Gran Finale, resoconti 29 e 30 Aprile

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Spooky
view post Posted on 1/5/2006, 21:40




CITAZIONE (la_barista @ 1/5/2006, 22:38)
AAA Attenzione. Creatore di foto con Vitto OFFRESI: fotomontaggi perfetti di voi con Vittorio Matteucci in posa "naturale", "artificiale" o "free style". Prezzi modici. Citofonare Giusy.

LaB ;)

<_<
LaB, sbaglio, o stai sfottendo?? -_- :lol: :P

Spooky


 
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Romeo_
view post Posted on 1/5/2006, 22:36




QUOTE (Romeo_ @ 1/5/2006, 22:38)
QUOTE (Romeo_ @ 1/5/2006, 22:27)
Grazie Ilda...GRANDE resoconto e bellissime foto
Eccone qua un'altra ...credo attesa
Per te Aline
(IMG:http://www.altromusical.com/images/dracula/aline.jpg)

ed inoltre
Valentina e di lato a sinistra , Giulietta(IMG:http://www.altromusical.com/images/dracula/valentina1.jpg)

e Valeria
aimage
 
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Spooky
view post Posted on 1/5/2006, 22:38




Grazie Pier! :)

Spooky


 
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Sasy
view post Posted on 1/5/2006, 22:38




Oddio che belle queste foto....mi sta riprendendo la nostalgia!!!Ma lo vedete come è sempre sorridente e contento di stare con noi anche se è stanco è tardi e magari ha anche fame????è proprio una persoona magnifica!!!
 
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oromano
view post Posted on 1/5/2006, 22:40




Postate, ragazzi, postate....
:D
 
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ildabella
view post Posted on 1/5/2006, 23:05




posta un resoconto pure tu ottavio... che fai pensi di esimerti???
--------------
ecco la mia fotina con Vittoriuccio... come dico sempre... IL BELLO E LA BESTIA ... image
image

grazie Alina! :) image

Edited by ildabella - 2/5/2006, 00:13
 
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V@lentin@
view post Posted on 1/5/2006, 23:09




che foto stupende!ho i brividi dall'emozione!
grazie ragazzi miei!
 
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shyanneyuu
view post Posted on 1/5/2006, 23:21




La prima esperienza di Dracula Opera Rock si è conclusa; la capitale ha accolto il suo debutto due mesi fa e ne ha seguito, in questo periodo di ‘riscaldamento’, l’evoluzione e la messa a punto. Venerdì ho goduto di una rappresentazione di alto livello e di forte impatto, sabato è stato ancora più bello perché in compagnia di un nutrito gruppo di Vitto-folli, domenica è stata domenica…
Ieri sera ho seguito a tratti la storia, ho rivissuto i due mesi in cui Dracula è stato ospite nella mia città, dove ha raggiunto una meta che si è fatta un po’ desiderare, ma l’accoglienza del pubblico è stata via via sempre più calorosa e maggiormente coinvolgente. Mentre osservavo l’avanzare delle canzoni, la musica che mi vibrava dentro, i personaggi così intensi e i movimenti e le espressioni che sono diventati oramai così familiari ho ripensato alla prima, il 4 marzo, alla gioia di essere qui a Roma tutti insieme, per un fantastico traguardo meritatamente raggiunto da Vittorio e per il desiderio comune di poterci essere e poterlo applaudire. I primi commenti e i dubbi, per qualcuno più forti, si sono andati a poco a poco dissolvendo, lasciando che quest’opera entrasse dentro ciascuno di noi con sempre maggiore trasporto ed entusiasmo. Ho visto molti scendere nei week end, sostenere tutti insieme Vittorio con il nostro appoggio e l’emozione intensa di essere lì con lui e per lui. Dracula è stato così atteso da tutti noi da mesi, e la grandezza dell’Opera ha colmato le nostre aspettative. L’imponenza di Vittorio sul palco unita alla sua straordinaria capacità, complice di un grande talento, un impegnativo sforzo e tanta pignoleria e desiderio di curare il tutto nei particolari ha reso possibile la nascita di un personaggio quanto mai entusiasmante. Vittorio ha proposto e dato vita ad un Dracula mosso dalla passione, diviso fra due grandi forze, travolto e sconvolto dalla stessa essenza del suo essere. Vittorio è Dracula, ed è un grande Dracula. Ho vissuto questo periodo molto intensamente, ho visto i cambiamenti progressivi che andavano via via a colmare alcune piccole incrinature, a rafforzare gli sguardi e ad accentuare l’emozione che si desiderava offrire al pubblico. Il pubblico ha accolto e amato questo spettacolo, che è davvero grandioso, e con lui ha apprezzato Vittorio, che ha dato se stesso per il successo di Dracula. Ieri ho goduto di una rappresentazione particolare, in cui i primi ricordi cominciano ad accavallarsi e l’emozione trabocca con insistenza. Ho ripensato a Vittorio, a com’è, ai suoi sorrisi e alle piccole attenzioni che mostra e che non passano inosservate. Questo spettacolo è stato per me entusiasmante, mi ha ‘dato tanto Vittorio’, la possibilità di apprezzarlo con continuità e comprendere forse qualcosa in più, che rimarrà indelebile… Ho ripensato alle diavolerie che abbiamo combinato con Spooky, piene di tante risate e divertimento, alla gioia di vedere la mia babby che scherza con me, ad Hanjalou che non perde occasione di prendermi per i fondelli, e a due persone che da un mese ridono della mia ‘innocenza e purezza’… :lol:
Ieri Vittorio è stato magistrale, ho impresso nella mente il suo Dracula, tanto intenso e disperato, che a tratti fa paura ma rapisce letteralmente. Ho sentito la sua splendida voce avvolgere il Gran Teatro, ho guardato Dracula e ho cercato Vittorio, che riesce sempre a stupire e a dare qualcosa in più, sempre meglio (vero Jozie? :D). Il suo Dracula impassibile con Jonathan, che quasi si burla di Lucy, non teme Van Helsing ma si china davanti a Mina; i sentimenti che muovono le sue azioni e la rabbia mista a tristezza e disperazione che lo dilaniano. I mantelli che Vittorio esalta e gli sguardi che si imprimono indelebili dentro di me. Il suo volto che si fa cupo per poi esplodere in un fiero sorriso e sprofondare nel tormento del suo essere; Vittorio è tutto per lo spettacolo, e Dracula, che mi ha strappato l'anima, è più che mai vivo ed grandioso.
Ho cercato di mantenere un contegno al termine della rappresentazione, ma la commozione degli artisti per primi è stato un tuffo al cuore. Mi ha sorpreso molto Max Corfini, ma mi è piaciuto anche per questo: il suo Seward mi ha completamente coinvolto e quando è in scena lo seguo e lo osservo con grande ammirazione. La sua interpretazione è sorprendente per me e gli devo davvero fare i migliori complimenti per quello che sa rendere e la padronanza della scena e del personaggio, nonché di una bella voce che modula con maestria. Il discorso di Vittorio è coinvolgente e ci aiuta con la commozione (ma per lo stato in cui versavamo tutti credo che se avesse elencato la lista della spesa ci saremmo commossi ugualmente…), ma non dimenticherò le lacrime degli artisti, emotivamente e completamente coinvolti e partecipi di questa grande Opera, lo sguardo di Vittorio ed un nodo in gola che esprimeva molto …
I saluti finali sono stati calorosi ma più “contenuti”, un saluto a Vittorio che mi risponde con una bella battutaccia (!!!) e a Gloria, preziosa e costante, con un sorriso che illumina il GT: grazie Gloria, grazie davvero per tutto, tutto, tutto…
Vittorio, è stato un onore per Roma averti qui: arrivederci Dracula!

Laura

Ok, non è un resoconto, ma stasera mi è uscito così...
 
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Spooky
view post Posted on 1/5/2006, 23:29




Laura, invece è bellissimo... proprio bellissimo.

Spooky



 
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Spooky
view post Posted on 1/5/2006, 23:49




Ok.
Forse è il momento che due parole le dica anche io.
Ultimamente aspetto smepre di vedere cosa scriverà Laura, aspetto le sue parole e poi scrivo le mie, per avere conferme e per sentirmi un pò meno sola.
Vediamo.
Non parlerò di domenica, ero altrove, e non voglio pensarci.
Sabato mi sono seduta in scena come sempre... come le altre volte, con attesa e trepidazione. Sapevo, sentivo che era l'ultima, ma ero decisa a non farmi influenzare da ciò, per godermi la mia ultima replica.
Eppure... Vittorio è entrato, e la mano di Giulia si è stretta alla mia: sta finendo davvero, penso, sta finendo, il Conte torna in Transilvania.
Lo spettacolo è stato magistrale. Non penso di aver mai visto tanto affiatamento tra di loro, tanta energia. "Due labbra della stessa ferita" mi piace moltissimo, ed è stata fantastica. "Il mio nome è Dracula" (scusate se non vado in ordine) qualcosa di sublime.
Poi... poi arriva Non Guardarmi. "Per la sola... ragione della bellezza..."
Sì, è per questo che ho visto così tante volte questo spettacolo, è per questo che h pianto, è per questo che ho le lacrime agli occhi, ed è per questo che seguo Vittorio. Per la sola ragione della bellezza... della bellezza.
Asciugo le lacrime e mi metto a chiacchierare per non pensare, anche se guardo Laura, e vedo me riflessa nei suoi occhi: è una sensazione piacevole, "trovarsi" con una persona, ma in quel momento vedo solo che simao un pò tristi, e che non posso fare niente, o dire niente.
Lo spettacolo riprende.
Comincio a piangere su "E' per questo che vuole il mio cuore, è per questo che il suo sta battendo...". Mi tornano in mente tante piccole cose. Tanti gesti, tante parole. Tanti chilometri, tante risate, il mio forum blu, Tosca, La stanza di Giada, le gemelle, Giulia, Vittorio che mi parla, Gloria che...
Eppure Dracula è ancora in scena, lo seguo e lo ammiro, per l'ultima volta, misuro i suoi passi, la sua camminata austera, il modo in cui alza Mina da terra, come le cinge la schiena, le sue mani, che per me sono parte della purezza del Mito.
Su Un Destino di Rondine non mi trattengo più. C'è qualcosa di terribile negli occhi del Conte, che uccide la donna che ama per ricongiungersi a lei nella morte... e qualcosa di terribile nel sentire in fondo all'Anima il cuore tremare un pò, mentre Vitto intorna "andarsene... tra le lacrime..."
Io non so che dirvi, ma ho visto, ho immaginato, ho percepito Vittorio piangere. Ed ho pensato "Non piangere, per favore, non piangere, sii felice". E' una cosa stupida, ma l'ho pensata sul serio, e senza troppi ragionamenti. Così.
Le luci si alzano, e penso "non farti vedere da Vittorio così". Mi asciugo le lacrime, e con un sorriso strano negli occhi vado ad applaudire il mio Mito.
Mi guarda, resisto per poco, poi distolgo lo sguardo. E mentre va via, col viso mi chiede qualcosa, mi fa una domanda, che ancora non so capire. Ed io non gli rispondo. O meglio, dli dico "non so, Vitto, è così. Mi sento così". Tutto questo, nello spazio di un istante.

Spero di non avervi annoiato, nè infastidito: capisco che questi due mesi a Roma sono stati per molti un'occasione poco fortunata di vedere Vittorio, perchè le distanze sono molte e la vita di tutti i giorni ci trascina via.
E mi sento davvero in paradiso per la fortuna che ho avuto ad esserci. Ma per me, che non ero abituata a vederlo così tanto spesso, questi due mesi sono stati qualcosa di speciale. E tornare a pensare a Padova, e non più al GT, fa un'effetto strano, che non so spiegarvi. E' come svegliarsi, e capire che il sogno che hai fatto stato bellissimo, ma è passato.
Non voglio sembrare ingrata, ma questo spettacolo mi mancherà. Tantissimo.

Spooky

PS: Laura, Francesca... GRAZIE, perchè ci siete.



 
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oromano
view post Posted on 2/5/2006, 00:18




CITAZIONE (shyanneyuu @ 2/5/2006, 00:21)
La prima esperienza di Dracula Opera Rock si è conclusa; la capitale ha accolto il suo debutto due mesi fa e ne ha seguito, in questo periodo di ‘riscaldamento’, l’evoluzione e la messa a punto. Venerdì ho goduto di una rappresentazione di alto livello e di forte impatto, sabato è stato ancora più bello perché in compagnia di un nutrito gruppo di Vitto-folli, domenica è stata domenica…
Ieri sera ho seguito a tratti la storia, ho rivissuto i due mesi in cui Dracula è stato ospite nella mia città, dove ha raggiunto una meta che si è fatta un po’ desiderare, ma l’accoglienza del pubblico è stata via via sempre più calorosa e maggiormente coinvolgente. Mentre osservavo l’avanzare delle canzoni, la musica che mi vibrava dentro, i personaggi così intensi e i movimenti e le espressioni che sono diventati oramai così familiari ho ripensato alla prima, il 4 marzo, alla gioia di essere qui a Roma tutti insieme, per un fantastico traguardo meritatamente raggiunto da Vittorio e per il desiderio comune di poterci essere e poterlo applaudire. I primi commenti e i dubbi, per qualcuno più forti, si sono andati a poco a poco dissolvendo, lasciando che quest’opera entrasse dentro ciascuno di noi con sempre maggiore trasporto ed entusiasmo. Ho visto molti scendere nei week end, sostenere tutti insieme Vittorio con il nostro appoggio e l’emozione intensa di essere lì con lui e per lui. Dracula è stato così atteso da tutti noi da mesi, e la grandezza dell’Opera ha colmato le nostre aspettative. L’imponenza di Vittorio sul palco unita alla sua straordinaria capacità, complice di un grande talento, un impegnativo sforzo e tanta pignoleria e desiderio di curare il tutto nei particolari ha reso possibile la nascita di un personaggio quanto mai entusiasmante. Vittorio ha proposto e dato vita ad un Dracula mosso dalla passione, diviso fra due grandi forze, travolto e sconvolto dalla stessa essenza del suo essere. Vittorio è Dracula, ed è un grande Dracula. Ho vissuto questo periodo molto intensamente, ho visto i cambiamenti progressivi che andavano via via a colmare alcune piccole incrinature, a rafforzare gli sguardi e ad accentuare l’emozione che si desiderava offrire al pubblico. Il pubblico ha accolto e amato questo spettacolo, che è davvero grandioso, e con lui ha apprezzato Vittorio, che ha dato se stesso per il successo di Dracula. Ieri ho goduto di una rappresentazione particolare, in cui i primi ricordi cominciano ad accavallarsi e l’emozione trabocca con insistenza. Ho ripensato a Vittorio, a com’è, ai suoi sorrisi e alle piccole attenzioni che mostra e che non passano inosservate. Questo spettacolo è stato per me entusiasmante, mi ha ‘dato tanto Vittorio’, la possibilità di apprezzarlo con continuità e comprendere forse qualcosa in più, che rimarrà indelebile… Ho ripensato alle diavolerie che abbiamo combinato con Spooky, piene di tante risate e divertimento, alla gioia di vedere la mia babby che scherza con me, ad Hanjalou che non perde occasione di prendermi per i fondelli, e a due persone che da un mese ridono della mia ‘innocenza e purezza’… :lol:
Ieri Vittorio è stato magistrale, ho impresso nella mente il suo Dracula, tanto intenso e disperato, che a tratti fa paura ma rapisce letteralmente. Ho sentito la sua splendida voce avvolgere il Gran Teatro, ho guardato Dracula e ho cercato Vittorio, che riesce sempre a stupire e a dare qualcosa in più, sempre meglio (vero Jozie? :D). Il suo Dracula impassibile con Jonathan, che quasi si burla di Lucy, non teme Van Helsing ma si china davanti a Mina; i sentimenti che muovono le sue azioni e la rabbia mista a tristezza e disperazione che lo dilaniano. I mantelli che Vittorio esalta e gli sguardi che si imprimono indelebili dentro di me. Il suo volto che si fa cupo per poi esplodere in un fiero sorriso e sprofondare nel tormento del suo essere; Vittorio è tutto per lo spettacolo, e Dracula, che mi ha strappato l'anima, è più che mai vivo ed grandioso.
Ho cercato di mantenere un contegno al termine della rappresentazione, ma la commozione degli artisti per primi è stato un tuffo al cuore. Mi ha sorpreso molto Max Corfini, ma mi è piaciuto anche per questo: il suo Seward mi ha completamente coinvolto e quando è in scena lo seguo e lo osservo con grande ammirazione. La sua interpretazione è sorprendente per me e gli devo davvero fare i migliori complimenti per quello che sa rendere e la padronanza della scena e del personaggio, nonché di una bella voce che modula con maestria. Il discorso di Vittorio è coinvolgente e ci aiuta con la commozione (ma per lo stato in cui versavamo tutti credo che se avesse elencato la lista della spesa ci saremmo commossi ugualmente…), ma non dimenticherò le lacrime degli artisti, emotivamente e completamente coinvolti e partecipi di questa grande Opera, lo sguardo di Vittorio ed un nodo in gola che esprimeva molto …
I saluti finali sono stati calorosi ma più “contenuti”, un saluto a Vittorio che mi risponde con una bella battutaccia (!!!) e a Gloria, preziosa e costante, con un sorriso che illumina il GT: grazie Gloria, grazie davvero per tutto, tutto, tutto…
Vittorio, è stato un onore per Roma averti qui: arrivederci Dracula!

Laura

Ok, non è un resoconto, ma stasera mi è uscito così...

Grande Laura! Grazie! :cry:
 
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franca
view post Posted on 2/5/2006, 11:00




Tempo fa, parlando con Vittorio, lo avevo sentito dire che Dracula, a differenza di NDP, non era un'opera adatta ai bambini.Ebbene, alle ultime due rappresentazioni ho visto i bambini cantare sotto il palco, porgere fiori con lo sguardo luccicante di emozione, nè turbati nè impauriti. I bimbi capiscono istintivamente senza bisogno di decodificazioni esplicative ed hanno colto in pieno la ricchezza umana di un personaggio in cui Vittorio ha saputo infondere tutta una complessa gamma di sentimenti che,pur nel tormento della sua vicenda interiore, sono culminati in una visione salvifica d'oro e di luce, trionfo dell'amore sulla morte più orrenda,quella dell'anima.
In quel momento ho capito l'importanza dell'apoteosi finale, che trasmette, anche tra le lacrime, un messaggio di speranza al di là della desolazione, delle debolezze , delle contraddizioni e delle vanità illusorie della condizione umana.
Vittorio ha dato anima ad un personaggio che non è la monolitica rappresentazione del male destinata ad essere distrutta attraverso un rituale magico-religioso orribile nella sua crudezza quale appare alla lettura del romanzo e sempre coerente con se stesso nel perseguire il suo piano di distruzione. Ho visto tre personaggi coesistenti nell'interpretazione di Vittorio, che ha dosato magistralmente voce e gestualità per connotare il percorso della sua redenzione.
All'inizio si presenta come il potente e misterioso conte transilvano, statuario e maestoso, che sembra emergere dalla profondità dell'inferno irrigidito nella determinazione di sconvolgere il mondo apparentemente razionale della civile e progredita Londra pur di dare realtà, in qualsiasi modo, al suo sogno dorato.
Il suo procedere con passo irregolare, il braccio teso e la mano implorante, apre una prima crepa nella fissità del suo ruolo di dominatore, ruolo che rivediamo sottolineato nell'incontro con Jonathan, attonito ospite di un castello che è il labirinto delle sue incertezze, piccolo borghese schiacciato dalla sfilata di ritratti minacciosi e raggelanti, vittima predestinata ma a sua volta ignaro carnefice perchè porta con sè il ritratto di una donna che sarà la lama di un coltello destinato ad aprire una ferita che non si potrà rimarginare.
E' facile per il conte aver ragione del giovane Jonathan che, attirato nella ragnatela dei suoi desideri finisce per soccombere alla sete di sangue del vampiro. E' un vero e proprio pasto quello a cui assistiamo: Dracula, inflessibile e determinato, non rivela alcun cedimento o moto di pietà, portando con indifferenza a compimento la prima parte del suo piano. La seconda crepa nella sua maschera crudele la vediamo mentre canta "Terra madre", uno
spiraglio che ci permette di cogliere un moto di autentico amore per la terra da cui trae forza e vita. In un primo momento, quando dice "lei non è morta mai" al tema della terra natìa si affianca quello del ricordo di un grande amore sempre presente in lui ma alla fine del brano che si conclude con "lei non è morta", in cui scompare il "mai", si nota una più precisa allusione, non al ricordo, ma alla realtà di una donna che è determinato a raggiungere. Una luce di speranza dopo secoli di disperata non-morte.
In questo momento Dracula incrocia le braccia sul petto: è un primo gesto di amore, che ripeterà in seguito a sottolineare il riemergere del mondo sopito dei sentimenti.
Il secondo Dracula è la bestia, è un "altro" da sè, un estraneo che prende il sopravvento annullando ogni barlume di umanità. Nel conte Vlad la malvagità non appartiene all'uomo fiero che è stato un tempo, è una nuova terribile condizione legata alla metamorfosi che la sua mostruosità di vampiro lo costringe a subire e che ha accettato per secoli fino al momento in cui Mina assiste inorridita alla vampirizzazione di Lucy, il punto più basso di abiezione rappresentato sulla scena. Però proprio l'intervento di Mina, che lo coglie nel momento in cui, sazio di sangue, si
abbandona esausto come un animale che ha abbassato la guardia indebolito dalla momentanea soddisfazione di un istinto, lo mette di fronte alla piena consapevolezza di ciò che è diventato: il sogno covato nel suo cuore per secoli prende vita in una donna viva e reale che gli richiama alla memoria la magia di un'infanzia felice ed incantata ad ammirare il volo degli uccelli, cullato dall'amore della madre, non più la sua terra ma la donna reale che lo ha generato. In questo momento Dracula sceglie di ridiventare uomo attraverso il recupero del mondo perduto: incrocia nuovamente le braccia al petto e poi scende in mezzo al pubblico con passo sicuro e determinato , lo sguardo fisso che denota non più impassibilità e distacco emotivo ma la concentrazione interiore di un tumulto dell'anima e l'irrevocabilità di una scelta definitiva.
Il secondo tempo segna le tappe di un percorso catartico in cui Dracula è finalmente uomo, un uomo che ama e che traduce il suo sentimento in gesti intensi e significativi, come quando appoggia il capo sul cuore di Mina, rinunciando all'effetto scontato di un bacio appassionato che tutti si sarebbero aspettati o ancor di più quando strisciando non più come un animale ma come un penitente si avvicina all'essenza della femminilità in un atto di omaggio che ha la solennità di un ancestrale rituale religioso. Accolto con passione, Dracula ritorna l'uomo che in fondo è sempre stato, recuperando attraverso l'amore la dimensione spazio-temporale e nello stesso tempo il diritto alla morte, scelta estrema condivisa dalla donna che lo ama e che prima vuole raggiungerlo nella condizione bestiale di vampiro ("dammi tutta la morte che è in te") per poi riscattarsi con lui nell'estremo atto di autodistruzione.
Contemplare per un attimo la luce del sole nascente diventa così l'ultimo saluto al mondo delle tenebre, che si traduce in un grido liberatorio che accompagna il dissolversi dei due amanti.
Li rivediamo alla fine, rivestiti d'oro e di dolcezza, così i bimbi, piccoli spettatori stupiti,possono acclamare sereni e gioiosi il messaggio di speranza che è sortito dall'iniziale oscurità di un mondo tenebroso.
Non parlo della voce di Vittorio, le mie parole per la prima volta si sono tradotte in lacrime e le lacrime non si possono postare, devono restare una cosa mia, anche se le hanno viste tutti.

franca

Edited by franca - 2/5/2006, 15:57
 
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ARTISTA71
view post Posted on 2/5/2006, 11:09




Grazie, Franca per il tuo fantastico resoconto........ma anche di come mi hai accolto nella tua amicizia.........:wub:

Brunella

 
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Maura B.
view post Posted on 2/5/2006, 11:11




Franca,
tu sei una gran donna
Le lacrime rendono ancora più grande quello che sei

I bambini
Ne avevo uno vicino a me domenica, sotto il palco
Forse 5 6 anni
Era affascinato da Vittorio
Assolutamente incantato

E quando Vittorio è uscito dall'auto sorridente con un bel Sono qui, lui è rimasto interdetto.
Ma Vittorio gli ha fatto un sorriso splendente che sa riservare solo ai bimbi.
E lui era di nuovo incantato
Perchè i bambini distinguono il vero dal falso sempre
Vittorio è vero
E i bambini lo amano al di là del personaggio che è.
 
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..::Aline::..
view post Posted on 2/5/2006, 12:47




CITAZIONE (ildabella @ 2/5/2006, 00:05)
posta un resoconto pure tu ottavio... che fai pensi di esimerti???
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ecco la mia fotina con Vittoriuccio... come dico sempre... IL BELLO E LA BESTIA ... image
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grazie Alina! :) image

Non riesco a credere di essere riuscita a fare una foto così bella... sarà il soggetto che mi ispira :cart03: ...
cmq Ilda hai un sorriso così bello in questa foto, altro che bestia, non criticartti così... (della serie, da che pulpito viene la predica :D :rolleyes: )
 
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65 replies since 30/4/2006, 10:31   1411 views
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