Dalla brochure della rassegna "I Solisti del Teatro"
ANITA
di Diego Gullo
con Caterina Vertova
Vittorio Matteucci e Monica Grassi
e con la partecipazione di Mariano Rigillo
testi di Diego Gullo e Roberto Fia
musica Roberto Fia
regia di Giuseppe Dipasquale
Lo spettacolo si apre con la rievocazione del matrimonio di Anita con Giuseppe Garibaldi a Montevideo nel 1842
e torna, flashback, all'adolescenza povera e già ribelle della protagonista, pronta a partire a fianco del suo comandante per un viaggio che la porterà, ancora giovanissima, alla morte, nel'agosto del 1849.
Considerata dalla storia "l'eroina dei Due Mondi", Anita Garibaldi è consegnata all'immaginario collettivo come la bronzea effige che la rappresenta, al Gianicolo in Roma, scramigliata figura di donna a cavallo cin un bimbo attaccato al seno e una pistola in pugno. Mitica icona del nostro Risorgimento e dell'Unità d'Italia.
Le musiche di Roberto Fia e il ritmo incalzante e appassionato delle scene, ci raccontano la storia di una donna moderna, che, con la sua forza e la sua freschezza, riesce a staccarsi dalle convenzioni e dalle retoriche ottocentesche, per avvicinarsi, in modo sorprendente, alla sensibilità dei nostri giorni.
In realtà questo spettacolo è stato un omaggio allo scomparso di recente Diego Gullo, l'autore dei testi.
Mariano Rigillo lo ha definito una sorta di anteprima, un "prossimamente", ma... facciamo un passo indietro.
Arrivati ai Giardini della Filarmonica abbiamo atteso una buona mezz'ora abbondante prima di poter accedere alla zona riservata allo spettacolo. Ne abbiamo approfittato per quattro chiacchiere fra noi del gruppo dei vittosostenitori.
Con sopresa e piacere ho rincontrato Piuppiù e Karole che non mi aspettavo proprio di vedere, poi tra gli altri c'erano: Ottavio e consorte, Francesca e la sorella ( cavolo non mi ricordo il nome... chiedo venia), Valerio e Sasy, Roby88 e la sua mamma, Claudia e Ludovica e quella strega di Hanjalou.
Insomma eravamo un nutrito gruppo di Vittofuns.
Gloria, che ve lo dico a fare, era uno schianto in un adorabile vestitino bianco con fantasie di rosso e nero, asimmetrico e con Vittofelpa a ripararla dalla frescura incipiente ( strana per questa stagione a Roma)
Vittorio, magrissimo, in pantaloni gessati neri e camicia nera a maniche lunghe sfoggiava una barbetta di dieci giorni che pare sia richiesta dal personaggio col serto d'alloro che andrà ad interpretare da qui a qualche mese.
(Evvai!!!!! il baffetto è salvo!!!!)
Vittorio canta. Un giudizio sulle canzoni non posso farlo. Le ho ascoltate troppo poco per poter formulare un giudizio sereno. Mi è parso che i testi indugiassero sulla rima baciata, forse un po' troppo. Nel complesso devo dire che penso sarebbe uno spettacolo interessante da vedere.
La voce di Vittorio arrivava bella limpida e interpretativamente efficace come sempre del resto.
Il pubblico pareva gradire visto che oltre a noi, anche altre persone urlavano "Bravo!" alla fine di ogni canzone.
A proposito di pubblico. Questa serata è stata all'insegna dei Vip. C'erano attori e cantanti famosi. Tra di essi cito Pippo Franco, Oreste Lionello (che, col capello tinto color "can-che-fugge", ci ha deliziato con un pruriginoso aneddoto sulla vita di Gullo, piuttosto divertente) Barbara Bouchet, Sydne Rome, Rossana Casale e Tosca.
Sydne Rome alla fine dello spettacolo è venuta incontro a Vittorio che stava con noi, per subissarlo di complimenti ( ho sentito la parola "straordinario" almeno cinque o sei volte!) e domande sul suo nuovo lavoro.
Una sgnora corpulenta e bionda ( una agente pare ) è intervenuta aggiungendo: "Oltre che bravo è pure bello!" (ha scoperto l'acqua calda!!!!!)
Tosca applaudiva solo quando cantava Vittorio.
Rossana Casale non ha applaudito mai... avrà avuto lo smalto fresco? Mah!
Devo dire che nei panni di Giuseppe Garibaldi non ci sta male affatto... anzi!
Grazie Vittorio per questa ennesima bella serata che ci hai fatto passare.
Ilda&Mauri
Edited by ildabella - 11/7/2007, 08:34