| Credevo d’averle viste tutte ma questa mi mancava proprio, né avrei mai pensato di assistere ad una cosa simile: Vittorio banditore d’asta. Nello splendido scenario di Villa Molin a Padova, dopo una succulenta cena impreziosita dai sempre curiosi ed interessanti aneddoti delle sue esperienze, a sorpresa, Vittorio è stato chiamato ad occuparsi della vendita all’asta di oggetti ed articoli di valore, il cui ricavato sarebbe stato interamente devoluto all’iniziativa che aveva portato lì tutta quella gente, la raccolta di fondi per la costruzione della sala sterile del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova. Una piccola titubanza iniziale (“ma io non lo so fare!”), qualche attimo d’incertezza (vedeva per la prima volta gli oggetti che avrebbe dovuto offrire all’asta, ed alcuni erano pezzi da collezione), poi ha preso il microfono, ha fatto riscaldamento con gli oggetti di più modesto valore ed è partito in quarta: il tono di voce chiaro ed impostato, la sicurezza e la competenza nella presentazione dei vari oggetti (ma come cavolo fa a sapere sempre tutto di tutto???), la simpatia e la dolcezza con le quali esortava all’acquisto ricordando più volte lo scopo dell’asta, l’hanno trasformato in breve in un perfetto banditore d’asta, sembrava lo facesse da sempre. Il risultato è stata la vendita di tutti gli oggetti disponibili con il ricavato di svariate migliaia di euro, e la conseguente soddisfazione di Vittorio, che ha così potuto contribuire in maniera ancor più determinate alla raccolta di fondi per una causa che gli sta particolarmente a cuore. Dopo l’asta ci siamo tutti trasferiti nel salone al pianterreno, dove ci aspettavano un enorme tavolo imbandito con dolci e frutta e, soprattutto, un “palchetto” con pianoforte e microfono. Vittorio e Giuliano hanno preso posto ed è partito lo spettacolo che quasi tutti in questo forum conosciamo bene, con il repertorio vario delle loro “confidenze musicali”: sempre intensi, sempre emozionanti. Con una certa sorpresa, vista l’eccellenza dei pezzi proposti, ho notato che i due momenti di maggior attenzione del pubblico sono stati durante l’esecuzione di due brani dal NDP, accolti da ovazioni. Questa cosa mi stupisce sempre, quando accade, e non me ne spiego la ragione. Lo spettacolo si è concluso con una toccante “A livella” che mi ha lasciato l’amaro in bocca perché, proprio sul finale, una signora gli si è parata davanti gesticolando affinché annunciasse al microfono che c’era una macchina da spostare. Le GP colpiscono sempre! Era tardi, baci ed abbracci e partenza verso casa, lieti e compiaciuti nel constatatare, ancora una volta, la statura artistica e umana di quest’uomo, che non finirò mai di ringraziare. All we need is love.
PS: durante il viaggio d’andata, ero già verso Vicenza quando mi arriva una telefonata di Gloria in allarme: “Gabry, qui sono tutte elegantissime, in lungo!” Momento di panico, avevamo pensato che trattandosi di beneficenza l’eccessiva eleganza fosse fuori luogo. Poi siamo scoppiate a ridere al telefono “fa niente, noi siamo elegantissime comunque, anche in jeans!”
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