Stage Urbino 11 novembre

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riminirimini
view post Posted on 12/11/2006, 14:25




Qualche foto per iniziare...poi vedremo cosa aggiungere... :rolleyes: giusto per chiarire le cose dichiaro subito che non ho cantato, ma tutti gli altri partecipanti di ieri pomeriggio sono stati davvero bravissimi!!! :woot::cart05:

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Ecco come ci si prepara prima dello stage... :D

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Gloria e Piero (when i was inspired..!)

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Anly. Enrico e Daniela

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Daniela, Enrico, The Boss e Piero

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The Boss al lavoro... :D

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Mystral
view post Posted on 12/11/2006, 14:37




Bellissime foto!!
Poveretto però Vittorio a firmare con il gesso...non dev'essere mica facile!
 
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franca
view post Posted on 12/11/2006, 14:40




Grazie Maria! Che belle foto!

franca
 
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view post Posted on 12/11/2006, 16:28
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Vitto-fun

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Stage con Vittorio, Urbino 11 Novembre
Atto I

Ieri ho partecipato per la prima volta ad un seminario di canto del Nostro.
L’appuntamento era succulento (vi ricorda qualcosa? :rolleyes: ) e, questa volta, non potevo proprio rinunciare, sia perché Urbino è a sole 2 ore di distanza da casa (quindi mi permetteva di rientrare in serata) e, sia perché non avevo mai visto il “Vittorio Insegnante”.
Arrivata in città sono riuscita subito a rintracciare il luogo dell’appuntamento, risparmiandomi così i soliti giri immensi… ^_^
M’iscrivo al corso e nel frattempo salgo in reception a prendere qualcosa da bere. Lì incontro Maria, appena arrivata, e ci accomodiamo nell’attesa ai tavolini del bar.
Entrano altri ragazzi (uno di questi è Piero, When I Was) che si siedono dietro il nostro tavolo e, ovviamente notano le nostre felpe (la divisa d’ordinanza! :B): ) e capiscono che come loro, siamo lì per lo stage.
Alle 14,20 scendiamo in “aula” e aspettiamo trepidanti (io ero come sempre in panico, vedi foto postata da Maria :angry: ) l’arrivo del nostro insegnante.
Arriva in “classe” e gli alunni, tutti diligenti, si alzano in piedi per onorare la sua presenza.
Ha inizio subito lo stage e “il Prof” (che in questo caso:vuol dire profondo! :wub: ), comincia a passeggiare sulla sua “ipotetica pedana” .
Ogni membro del gruppo (in tutto 16, credo) a turno, è invitato a presentarsi e a dire a tutti gli altri il proprio “percorso artistico” o i propri studi.
Io e Maria, non avendo “esperienze” o studi alle nostre spalle, siamo entrate di diritto nel gruppo degli “amanti” della musica e del teatro, ammettendo però che nelle nostre piccole realtà, lontane da un palcoscenico, cantiamo (sotto la doccia, in macchina, mentre si stira :P ).
Il Nostro, tra una presentazione e l’altra, ha cominciato ad illustrarci l’anatomia e la fisiologia di tutti gli organi interessati nell’arte del canto e della recitazione.
Il sentir definire “cassa armonica” le prime vie respiratorie e tutto l’apparato buccale, mi ha fatto sorridere, e pensare(non l’avevo mai sentito definire così): per via dei miei studi medici sono sempre state parti del corpo adibite quasi esclusivamente ai bisogni fisiologici e/o patologici, come respirare, parlare e mangiare, tonsilliti, tracheiti…
Poi ci ha insegnato a riscaldare le corde vocali, a rilassare i muscoli cervicali, le braccia, le spalle…. Ci ha spiegato i vari modi di respirare e quale di questi evitare o utilizzare al meglio durante un’interpretazione. I due tipi di registri: che le cantanti donne utilizzano prevalentemente quello alto e meno il basso e viceversa per i cantanti uomini.
Ci ha fatto alzare e camminare (stile l’attimo fuggente nel cortile) e ognuno di noi doveva “emettere” un suono che lo identificava…è stato bellissimo perché ne è venuta fuori una vera, e a detta sua una stupenda, melodia armonica.
Ha poi detto come lo studio approfondito della storia o del personaggio sia fondamentale per l’interpretazione, perché si canta per far arrivare emozione al pubblico e non solo a se stessi.
Ha raccontato tanti aneddoti relativi alla sua esperienza sul palco e non. Tra questi, che da bambino andava in vacanza nello stesso posto e anche lì aveva il “suo” gruppo teatrale.
Passione da sempre, ovunque e comunque.
Dopo tante ore eravamo ancora tutti attenti, “affamati” e pendevamo (e non esagero) in modo sincrono dalle sue labbra: cercavamo di assimilare il più possibile da un autentico professionista poliedrico ed istrionico.
Insomma vi assicuro che abbiamo imparato tanto, ma tanto tanto.
Dopo a turno ha voluto ascoltare le voci.
Camminava lungo il perimetro della sala e chiudeva gli occhi; oppure rimaneva immobile, appoggiato alla tastiera, con la testa tra le sue braccia per ascoltare al meglio tutti.
Correggeva i piccoli difetti (ed in effetti al bis i miglioramenti erano notevoli) e lodava tutti con il suo applauso e soprattutto con il suo sguardo contento e soddisfatto. L’emozione di tutti i cantanti era evidente, ed è stato stupendo per me assistere a tutto ciò.

Poi, inaspettatamente, mi ha chiamata “sul palco” per cantare...ma questo ve lo racconto nel post successivo perché sarà raccontato in una prospettiva diversa e personale.

Edited by Anly- - 12/11/2006, 19:05
 
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ildabella
view post Posted on 12/11/2006, 17:39




sapeste quanto mi spiace non esser potuta venire anche io... :cart07:
 
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riminirimini
view post Posted on 12/11/2006, 18:16




Mannaggia Ilda... :(
Bel resoconto Anly!!! Aspetto la continuazione... :head:
 
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view post Posted on 12/11/2006, 19:04
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Vitto-fun

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Resoconto, atto II

Ero attenta, anzi attentissima, ma rilassata e tranquilla, come uno studente sicuro di non essere interrogato. Invece….“Ora voglio sentire Annalisa”.
Ho strabuzzato gli occhi, sono diventata di colpo rigida e ho cominciato a tremare: ma tremare davvero!
Credo di aver provato la stessa sensazione solo quando il prof di chimica (nell’unico anno delle superiori in cui si studiava quella materia) mi chiamava alla cattedra, ed io ero sempre totalmente impreparata.
Gloria mi ha incoraggiata e mi ha detto di andare.

E’ doveroso ora fare un preambolo:
io amo cantare, ho sempre cantato, ogni giorno, in ogni momento della mia giornata canto, ma da quando “son diventata grande”, lo faccio sempre quando so che non mi ascolta nessuno o quasi.
Ricordo la prima canzone: potevo avere sì e no 3 anni e mi era caduto il primo dentino da latte.
Mio fratello maggiore, per consolarmi, si era seduto al bordo del letto e mi ha cantato una nuova canzone allora: “Generale” di Francesco De Gregori.
Mi chiese di memorizzare il testo e di cantarla insieme a lui; poi ci siamo esibiti in famiglia.
Dopo quella performance, sempre in famiglia al matrimonio dei miei zii (a circa 4 anni), sono stata costretta ad esibirmi in pubblico con “mi scappa la pipì” -_-
Scuole elementari: in tutte le recite, io cantavo.
Al teatro dell’oratorio: prima esibizione canora con “papaveri e papere”, poi non ricordo per quale motivo ho dovuto cantare al microfono anche “Smooth criminal” di Michael Jackson.
…non vorrei rendere il racconto troppo personale e troppo lungo, ma volevo farvi capire quanto, da sempre, il desiderio e la voglia di cantare hanno fatto parte della mia vita.
Per farla breve, crescendo il canto è diventato una cosa “intima” e, precisamente dal primo cd che ho acquistato con la mia paghetta: 1988, Massimo Ranieri in “perdere l’amore” e tutte le cover.
Non potete immaginare quanto sia stata presa in giro dai miei coetanei per quell’acquisto e quella scelta: solo perché non avevo comprato il cd di Ramazzotti, o di Barbarossa che tutti avevano…
Così è cominciato l’imbarazzo e quando cercavo di cantare quelle canzoni a casa, chiudevo la porta della mia camera. A quel punto tutto quel che cantavo, doveva essere una cosa mia e di nessun altro.
Da allora poche, anzi pochissime, esibizioni in pubblico (ricordo che in villaggio ho cantato Margherita di Cocciante, La Canzone Del Sole di Battisti e Più su di Zero, perché costretta!)
In ogni caso, da quando possiedo una macchina, canto solo lì e, addirittura, mi registro.
Le Vitto-trasferte (per i vari km) mi hanno dato la possibilità di impegnarmi e di migliorare la mia voce (e non sto scherzando), mentre guido.
Se la canzone è impegnativa e voglio registrarla, mi fermo in una piazzola di sosta e canto.
Da sempre quest’arte è la mia valvola di sfogo: pensate anche che ho perso la mia cadenza tipicamente barese con le vocali chiuse, per cercare di imitare alla perfezione i vari cantanti.
Vittorio e la sua voce baritonale mi hanno spinta a cercare e a provare “tonalità” (non so se il termine sia esatto) che non avevo, eppure...
Credetemi di queste cose non ne ho mai parlato con nessuno!
Fine preambolo.

….Vittorio: “Ora voglio sentire Annalisa”.
Al Mito non si può dire di no e, dopo il secondo invito, mi sono alzata dalla sedia e l’ho seguito.
Da quel momento in poi credo di essere caduta in “trance”. Anzi, non credo, ero in trance!
Sono un tipo chiacchierone, estroverso, faccia tosta e chi più ne ha più ne metta… ma davanti a quel “Prof” divento l’esatto opposto. E poi dovevo cantare non solo di fronte ad un pubblico, ma con Lui al fianco.

Dunque, Vittorio: “Cosa canti?”. Non lo sapevo, mille testi e mille canzoni mi sono venute in mente in quel momento ma non ne ricordavo neanche una in particolare.
Vedendo il mio imbarazzo ha raccontato ai presenti cosa siamo riusciti a fare il Natale scorso per il Vitto raduno: il nostro cd.
A quel punto la canzone da cantare era decisa: Non guardarmi, ma questa volta versione Vittorio e non Pfm.
Ho chiuso gli occhi e l’ho fatto, ripensando ai suoi insegnamenti. Mi sono stupita anch’io del risultato. Un netto miglioramento in effetti.
Grazie a Maria ho guardato il filmato della mia interpretazione: non ho dato il massimo per via dell’emozione e per aver cantato a “cappella” cosa che di solito non amo, ma credo di averla cantata come mai prima.
Che Vitto-emozione!!!! Che Vitto-esperienza ho vissuto ieri.
A chi non ha mai assistito ad uno stage del Mito: ve lo consiglio, così scoprirete che diamante puro e raro abbiamo “a nostra disposizione”.
Nel viaggio di ritorno, come sempre in macchina, ho riprovato un pezzo che cerco di imitare da mesi: "La voce del silenzio" di Ranieri. Credetemi, è venuto benissimo!!!!
E quindi:
Grazie Gloria per il tuo affetto, la tua dolcezza e la tua simpatia e
Grazie Vittorio, con tutto il mio cuore.

Annalisa

Edited by Anly- - 13/11/2006, 00:59
 
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Mystral
view post Posted on 12/11/2006, 19:13




Wow, che sogno...

Io mi sa che sarei davvero troppo timida per partecipare ad uno stage..!!
 
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franca
view post Posted on 12/11/2006, 19:26




Annalisa, grazie del bellissimo resoconto.
Quanto mi piacerebbe, percorrendo l'autostrada, vederti ferma in macchina in una piazzola, con la bocca spalancata a cantare a piena voce!
Aspetto il filmato di Maria....
Una curiosità: ma sei sicura di aver perso il primo dentino a tre anni? Mi sembri molto precoce oppure sei nata con i denti.

franca
 
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view post Posted on 12/11/2006, 22:32
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Vitto-fun

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CITAZIONE (franca @ 12/11/2006, 19:26)
Annalisa, grazie del bellissimo resoconto.
Quanto mi piacerebbe, percorrendo l'autostrada, vederti ferma in macchina in una piazzola, con la bocca spalancata a cantare a piena voce!
Aspetto il filmato di Maria....
Una curiosità: ma sei sicura di aver perso il primo dentino a tre anni? Mi sembri molto precoce oppure sei nata con i denti.

franca

Se si dovesse fermare un auto dietro di me, smetterei di cantare perchè perderei la concentrazione e quindi il registro e quindi l'intonazione :huh: Quindi Franca è impossibile!!!! ^_^

Per quanto riguarda la questione dentino non saprei risponderti con certezza: ricordo perfettamente la situazione che si è creata in quella stanza di una casa a Soverato, forse avevo anche la febbre ma nessuno se lo ricorda.
Dopo avermi cantato la canzone, Nico mi ha messo il dentino (chiuso in una busta di plastica trasparente) sotto il cuscino e mi ha detto che se imparavo a memoria il testo sarebbe arrivato il topolino :wacko:
In radio trasmettevano spesso quella canzone e, considerando che è stata incisa la prima volta nel 78 ed io sono del 76, il calcolo della mia età dovrebbe più o meno corrispondere... cercherò di "spremere" meglio le meningi alla mamma :cart10:
 
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claudiaeludo
view post Posted on 12/11/2006, 23:36




Bellissimo ed emozionante resoconto, grazie.
Grazie anche a Maria per le foto..................troppo tenero vedere che anche con la mano "maciullata" Vitto firma le foto. image
 
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ildabella
view post Posted on 13/11/2006, 00:16




CITAZIONE (Mystral @ 12/11/2006, 19:13)
Wow, che sogno...

Io mi sa che sarei davvero troppo timida per partecipare ad uno stage..!!

troppo timida??? ma fammi il piacere... non puoi perdere una emozione stupenda come quella di un vittostage solo per la timidezza... Vittorio è dolcissimo, che paura hai?
vedrai che lui te la fa passare, credimi... è troppo un bravo insegnante!
 
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view post Posted on 13/11/2006, 06:37
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Vitto-fun

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Che foto splendide...e che resoconti ancora più splendidi! grazie! :wub:
 
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silviachicca
view post Posted on 13/11/2006, 12:55




Wow...che bello...!!!! Grazie Anly!!!!!!
 
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Maura B.
view post Posted on 13/11/2006, 20:43




BELLISSIMO!
 
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33 replies since 12/11/2006, 14:25   564 views
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