| Ormai tutti conosciamo le locandine di Dracula che hanno ammiccato con complicità dai tabelloni di Roma e di molte città del Nord- Italia. Mia cognata abita ad Udine e, conoscendo la mia Vittoadorazione, mi ha detto di aver notato le locandine relative all'Arena, ma senza il nome degli interpreti, o almeno del protagonista. La cosa l'ha scandalizzata a dir poco, e non è una Vittofan!Però lo spettacolo è stato pubblicizzato alla TV e sui giornali, con tanto di nomi degli interpreti, quelli rimasti dopo una rapida epurazione. Incancellabili ovviamente i nomi degli autori della musica, del testo e quello del regista: d'accordo. Ma chi va a vedere lo spettacolo non vede nè i musicisti nè il paroliere nè il regista: vede gli interpreti e sono quelli l'ultimo anello di una catena che raggiunge il pubblico grazie alla capacità di trasferire il lavoro a monte alla sensibilità della gente, grazie alla loro professionalità e forza interpretativa.Anche se Dracula lo avesse scritto Beethoven, una stecca al punto giusto avrebbe prodotto danni ingenti all'economia dell'opera, quindi non sottovalutiamo la responsabilità degli interpreti, per favore! Allora perchè gli interpreti non hanno un nome fino al momento in cui lo Zardoracolo si degna, dopo aver intascato i soldi del biglietto, di comunicare ufficialmente i nomi degli artisti, col rischio di suscitare o un respiro di sollievo o un moto di disappunto o un atteggiamento di indifferenza da parte di chi non sa che non tutti sono uguali, nonostante tutta la buona volontà? Milano, sabato 21. Ho prenotato, pagandoli salati, quattro posti, i più cari, ma non me ne importa perchè sono convinta di rivedere ciò che ho visto all'Arena, anche perchè dispongo di un cd con tanto di interpreti ufficialmente dichiarati che credo di ritrovare in scena. In seguito vengo a conoscenza di uno spettacolo pomeridiano a metà prezzo. Vi risparmio le mie considerazioni in merito, in quanto le ho già fatte. Se viene organizzata una pomeridiana a metà prezzo, CI DEVE essere una differenza e tale differenza DEVE essere comunicata per tempo a tutti quelli che hanno visto in TV una pubblicità e sono disposti a spendere per vedere ciò di cui hanno avuto un assaggio. Per assurdo ci può anche essere qualcuno che non ha apprezzato quanto pubblicizzato e che spererebbe in un altro interprete: ragione di più per accontentarlo avvisandolo del cambiamento! A tutt'oggi io so per vie traverse, supposizioni, soffiate nei forum e cose di questo genere, che sabato pomeriggio non ci sarà Vittorio in scena. La cosa mi evita una presa di posizione violenta che avevo in mente di fronte alla Milano bene del sabato sera, poichè sono perfettamente in grado di valutare l'impossibilità di un doppio spettacolo da parte di un unico Dracula, che mantenga lo stesso livello qualitativo a breve distanza. Ora mi pareva chiaro, e i fatti sembrano darmi ragione, che il clou della giornata sia la serale, quindi lo spettacolo, almeno per me, è salvo. Ma il nome? Se è Vittorio il grande Dracula che tutti aspettano, perchè non scriverlo a caratteri cubitali come si è sempre fatto? E se la produzione ha trovato un altro interprete in grado di salire su quel palco, perchè non dare un nome anche a lui, evitando il rischio che qualche spettatore, come accadrà, si senta preso in giro? Negare ad un uomo la dignità del suo nome è una delle azioni più vergognose che si possano compiere. Noi quel nome lo conosciamo bene e in un altro contesto lo abbiamo fatto tirar fuori, come sapranno i vecchi affezionati di "Ballando con le stelle". Personalmente sono pronta a partire di nuovo in quarta.
franca
Edited by franca - 16/10/2006, 18:16
|