| Martedì sono stata alla prima milanese dei “Promessi Sposi”, la mia seconda volta dopo San Siro dello scorso Giugno. La curiosità di vedere lo spettacolo per la prima volta dentro a un teatro era grande ma un po’ temevo che la cosa potesse risultare un tantino penalizzante, data la grandiosità ammirata a San Siro e ad Agrigento (per chi c’è stato). Sono felice di poter dire che mi sono dovuta ricredere. Il modo in cui le scenografie si muovono, girano, si sovrappongono e si incastrano tra loro crea delle immagini particolari e suggestive, dona profondità alla scena, a volte sembra quasi un gioco di prestigio…Tutto è più raccolto ma, almeno dal mio punto di vista, meno dispersivo. A San Siro è stato stupendo ma ricordo che c’erano momenti in cui non sapevo dove e cosa guardare…cosa che invece agli Arcimboldi non mi è successa. Dalla prima fila, essendoci la buca dell’orchestra coperta, si perde qualcosina a livello visivo quando le scene si svolgono sul fondo del palcoscenico (con Tosca infatti non ricordavo il parapetto così alto) ma, come contropartita, spesso ci si ritrova con gli artisti che recitano a pochi metri di distanza ed è decisamente una cosa emozionante. Nelle prossime occasioni comunque sperimenterò lo spettacolo da varie posizioni, compresa la galleria…vedremo. C’è ancora la pioggia nel finale, c’è sempre la mula (e i suoi “ricordini” davanti all’uscita artisti) e c’è una campana in più…Una campana che viene suonata davvero quando arriva il cardinale, durante “Suonate campane”…Non so, non mi dispiace ma al tempo stesso ho l’impressione che “disturbi” un pochino... Il cast, praticamente lo stesso salvo piccoli cambiamenti in ruoli minori, è, come sappiamo, di altissimo livello. Mi è piaciuta di più Lucia, meno tremolante e più sicura. Mi è piaciuto Giò, davvero molto dentro al suo personaggio. Ho trovato migliore che a San Siro, specie nella pronuncia, Lola, Gravina ha una bellissima voce e Chiara non smette mai di commuovermi. Da dire anche che, a causa credo di un’indisposizione dell’ultimo momento, il ruolo del Griso è stato interpretato a sorpresa, ma in modo impeccabile, da Marco Manca…Davvero bravissimo, considerando che probabilmente la cosa non era proprio prevista. E poi ci sarebbe un certo signor Innominato…Non c’è niente da fare, la sua parte ed in particolare “Solo il silenzio” è sempre il momento più alto dello spettacolo, il più coinvolgente a livello emotivo, il più applaudito. Immenso, Vittorio, che mi fa sempre venire i brividi e scappare una lacrimuccia…Che voce, che carisma, che presenza scenica…Spero proprio che tanta gente colga l’opportunità e vada a vederlo, questo spettacolo, tralasciando per una volta le tante cavolate che danno in tv per godersi una cosa bella che sicuramente lascia qualcosa dentro…Provare per credere.
Edited by Dani64 - 18/12/2010, 18:07
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