I Promessi Sposi, debutto nazionale 18 giugno San Siro

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solly60
view post Posted on 12/11/2011, 10:22




Eccomi! E' tanto che non resoconto uno spettacolo... chissà perché, ma stavolta... devo farlo! :rolleyes:
Innanzitutto perché ho visto... uno spettacolo totalmente diverso, e la cosa mi piace moltissimo, perché è indicativa del continuo work in progress di un'opera, evitando, quindi, il rischio di "abituarsi" alla ripetizione di un qualcosa sempre... uguale (certo non vale per... certi interpreti :cart11:).
Gli innumerevoli cambiamenti hanno, secondo me, reso ancor più godibile lo Spettacolo:
- scenografie, ovviamente, molto molto ridotte rispetto a San Siro ma anche rispetto agli Arcimboldi lo scorso anno, ma sempre molto efficaci, arricchite da qualche proiezione molto ben riuscita;
- movimenti di scena più briosi, utilizzando parte delle scenografie (tavoli e altro) che diventano, quindi, mobili e parte integrante delle scene;
- e poi… finalmente… l’inserimento dell’elemento che mancava a questo Spettacolo: COREOGRAFIE E BALLETTI!!! Lo so, sono di parte ma… in uno Spettacolo teatrale che si rispetti… non potevano mancare, eh! Questa volta i ballerini fanno veramente il loro lavoro… e tanto! Non solo più coristi o “numero” nelle scene (ecchecavolo!!!) ma veri danzatori in coreografie molto belle e che, a mio avviso, in molte situazioni veramente arricchiscono la scena. Inconfondibile lo stile di Martino (NDP) e, magari a volte, passi un po’ ripetitivi, ma ho veramente gradito e apprezzato tantissimo questo cambiamento!!!
E poi… e poi… beh… VITTORIO!!! :wub: Inutile dire che la sua entrata in scena… si percepisce in Teatro proprio “fisicamente”… vibra tutto e non solo perché il GT è… un capannone (non mi piace!!!!!!! :angry:), ma perché si sentono e percepiscono le emozioni del pubblico, gli applausi, gli urli di gradimento! IMMENSO! :love:
Avevo portato con me due mie amiche non solite agli spettacoli di Vitto… ed una di loro, poco propensa all’inizio a venire, perché, come successe anche a me quando seppi dei PS, non gradiva il romanzo e quindi… ma Vittorio riesce dove altri falliscono (compreso Manzoni!!! Ahahahahah)! In estasi, entrambe… che ve lo dico a fare! ;)
Quando all’uscita abbiamo atteso il GRANDE… una di loro (che non lo conosceva personalmente) appena gliel’ho presentato un altro po’ si… inginocchiava! Ahahahahah
I loro commenti principali: “Con tutto il rispetto per gli altri, tutti molto bravi, ma quando entra lui… NON CE N’E’ PER NESSUNO! Un altro pianeta”! E io??? ORGOGLIOSA E FELICE di sentire questo e di sentirmi dire: “E si, cavolo… hai proprio ragione!!!”
Per concludere… un immenso GRAZIE ad un Artista favoloso che non è mai ripetitivo, ma emozionante, struggente, coinvolgente sempre e sempre e sempre! Grazie Vitto!!!
E stasera… si replica! :oscil: :lamp: :oscil: :lamp: :oscil: :lamp:
 
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wondercog
view post Posted on 12/11/2011, 11:06




Il tuo stesso resoconto è uno spettacolo!!! Che meraviglia leggerlo e che sorriso mi si è stampato in faccia con le reazioni delle tue amiche!!!

Come dicevo a Dani qualche giorno fa...... INVIDIA SUPREMA :D avrei voluto esserci anch'io!!! Ma non mancherò, non temete :P

Che persino un capannone riesca a vibrare altissimo con l'energia e il talento di Vittorio non avevo dubbi, ma è talmente bello averne la conferma così! Grazie!!!

:lamp: :oscil: partytime2 :oscil: :cart21:
 
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Giankarla
view post Posted on 12/11/2011, 15:45




Bel resoconto Laura!! Contraccambio con foto delle prove generali (grazie Luana!)

prove1g

prove2o

prove3






 
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wondercog
view post Posted on 12/11/2011, 16:37




S T R A T O S F E R I C H E!!! Grazie Giankarla e grazie Luana!!!
 
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Giankarla
view post Posted on 12/11/2011, 17:29




Sono affascinata dal modo in cui interagisce con la pistola. E (posso dirlo? tanto lo dico lo stesso :P ) dal capello lungo e al naturale. Ma capisco che sia dovuto passare dal parrucchiere per esigenze di immagine. Peccato però :lol:
Il teatro, che gran cosa. Per chi lo sa fare, ovvio.
 
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Dani64
view post Posted on 12/11/2011, 17:37




Quando rientro racconto anch'io... per ora posso solo dire che ho visto due spettacoli strepitosi...Titolare immenso ma bravi proprio tutti. Davvero. Uno spettacolo assolutamente diverso da quello dello scorso anno ma godibilissimo. E stasera si....triplica! :) :) :)

!!
 
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molly1965
view post Posted on 12/11/2011, 18:25




Grazie ragazze per resoconto e foto .... e che cavolo mi tocca aspettare il nuovo anno :( :D
 
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solly60
view post Posted on 13/11/2011, 11:52




Finito primo we con Vitto e PS! Stancante ma... emozionante! :wub:
Ieri qualche problema tecnico ma, ripeto, lo Spettacolo è sempre più godibile! Credo che dopo il rodaggio di Roma con i cambiamenti... sarà ancor più un successone! L'unico "neo" è il rappresentarlo in questi mega-teatri-capannoni, dove è impossibile vedere il pienone... e sembra sempre ci sia poca gente...! IO VOGLIO I TEATRI TRADIZIONALIIIIIIIIIII! UFF!
 
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puffettaerika
view post Posted on 13/11/2011, 17:53




Emozionante. Sembra una parola così scontata ma non lo è.
Avevo lasciato questo spettacolo quasi un anno fa mentre attori e ballerini salutavano emozionati e con qualche lacrima sul viso dal palco degli Arcimboldi. Uno spettacolo che ho amato sin dal primo istante quando lo vidi a San Siro, uno spettacolo che ho amato e vissuto tantissimo perché l’ho visto un sacco di volte. Ero molto dispiaciuta che finisse tutto e il mio sogno si è avverato: rivederlo.
Rivedere tutti i vecchi attori sul palco con qualche variante nel cast mi ha fatto un enorme piacere.
Sin dalle prime note, l’emozione è cominciata a salire fino a far scendere qualche lacrima data da tanta attesa e tanta emozione insieme.
Sono rimasta sorpresa nel vedere che lo spettacolo è leggermente diverso da come l’ho lasciato. Le musiche sono le stesse ma l’allestimento, le scene, le scenografie, i balletti sono completamenti diversi così come ha scritto Laura.
Ho visto lo spettacolo solamente ieri sera e ci sono cose che ancora devo metabolizzare e capire se mi piacciono oppure no…ma sono dettagli. Lo SPETTACOLO è strepitoso!
Una cosa che ho notato molto è stata la crescita di tutti gli interpreti (i vecchi). Non tanto vocalmente quanto sul piano dell’interpretazione. Erano tutti molto nel personaggio e mi sono accorta che riescono ad interpretarlo ancora meglio di più. Cambi di vocalità, piccole sfumature nei suoni, mimica facciale, movimenti veramente molto sentiti e pieni di emozione.
Brunella Platania, la nuova Agnese, secondo me, rende molto di più che Paola Lavini, così come Chiara mi fa prima morire dal ridere quando interpreta Perpetua e poi nella scena della madre di Cecilia ti spacca in due ancora più di prima. Ma è un discorso generale; tutti, davvero, tutti, mi sembrano cresciuti e ancora più convinti.
Vittorio… eeeeeeeehhhhhh…. Posso solo dire che alla fine dietro e di fianco a me c’era gente che diceva : “Bravissimo, l’Innominato!” Non ci sono paragoni, rimane il Re di questo spettacolo!
La cosa bella e un po’ strana dall’ultima volta che l’ho visto è la mancanza di profondità. Le scenografie occupano molto spazio e la maggior parte delle scene si svolgono sul proscenio a pochi metri dagli spettatori. In questo modo si possono vedere tutte le sfumature che un attore vuole dare al suo personaggio e quelle di Vittorio sono ancora più visibili. La pelle d’oca e le lacrime non si fermano mai… (io sarei salita a togliergli la pistola ad un certo punto perché non sapevo più dove avevo lo stomaco e le lacrime continuavano a scendere… :cry: ).
Sarò esagerata ma a me prende così… L’interpretazione della notte dell’Innominato è per me, sempre un pugno nello stomaco così come la scena della conversione e della madre di Cecilia.
Quando l’emozione è così forte non si riesce a fermare e, a parer mio, sarebbe brutto trattenerla.
Spero che voi possiate al più presto andare a vedere questo spettacolo perché merita, merita, merita! :oscil: :oscil: :oscil:
 
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claudiaeludo
view post Posted on 13/11/2011, 23:37




Finalmente l'ho visto dal vivo, non avevo potuto essere presente ne' a Milano ne' ad Agrigento ma Roma no, non potevo certo mancare!!! Ed è stato magnifico entrare in quell'atmosfera che con tanta sapienza hanno saputo ricreare. Uno spettacolo molto curato nei minimi particolari, dalle scenografie ai costumi. Ho evitato volutamente di rivedere il cd prima di vedere lo spettacolo di Roma che inevitabilmente ha subito, per ovvi motivi, delle modifiche. Prima fra tutte la più evidente quella del castello dell'Innominato, e che Innominato, che non entra più in scena stando nel suo castello con i pipistrelli che gli volano intorno, bensì entra sul suo "trono" contornato dall'atmosfera della sua anima nera ricreata con dei....bè non so come si chiamano ma rendono bene l'idea!!!
Devo dire che se l'entrata la preferivo con il castello, "Un uomo niente" invece la preferisco ora, a mio avviso dà a Vittorio la possibilità di esprimere ancora meglio il tormento del suo personaggio, ma andiamo per ordine.
Ho trovato che tutti gli attori siano entrati molto di più nel personaggio e quindi li ho trovati molto convincenti, Noemi in particolare l'ho trovata più sicura di se dando alla sua Lucia la giusta luce, mi è piaciuto di più anche Cristian Gravina che sicuro della sua voce forse ha deciso di dedicarsi un po' di più alla recitazione ed è lievemente migliorato anche se molto deve fare ancora ma a livello vocale nulla da eccepire. Ho trovato la nuova Agnese più interessante, brava, mi è piaciuta, un bravissimo Don Abbondio nel personaggio vocalmente, fisicamente e recitativamente, bravo anche lui. Che dire di Chiara Luppi!!! Gustosissima in Perpetua, STREPITOSA nella mamma di Cecilia molto convincente, molto commovente sicuramente uno dei momenti più alti dello spettacolo, bravissima!!
Giò era stato perfetto già a Milano e qui, tranne qualche problema con la spada..., bravissimo come sempre, un Don Rodrigo perfetto!
Rosalia a mio avviso, anche se deve entrare un pochino di più nel personaggio, la trovo una Monaca di Monza molto più adatta di Lola che, permettetemi la cattiveria, nun ce azzeccava proprio niente! Rosalia ha una voce indubbiamente più potente di quello che ha dimostrato giovedì, ma non faccio fatica a credere che con le rappresentazioni la sua vocalità uscirà fuori alla grande dando al personaggio quello spessore che ha. Fisicamente è perfetta e a differenza di altre volte in cui l'ho vista sul palco è stata meno rigida, seppure un minimo di rigidità a mio avviso non sta male, considerando che è una donna tormentata dalla sua sensualità e dalla sua religiosità obbligata. Brava!
Tutto lo spettacolo è stato perfetto nelle scenografie e nell'interpretazione degli attori ma io, non lo nascondo, sono lì soprattutto per Vittorio e lo aspetto con trepidazione, tutto il primo tempo seppure godibile e scorrevole sembra che il secondo tempo non arrivi mai, ma "L'addio ai monti" mi aiuta a sopportare meglio l'attesa, molto suggestivo però una piccola pecca la devo segnalare, la proiezione delle montagne sulle scenografie non l'ho trovato proprio una scelta giusta, era meglio fare una proiezione tipo quella del Duomo e soprattutto scegliere di proiettare proprio quelle montagne intorno a Lecco, non le Dolomiti!!! Comunque molto bello lo stesso. Qualche parola però devo spenderla anche su Graziano che, seppure nutrivo qualche perplessità sul fatto che avessero scelto lui, devo dire invece che è un Renzo molto bravo, sa trasmettere qualla ingenuità propria dell'uomo semplice e nello stesso tempo la forza di chi è abituato alle avversità, vocalmente non posso certo dire nulla, è bravo e questo è un fatto e la sua "Ecco Milano" è davvero bella.
Ma io continuo ad aspettare Lui che finalmente arriva...l'Innominato, Vittorio, il suo ingresso sul trono è imponente e la sua interpretazione grande, meravigliosa, emozionante, si sente che l'atmosfera è nera come l'anima del protagonista. Il suo personaggio descritto dal Manzoni ha uno spessore tale che solo un grande poteva interpretare e Vittorio è perfettamente all'altezza, quando entra in scena tutto il teatro gli regala un applauso e dopo ogni sua interpretazione l'applauso è sempre più fragoroso degli altri. L'Innominato porta con se un'atmosfera di mistero, di morte, di dolore, di cattiveria, i suoi occhi e le sue espressioni accompagnate da una voce intensa ci fanno calare completamente nell'atmosfera di quel castello nel quale rinchiude Lucia, poi il tormento con quel dolore interno che sfocia nel desiderio di finire quella vita senza amore, la sua interpretazione è talmente forte che quasi sento quel dolore, un capolavoro ma a mio avviso il momento più bello e intenso è "Solo il silenzio", quando lui sfoga tutto il suo dolore in quel "...Io figlio disperato" penso di non riuscire a trattenere le lacrime e così è, come sempre sa entrare nel profondo della nostra anima con le sue intense interpretazioni sempre di un livello difficile da raccontare, bisogna vederlo e ascoltarlo per capirlo fino in fondo. GRANDEEEEEEE!
La fine dello spettacolo arriva in fretta e all'uscita degli attori ognuno riceve il tributo che merita, ballerini compresi che sono stati bravissimi, ma i due che più di tutti ricevono quel qualcosa in più sono Chiara Luppi e il nostro Vittorio che indubbiamente ha stregato anche quelle mummie della RAI presenti durante lo spettacolo, tanto che alla fine gli applausi si tramutano in standing ovation.
Come sempre Vittorio è stato il grande cantattore che conosciamo regalandomi grandi emozioni visive e uditive che restano indelebili neio miei ricordi più belli.
Grazie Vittorio

Alla fine della serata però devo salutare gli amici che ho rivisto con molto piacere e andare subito a casa Tiziano e Alessandro soprattutto hanno urgenza di incontrare un letto e quindi è doveroso prendere la direzione di casa, chiedo a chi resta di salutare per me Vittorio anche se ho avuto l'impressione che durante glui applausi mi abbia vista e anche salutata, chissà se è vero, a me piace pensare di si. :D

Piccolo aneddoto: indovinate chi non voleva vedere lo spettacolo e poi quando tutto è iniziato non ha staccato gli occhi dal palco e alla fine mi ha anche detto che gli è piaciuto?? Si lui...Tiziano :P
Altra particolarità, sempre lui quando ha visto Rosalia mi ha detto: mamma...ma non canta come Tosca!!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Tornerò ovviamente a vederlo perchè una volta non basta, non può bastare, Vittorio...non basta MAI!!! ;)
 
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LaPrè
view post Posted on 14/11/2011, 21:35




Che resoconti ragazze...!!!
Che foto....!!!
Non vedo l'ora di tornare a vederlo!!!

Ahahah Claudia, mi ha fatto ridere il tuo riferimento alle mummie della Rai.... Si salva solo Guardì a quanto pare :lol:
 
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Giankarla
view post Posted on 15/11/2011, 20:40




Dall'Osservatore Romano (al link, foto di Vittorio/Christian/Giò):

Storie capaci di trafiggere il cuore

Il romanzo storico italiano per antonomasia non finisce mai di stupire e di far nascere riletture, saggi, parodie (da un classico come il programma del trio Solenghi Marchesini Lopez agli esilaranti Promessi sposi in dieci minuti degli Oblivion) adattamenti per il cinema e il teatro. Persino per il musical, con I promessi sposi — opera moderna di Michele Guardì e Pippo Flora che, dopo il debutto milanese di un anno fa, arriverà a Roma il 10 novembre prossimo.

Il 21 ottobre scorso è stato presentato nella basilica di Santa Maria in Montesanto dal regista e da una parte del cast, in un incontro organizzato dal Vicariato di Roma nell’ambito del progetto culturale «Una porta verso l’infinito», mentre del nesso profondo che lega teatro e fede hanno parlato venerdì 28, sempre nella chiesa degli artisti in piazza del Popolo, monsignor Francesco Perazzolo, del Pontificio Consiglio per la Cultura, Filippo Arriva, Monica Guerritore e Pamela Villoresi.

«Gli appuntamenti della manifestazione — spiega don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma, che coordina l’iniziativa — partono dalla chiesa degli artisti per raggiungere altre chiese della periferia romana e prevedono conferenze, musica sacra e rassegne teatrali con le compagnie parrocchiali, invitate a riflettere sul tema annuale della diocesi, “Si sentirono trafiggere il cuore. La gioia di generare alla fede nella Chiesa di Roma”».

Ed è proprio questo nodo inestricabile di dolore e speranza, desiderio di sfuggire alla morsa del male e consapevolezza della propria povertà ontologica descritto dalle Scritture (Atti, 2, 37) il tema di uno dei momenti più intensi del dramma, l’attimo in cui l’Innominato si sente trafiggere il cuore dall’abbraccio senza condizioni del cardinale Borromeo.

Un ruolo così intenso non lascia indenni: «Che emozione, l’Innominato — conferma uno degli interpreti del musical, Vittorio Matteucci — prima malvagio, freddo, senza pietà, poi contraddittorio, confuso, alla fine illuminato, convertito, insomma estremo. Nello sceneggiato televisivo degli anni Sessanta quella parte fu dell’incommensurabile Salvo Randone. Per una magica coincidenza, due giorni prima che Guardì mi proponesse il personaggio, a Mazara del Vallo mi è stato assegnato proprio il Premio Randone». «L’Innominato dalla finestra vede gente mossa da una “fretta e una gioia comune” — scrive Manlio Cancogni, parlando del suo livre de chevet preferito — la meraviglia di quella mattina è uno dei momenti più belli, che coincide miracolosamente col sonno di Lucia la quale “s’addormentò d’un sonno perfetto e continuo”. È Lucia che manovra tutto, è la sua presenza nel castello che agisce come tramite di grazia.
È una pagina di una consolazione straordinaria. È uno degli episodi che avrò letto cento volte e che mi commuovono sempre fino alle lacrime. Da ragazzo avrei detto “è bello da far piangere”. Le lacrime provocate dalla bellezza hanno un grande valore. D’altronde, cosa si attende dalla lettura? Se una lettura non provoca una trasformazione in chi legge, essa rimane solo letteratura. Soltanto i testi di grande bellezza possono operare una trasformazione, cioè commuovere».

E, in qualche caso, cambiare la vita, facendo percepire «la brezza di Dio», come è successo a Maurice Bignami, ex comandante militare di Prima Linea, durante i lunghi anni della detenzione. «La giusta parola è tenerezza — spiega Bignami a chi gli chiede di parlare della sua conversione («Il Giorno», 30 maggio 2010) — mi ha fatto tenerezza don Ruggero Cipolla, il cappellano delle Nuove di Torino. Io sono in isolamento. Mi chiede: posso entrare? È disponibile, è un sorriso, un braccio teso che non mi chiede nulla. Mi lascia I promessi sposi. Mi colpisce la lassitudine, la stanchezza morale dell’Innominato. Io ora leggo il libro una volta ogni due anni».

Chi ha attraversato il male non lo mitizza, non lo riduce a un gioco dialettico o a un espediente retorico perché sa fin troppo bene quanto sia capace di corrodere e soffocare la vita: «Diventi il prolungamento vivo di quella cosa morta che è l’arma da fuoco — continua Bignami — A quel punto capisci che sei all’inferno. Sei piatto, non sei più una persona, ma un oggetto a due dimensioni. La sensazione della prima volta si ripete a ogni delitto».

http://www.osservatoreromano.va/portal/dt?...cuore&locale=it
 
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wondercog
view post Posted on 17/11/2011, 17:05




Leggermente ponderoso, ma molto interessante!

Su FB ho trovato una sequenza di foto davvero splendide, sono tutte di Rebecca Scano. Le avete viste?

Provo a metterne una qui, per darvi l'idea.....

innominato4

Uploaded with ImageShack.us
 
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marita64
view post Posted on 17/11/2011, 19:47




Ma che bello!! che belle immagini, grazie a tutte!
 
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ManuelaP
view post Posted on 19/11/2011, 14:21




Che posso dire? Confermo tutto quello che hanno detto le altre ragazze, nonostante i cambiamenti apportati allo spettacolo, come la notevole riduzione delle scenografie, e un cambio in quasi tutte le scene delle coreografie (non solo dei ballerini, che come ha detto Laura stavolta ballano, ma proprio dei protagonisti), lo spettacolo è davvero bello!!! Saputo di questo rivoluzionamento avevo un pò il timore che l'opera ne avesse perso in spettacolarità, invece sono rimasta piacevolmente sorpresa; insomma, funziona!
I cantanti/attori tutti bravi, alcuni davvero cresciuti. Giò è davvero bravo, e dopo Vittorio è quello che ha strappato gli applausi più forti, è piaciuto molto alla gente il suo Don Rodrigo.
Graziano a me piace molto, con questo cappello piumato sempre in mano che gli dà un'aria ancora più ingenua, mi fa una gran tenerezza!! Anche Noemi è decisamente più sicura sia nel ruolo che con la voce, non più tremolante, ma bella limpida e pulita.
Chiara simpaticissima nel ruolo di Perpetua, diventa straziante con la madre di Cecilia (altro grandissimo applauso!!).
Ma Vittorio..... Che vi dico?? Un'interpretazione micidiale. Poi ne "la notte dell'Innominato" non è più sul trono, ma in piedi, da solo (non ci sono i suoi scagnozzi che muovono il trono) di fronte al pubblico; mi è piaciuto tanto che quando si sente il tuono prima della voce di Lucia si lasci scappare la pistola di mano, e si inginocchi subito dopo a riprenderla, come avesse perduto un tesoro. Riesce a trasmettermi un grande senso di pietà per quell'uomo.
Vittorio è insuperabile.
Rosalia a fare la Monaca ci sta, anche se la sua voce si sentiva poco.
Insomma, davvero molto bello, sto già cercando di convincere i miei amici a venire o a Padova o a MIlano!!!!
Non vedo l'ora!!!!!!!!


Manu
 
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261 replies since 19/6/2010, 12:00   6350 views
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