| In genere non resoconto, ma dal momento che il Mito è venuto nella mia terra, è mio dovere. Nel pomeriggio comincia a piovere, il Palacuore è un tendone, quindi dovrebbe essere riparato dall'acqua, la zona circostante no. E' sterrata e fangosa. Pazienza. Quando piove Bologna entra nel caos, l'alta densità di veicoli presenti esce dai garage e si riversa sulle strade. Un quarto d'ora per fare i primi 200 metri. Pazienza. Il parcheggio è nello stessato fangoso e per entrare nel parco bisogna fare un lungo giro. Pazienza. Il ritardo accumulato non ci permetterà di mangiare la grigliata pregustata, ma una spianata. Pazienza. Il Mito ci accoglie sorridente, ha già fatto delle prove (ACC!) e attende paziente che la serata cominci. Facciamo due chiacchiere mentre ancora fervono i preparativi e soprattutto l'attenta assegnazione dei posti per gli ospiti, poi lo lasciamo lì e andiamo a mangiare. Dopo la spianata che è una vera botta allo stomaco, torniamo al Palacuore, praticamente di fronte. Ci sono Blackeyes e Sopportante, ma non li vedo. Penso che li vedrò. Lo spettacolo comincia: si tratta di un premio per esordienti in alcune discipline. E' la prima finale, discipline: Musica classica, Teatro, Canto solista, Danza. Le esibizioni sono presentate e intervallate da Andrea Mingardi, organizzatore del premio, da Tita Ruggeri (mi pare) e da una specia di valletta, Laura nonsocosa. Le gag tra i due sono divertenti e casereccie, tutto l'ambiente lo è. Il pubblico interagisce in bolognese e Mingardi risponde. Clima da festa dell'unità, giustissimo. Un po' il clima che hanno nelle trasmissioni domenicali di canale 5, con la differenza non da poco che quelle NON SONO la festa dell'unità e quel clima è totalmente fuori luogo. La giuria è composta da personaggi del settore, la maggior parte dei quali non so chi siano, gli ospiti sono personaggi del settore, la maggior parte non so chi siano. La tentazione espressa alla fine anche con Sopportante era di andare a chiedere gli autografi a tutti, raccomandando la firma leggibile per ricordarsi i nomi da cercare con Google. Una nota simpatica è stato il (mal)funzionamento dei radiomicrofoni, usati dagli attori. Sì, attori è un termine in effetti un po' forte. Dei quattro finalisti attori, una sola lo era, e infatti ha vinto. Gli altri hanno fatto cose a metà tra il circo, la quadriglia, la furbata (pezzo sul 2 agosto). I microfoni interferivano con la radio della polizia, sistemata in pattuglie non distante dal tendone. Durante le esibizioni si sentivano altre voci, nonché i familiari "volante 22 a volante 36..." Da morir dal ridere. Forse meno per gli attori. Vabbè, attori... Simpatiche le interruzioni pubblicitarie, con la trasmissione ferma, ma le gag attive e il conto alla rovescia alla ripresa. Tra gli ospiti Linda, gran voce. Acustica pessima, soprattutto nelle basi. Molto meglio il pezzettino a cappella. Temo accadrà lo stesso con Vittorio. Dopo l'esibizione della prima dei cantanti Vittorio si alza e va dietro le quinte. Logico che canterà dopo le altre due cantanti. Infatti... Il Mito appare presentato da battute dei presentatori, canta Dracula molto molto bene, pur se con la base ad un volume assurdo e in distorsione. Noto le espressioni di stupore compiaciuto del pubblico, gli applausi che partono a brano non finito. Ancora battute e poi un pezzo del tempo delle cattedrali con Mingardi in posa da gobbo. Confermo l'impressione precedente, la base è deleteria, a cappella molto meglio. Scende dal palco con passo da gobbo e si torna alla pubblicità. Piccola nota: ma quanto gli sono cresciuti i capelli! Forse perché non lo vedo mai di spalle. Noi andiamo a farci un giro, basta sedie scomode. Il brutto della diretta tv è che il pubblico ha meno libertà. Alla fine Vittorio viene chiamato sul palco per consegnare il premio all'attrice che ha vinto, la serata finisce. Viene poi assaltato per foto e autografi. Io non voglio essere da meno e gli chiedo un autografo, ma non me lo fa. Protesterò presso le autorità competenti! Chiacchiere con Blackeyes e Sopportante, chiacchiere con Gloria, saluti, baci, arrivederci, fango, macchina, casa. Loro sono ripartiti per Padova. E con questo resoconto sono a posto per i prossimi tre anni.
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