| Salve a tutti.
Volevo manifestare la mia profonda delusione per l'annullamento di Dracula il giorno 22 settembre a Roma. Mi permetto di utilizzare il forum di Matteucci solamente come "veicolo" per esprimere questo mio grande disappunto.
Ho comprato i biglietti quasi un mese fa; sia per NDP dell'11 settembre, sia per Dracula del 22. Nulla da dire in merito alla data dell'11 settembre.
Ma il 22 è stato un disastro: io non sono di Roma, ho fatto in 2 settimane 600Km ad andare e 600Km a tornare per ben due volte, pur di non perdermi questi due capolavori e, senza retorica, anche per supportare queste iniziative.
Arrivo a Roma, arrivo davanti al Gran Teatro e scopro che lo spettacolo è stato annullato. Qualcuno mi potrà dire: "Si sapeva". Beh, non sono molto d'accordo, per tre motivi: 1) non sono tenuto a guardare Internet ogni giorno; in ogni caso, le informazioni sono scarsissime; 2) l'evento è stato pubblicizzato almeno fino a due giorni prima; ho con me una locandina che lo testimonia; 3) fuori dai muti e chiusi cancelli c'erano moltissime persone: tutti scemi e disinformati?
Segnalo la grande civiltà delle persone presenti, nonostante l'immensa delusione.
Ma il peggio arriva ora: non avendo alcun interlocutore e non avendo avuto alcuna spiegazione se non uno squallido cartello piccolissimo con le scritte "Lo spettacolo è stato sospeso", qualcuno ha chiamato la polizia; nel giro di qualche minuto è arrivata una volante perchè, è chiaro a tutti, c'era un possibile problema di ordine pubblico. La polizia ottiene il consenso ad entrare nel teatro dal guardiano (che ovviamente negava l'accesso a chiunque, facendo nient'altro che il suo lavoro); la polizia ha trovato il teatro completamente deserto, senza nemmeno il palco montato.
Questo significa che non è stato un rinvio dell'ultimo minuto, ma un rinvio premeditato; peccato però che i biglietti erano ancora acquistabili quando sapevano benissimo che non avrebbero mai potuto fare lo spettacolo. Al danno, la beffa; possiamo parlare di "truffa"? Sono tentato a non crederlo, ma davvero la delusione è tale che il dubbio mi viene.
La produzione si è comportata in modo "vergognoso"; mi spiace, ma questa cosa non si concluderà con il semplice rimborso del biglietto.
Queste cose fanno male non solo al singolo spettacolo ma al genere, all'opera, alla musica stessa. Naturalmente non andrò a vedere Giulietta e Romeo e metto in allerta chi volesse andarci: occhio che alla quarta/quinta replica potreste trovare brutte sorprese, soprattutto in questo clima assolutamente incerto, in cui gli spettacoli cambiano le date, vengono spostati, vengono rinviati, vengono sospesi.
Zard ha sempre detto: "Il merito va soprattutto al pubblico che supporta le nostre iniziative". Ci ho creduto ed ero felice di darlo, questo mio contributo.
Ma probabilmente, Zard intendeva un'altra cosa.
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