'è stata necessariamente.
In conclusione: bella serata, ben organizzata. L'opera senza messa in scena non è semplice né leggera. Io mi aspettavo in effetti solo le arie e non la versione integrale, con tutti gli intermezzi, i recitati, i recitativi, e le battute imbarazzanti che purtroppo l'hanno sempre contraddistinta.
Grande Vittorio, che è rientrato nel personaggi dopo anni, e bravi anche gli altri che si sono riuniti per l'occasione e si sono riaffiattati.
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e dopo una telefonata con un'amica toscana che non vedevo da anni (e che si chiama -guarda un po'!- Esmeralda). Così ne ho approfittato per rivederla e farci un giro nella graziosissima Lucca..e infatti dopo la passeggiata e la pizza ero tentatissima di tornare subito a casa ma il grillo parlante della mia coscienza musicale ha prevalso 
e ho raggiunto la chiesa alle nove e mezza passate. Mi sono seduta in fondo alla navata ed ecco che è partito l'abbiocco, ma poi la gentilissima Maria Jesus mi ha invitata più avanti nei banchi..così mi sono ripresa dal sonno e ho apprezzato l'ultima parte anche con una certa commozione. Frisina è un uomo colto e dall'eloquio vivace, è un piacere sentirlo spiegare; io non ho visto la Divina in teatro, per me l'evento di sabato è stato il mio primo live integrale. L'ho trovato pesante, ma in senso positivo, nel senso che, dal mio punto di vista, richiede un'attenzione particolare, anche e soprattutto con i testi sottomano se non si è data una rinfrescata a Dante..e faccio mea culpa per la mia solita impulsività dell'ultimo minuto. Ma qualcosa si sente e rimane sempre, compreso il piacere di rivedere facce del forum (e non) che non reincontravo da mesi. Alla prossima in Arena, con tutt'altro registro!
