so di risultare impopolare ma la componente meno 'imponente' dell'opera mi sono parsi proprio i testi: li ho trovati troppo semplici rispetto ai tanti dettagli raffinati e ricchi di simbologie (musiche, scenografie, coreografie eccetera)
in ogni caso, con il tempo, ho cominciato ad amare anche questi
ma ritengo tuttora che siano la parte meno 'possente' di tutta l'opera, pur apprezzandone moltissimo alcuni estratti ('io sono quell'uomo che aspettavi' - 'ah che melodia...' - e molti altri
)
riguardo al pezzo citato da arena ('la morte non muore') vorrei ricordare che è ripreso dalla canzone 'la morte' di fabrizio de andre (""non serve colpirla nel cuore perché la morte mai non muore"), come pure l'attacco di seward in 'male d'amore' riprende 'il chimico' sempre del grande faber ("da chimico un giorno avevo il potere di sposar gli elementi e farli reagire, ma gli uomini mai mi riuscì di capire perché si combinassero attraverso l’amore")
anche il 'vizio dell'amore' mi ricorda una canzone di de gregori ('atlantide')
credo che alcune cose ci restano scolpite nella mente: con il passare degli anni facciamo nostre certe immagini che ci hanno formato e/o colpito e sono certa che questi riferimenti siano voluti
tali omaggi tra l'altro a me non dispiacciono, anzi! ...li amo ancor di più in quanto fanno parte di una generazione e di un immaginario collettivo che mi rispecchia in pieno
(queste cose le avevo già scritte nell'immenso topic 'dracula' perciò scusate se mi ripeto ma non riesco proprio a ritrovare la pagina...)
p.s. questo post mi era sfuggito e ho letto attratta dal titolo, però forse andrebbe nella sezione 'spettacoli', che ne dite?