Può uno sciopero dei treni minare una vittotrasferta? Certamente no: così eccoci ieri, da diverse località italiane, raggiungere Padova con dentro al cuore la gioia di sempre! Io ho superato il record personale: l’unico treno disponibile per riportarmi a Roma era molto presto, così, tornando in hotel alle 3 con babbione e amiche, abbiamo chiacchierato un paio d'ore per poi recarci direttamente in stazione: sono arrivata a Roma che non erano le 10 stamane…non ho ancora dormito, mi bruciano gli 'occetti': ma ne valeva la pena? Sì, valeva, ampiamente, pienamente, con tutta la carica e la gioia che Vittorio sa donare a chi è così fortunato da poterlo ascoltare. La gioia di incontrare già in stazione babby e Spooky, in albergo Grazia e Karole, si aggiungono al Q vecchie e nuove conoscenze, e il grande piacere di rivedere Vittorio e Gloria! Chiacchiere a non finire, tanta voglia di stare insieme, di sorridere e di svagarsi, di distrarsi dalla quotidianità e dalla stanchezza, sino al momento magico in cui Vittorio prende in mano il microfono: è silenzio, è attenzione, siamo tutti con lui. Codino, giacca e camicia, è il solito Vittorio: professionale, sorridente, fermo e deciso, è bellissimo. Non so se sia dovuto alla leggera lontananza di questo ultimo periodo, ma ho sentito tanto la serata di ieri, ho avvertito tante emozioni, ho davvero assaporato ogni canzone, bevendo le parole di Vittorio e cercando di capire, ancora una volta, qualcosa in più di quest’uomo e della sua impostazione professionale. E’ stata una serata splendida, in cui Vittorio ha vissuto ogni storia racchiusa in tutte le canzoni vivendone lo spirito e comunicando il proprio modo di viverla, di vederla, di assaporarla. Così attraverso lui abbiamo potuto assaporare la tristezza e la gioia insita in un testo o in una parola, che ti fanno pensare, ti fanno sorridere, ti danno la gioia di essere lì, per lui, con lui, a chiederti come fa, e a non trovare mai risposta completa. Ma Vittorio ha un modo di cantare particolare: quando lo si ascolta cantare, si osservano i suoi caratteristici movimenti che esaltano una sfumatura, il suo giocare con la mano e l’ondeggiare sulle melodie, si entra dentro un vortice del brano e si spalanca un misto di emozioni che a fatica ti lasciano andare al termine, ma l’applauso di ringraziamento libera tanta, tanta energia! E’ bellissimo osservarlo quando fermo sul palco, microfono sull’asta, intona parole profonde, aggrotta le sopracciglia per poi esplodere in un sorriso che ti prende quasi di sorpresa. E pur magari aspettandoselo, vedere sul volto delinearsi un sorriso così grande, così gioioso, che accompagna le parole felici di un testo, ti carica di una gioia intensa e di un forte desiderio di catturarlo in qualche modo, nella mente, negli occhi, nel cuore. Quando cantando si raccoglie, principia un valzer, prende la sua chitarra, gioca con le dita, è bellissimo, è particolare, è davvero qualcosa che si imprime dentro e dona quella gioia intensa di essere lì e di ringraziare di aver superato ogni impedimento e non aver perso questo grande appuntamento con lui e la musica, con la sua arte. Ieri è stata inoltre una serata davvero molto, molto bella: ha esordito con “Stella di mare”, incantevole, sentirlo successivamente in De Gregori mi scombussola molto e mi fa davvero un effetto strano, ma piacevole, senz’altro. Ha omaggiato a lungo Battisti, ha intonato Renato Zero con quella grande capacità comunicativa che è propria di Vittorio, ha divertito con Concato, ha dato una straordinaria dimostrazione delle sue notevoli capacità. “Sally” sempre più vera, “Quanto ti ho amato” che mi prende così tanto, “Vecchio frack” così bella, “Somewhere”, incredibilmente intensa. Nessun musical cui ha preso parte, ma qualcosa di suo, di propriamente suo, ha reso la serata al di sopra delle aspettative: comincia con “Malinconico” ed io mi sciolgo. Amo moltissimo questa sua canzone, e mentre chiacchiera prima di iniziare ho quasi timore che cambi idea, la gioia è veramente tanta, una gioia unita alla malinconia che è propria del testo, ma così vera, così comune e così sua. C’è tanto Vittorio in questo brano, e c’è ognuno di noi; facile rispecchiarsi in esso e lasciarsi andare, difficile recuperare dopo: splendido, davvero splendido. Non la sentivo da tanto dal vivo ed è stata una splendida sorpresa! Maura lo incita subito con “Casablanca”, che non manca di regalarci: sempre divertente, vivacizza l’atmosfera e strappa un sorriso. Accoglie l’ultima richiesta:”Contraddizioni”. L’ho sentita dal vivo solo al Pollini, non osavo sperare in una nuova occasione, e l’emozione è stata veramente forte. Tre brani belli, tutti suoi, tutti per noi: grazie Vittorio, grazie davvero! Termina con “Spaghetti a Detroit”, e la serata si conclude in un’atmosfera di giusta allegria! Devo proprio ringraziarlo tanto, perché mi ha donato una serata splendida, che conclude in bellezza il magico ciclo del Q, e ringrazio anche i vittofuns, unici, semplici e gioiosi ed anche malinconici, un po’ come lui, che impreziosiscono queste splendide serate. Un mega grazie alla preziosa combriccola del “Pellegrino”, per le mille risate e la notte trascorsa in splendida compagnia fino al mattino!
Laura
L' ultima foto è dedicata a Franca e Anly: un "omaggio" ad un certo armadio, complice di un certo episodio relativo al primo vittoraduno...