Divina Commedia, i testi

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Andracass
view post Posted on 27/11/2007, 12:42 by: Andracass
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Vittorio Matteucci Admin


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ARIA DI ULISSE

Ulisse

Né dolcezza di figlio
né la pietà del vecchio padre
né l’amore di Penelope
vincer poteron dentro di me l’ardore
ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto
ma misi me per l’alto mare aperto
sol con un legno e con i miei compagni.
Eravamo vecchi e stanchi
Quando venimmo alla foce
dove Ercole segnò li suoi riguardi
acciò che l’uom più oltre non si metta.
E dissi:
‘O frati che per centomila perigli
siete giunti all’occidente
non vogliate negar l'esperienza,
di retro al sol, del mondo senza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste per viver come bruti,
ma per seguire virtute e conoscenza
per seguir virtute e conoscenza’.
I miei compagni fec'io sì acuti,
che appena li avrei trattenuti;
e volta la nostra poppa nel mattino,
dei remi facemmo ali al folle volo.
Dei remi facemmo ali al folle volo.
Dei remi facemmo ali al folle volo.
Quando n'apparve una montagna bruna
ci rallegrammo, e tosto tornò in pianto,
ché de la nova terra un turbine nacque,
Tre volte il fé girar con tutte l'acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora tre volte in giù com'altrui piacque,
infin che il mar fu sovra noi richiuso.

N.B. sto scrivendo i testi così come li sento, con le variazioni dai testi danteschi, anche quelle che modificano il significato
 
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