Q, 19 marzo 2008

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view post Posted on 20/3/2008, 11:19
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Vittorio Matteucci Admin


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La giacca rossa.

Si presentò con una giacca di velluto rosso. Non un rosso sangue, piuttosto un vermiglio con tendenze verso l’arancione. Almeno, così pareva nella luce artificiale del locale. Il velluto fa effetto divano di solito, ma non su di lui. Chi mai avrebbe pensato di sedervisi su? Scherziamo? Troppo prezioso per rischiare di sgualcirlo.
La sua giacca si notava a distanza, era molto facile tenerne d’occhio i movimenti. Scelta azzeccata. E poi gli stava davvero bene.
Invece, le prime critiche.
Prima soffuse e sottovoce, poi sempre più esplicite: “Ha sbagliato”, “Ha sbagliato giacca”.
Ma come sbagliato? Gli stava benissimo! E poi lui non sbagliava. Mai.
“Sì, ha sbagliato! Stavolta ha sbagliato!”
Ma non pensatelo nemmeno, lui non sbaglia!
“Invece sì. Si confonde con lo sfondo”.
Lo sfondo costituito da una tenda rossa. Altro rosso, altro materiale, altra entità.
Uno era lui, l’altra era una tenda. Bella differenza!
Lui, tenda, tenda, lui.
Ma non scherziamo!
Finalmente inizia. Ma lui non è uno comune. Legge nei pensieri, prevede le mosse, capisce al volo, sa.
“Visto che bella giacca? E’ un effetto scenico! Mi avvicino alla tenda e scompaio e voi non mi vedete”
E sparisce. Solo una voce a tenerci compagnia.
“Adesso esco dalla tenda e improvvisamente mi vedrete”.
Eccolo! E’ tornato!
E lo spettacolo ebbe inizio.
 
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claudiaeludo
view post Posted on 20/3/2008, 11:25




:woot: :woot: :woot: Il Maestro è geniale e perfetto come sempre, la giacca l'ho vista su una foto di Dani64, è spettacolare come lui.
 
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Gabry-
view post Posted on 20/3/2008, 11:26




Mitica MT!
Sono in bilico tra il riso e la commozione, questo racconto mi piace proprio tanto.
Ah, a proposito, di chi parli? E' una situazione che non mi è nuova....
:love: :love: :love:
 
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Dani64
view post Posted on 20/3/2008, 11:45




Il racconto di MT è proprio bello e soprattutto rende perfettamente l'idea...Vittorio è veramente geniale e unico, anche per queste cose.
 
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cnzpsn
view post Posted on 20/3/2008, 11:55




E' già neanche David Copperfild riuscirebbe in un simile trucco!!! :lol: :lol: :lol:
 
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fullm00n
view post Posted on 20/3/2008, 12:19




Nuova giacca, baffetto rinnovato, la sua grande voce... che volere di più?
 
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stellina_nel_cielo
view post Posted on 20/3/2008, 12:55




Grande Vittorio image ! Se avete fatto qualche foto, la potete pubblicare? Così ho un'idea ancora più chiara di Vittorio in giacca rosso vermiglio image image
 
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Dani64
view post Posted on 20/3/2008, 13:02




Le avevo postate su "incontri" ma un reatà è più giusto postarle qua...





 
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baby lulu
view post Posted on 20/3/2008, 15:07




Che belle foto e che bel racconto!!!
....quanta nostalgia!! :cry: :cry: ...
:cart07:
 
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Romeo_
view post Posted on 20/3/2008, 16:05




Bellissimo il prologo di MT.
Aspettate o voi che non eravate presenti e ne sentirete e ne vedrete delle belle :D
 
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blackeyes
view post Posted on 20/3/2008, 17:15




La giacca rosso-arancione donava molto a Vittorio.....ma l'ha messa veramente apposta per essere in tono con le tende del Q? Mistero......

OHHHHHHHHH.....mi ci voleva proprio questa serata al Q...........ma veramente tanto, ma tanto ho avuto bisogno di uno spettacolo come una boccata d'aria fresca.....

E' da un pò di tempo che diverse cose non mi vanno per il verso giusto, ci sono stati diversi imprevisti che messi insieme mi hanno un pò messo in crisi.....e uno spettacolo come quello di ieri sera mi ha come resuscitato.....

Perchè dico questo? Perchè Vittorio ieri sera ha fatto uno spettacolo, anche piuttosto lungo, assieme a Pasol che merita di essere visto non solo dagli avventori del Q....

Vittorio ha cantato, ballato, ha fatto imitazioni, cabaret con l'appoggio di Giuliano.....erano proprio un bel duetto......
Ci hanno regalato emozioni da circa le 23 (?....non ho guardato l'orologio) fino all'una e un quarto.....dico fino all'UNA UN QUARTO!!!!!

Secondo me il tour de force della DCO ha temprato il fisico Vittoriano perchè, nonostante abbia finito la sua performance piuttosto tardi, non dava l'idea di essere stanco.....anzi mi sembrava fresco come una rosa.....forse sarà stato anche il tornare a casa, e ritrovare il suo divano e il suo frigorifero.....



 
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ildabella
view post Posted on 20/3/2008, 17:33




soprattutto il frigorifero... :lol:
 
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shyanneyuu
view post Posted on 20/3/2008, 17:40




Il Q, Vittorio...Vitto e il Q: che legame, che atmosfera, che energia! Essendo stata ben abituata ultimamente, ho ritrovato ieri tutte le sensazioni che porta una trasferta, anzi, una vittotrasferta! Preparare la borsa, salire sul treno contando le ore e i km che separano Roma da Padova, attraversare la città con un pizzico di nostalgia ed arrivare all'ormai famoso albergo ritrovando con sorpresa la stessa stanza che fu testimone del glorioso pigiama-party del primo vittoraduno! Ritrovarsi poi con le compagne di stanza, con Franca e Mauro, la passeggiata fino al Q...è questo il piacevole preambolo che ci separa dall' imminente serata, la cui attesa ci solletica, ci fa sperare e ci fa sognare. C'è già Pasol quando entriamo e non manca molto all'arrivo di Vittorio; si radunano poco a poco tutti e l'atmosfera si colora della magia che solo i fun di Vittorio sanno creare; con piacere saluto tutti e chiacchiero con gioia con Massimo e Sofia che, irriducibili, non avevo dubbi di rivedere! Vittorio, ritrovato l'amato baffetto, si presenta in giacca rossa che sa elegantemente indossare e abilmente gioca con il criptismo delle tende del Q, da lungo tempo di questa tonalità. La serata è priva di accordata scaletta, ma il repertorio è in gran parte quello che conosciamo, quello che cerchiamo e desideriamo ritrovare: Vittorio, libero dal personaggio al quale ha dato l'anima negli ultimi mesi, si scatena in una serie di interpretazioni che ci fanno sentire tutta la sua carica, tutta la sua passione. E' bellissimo vederlo cantare, muoversi, ondeggiare sulle melodie, chiudere gli occhi e battere le dita sul microfono: c'è sempre, questo Vittorio, ma com'è vivo e presente questa sera...e quanta carica mi trasmette con la sua energia! Poi gli stacchetti, quei magici momenti che Vittorio è capace di inserire fra una canzone e l'altra che permettono l'attimo di fuga, di ripresa, di sorriso e di complicità, con l'esperienza e l'abilità di chi sa renderli parte integrante dello show...la prima canzone è quella che mi riempe il cuore, ma non è Gino Paoli a donare l'emozione, ma Vittorio, Vittorio che è se stesso e che è un immenso piacere ritrovare, di tanto in tanto, e che ci fa apprezzare in pieno la totalità della sua arte! Vittorio mi fa percepire l'intensità di una melodia e la magia di un'interpretazione, con la semplicità e la carica che lo contraddistinguono, e con la grande emozione di chi mi fa dono del valore della musica.
Gino Paoli, Tenco, NDP (ahahah!), e la dolcezza di "Quanto t'ho amato" si intreccia con un'esilarante versione di "non gioco più"...la piccola grande gioia di sentire la sua "Casablanca", e poi l'intensità in "The man I love", la splendida "Vieni via con me", la bellissima "I migliori anni della nostra vita", per proseguire con i graditi omaggi ai grandissimi Gaber e Proietti, con un Vittorio che improvvisa un simpatico accento romano arricchendo l'interpretazione con la sua incredibile espressività! E' stupendo vederlo camminare su e giù su quel palchetto, suonare la chitarra, sistemarsi l'irrequieto ciuffetto, per lasciare poi il giusto spazio all'abilità di Pasol, di cui scorgo il viso e osservo divertita la proiezione delle sue mani sulla tastiera da una delle lampade del Q. C'è un'atmosfera mista alla familiarità del locale così noto a noi e la consapevolezza che tanto è successo e che molte esperienze sono accadute: dall'ultimo Q ad oggi c'è tutto l'universo di Dante e della sua Divina Commedia raccolto dentro.
Ma che piacere e che sensazione immensa sentire questa voce preziosa libera di volare fra generi, parole e la vastità delle emozioni che Vittorio possiede e che esterna con tanta intensità: è proprio bravo, bravissimo, e sono troppo contenta di essere qui questa sera e di poter cogliere tutta l'essenza e le sfumature di qualcosa di magico, perché Vittorio mi piace veramente tantissimo e sono davvero felice di poterlo seguire, di lasciarmi guidare dalla sua musica e dal suo modo di viverla ed interpretarla. Bella, bellissima serata, qualcosa che mi ci voleva davvero, in questo trambusto che è la mia vita ultimamente, per ritrovare dopo alcuni mesi insieme a voi la totalità della sua e ormai nostra voce, "per chi ama la musica e chi, bontà sua, vuole seguirmi in questo viaggio".

Laura-vittoricaricata :D

P.S.
"Scusate, che ore sono?"
"E' prestooo!"
"No, non vale, ma dite sempre così!!"
 
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elisabettag
view post Posted on 20/3/2008, 17:41




Mi è piaciuta l'uscita di Vittorio contro Giuliano mentro cantavano Motocicletta (mi pare): "ma in che nota stai suonando?"
che casino quella canzone....non mi sono mai divertita tanto!!!! :lol:
 
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Dani64
view post Posted on 20/3/2008, 17:47




Mi piacerebbe, dopo ogni spettacolo di Vittorio, riuscire a scrivere, a trasmettere tutte le sensazioni e le emozioni che mi ritrovo dentro a fine serata ma in tutta onestà non ne sono capace. Il più delle volte mi sembra di scrivere cose assolutamente ovvie e scontate anche se in realtà di ovvio e scontato, quando si tratta di Vittorio, non c’è mai nulla se non il fatto che lui è sempre grandissimo.
Detto questo…Le serate al Q mancavano a tutti, sicuramente anche a Vittorio stesso. E appena varcata la porta del locale, ritrovarmi in quell’ambiente ovattato dalle luci soffuse, quasi un anno dopo dall’ultima volta, mi fa un effetto strano ma indubbiamente piacevole. Soprattutto dopo gli ultimi mesi , quando Vittorio mi ero abituata a vederlo a Roma, in un teatro grandissimo e fra tantissima gente.
Al Q è diverso, al Q è come essere a casa. E la serata scorre via leggera, fra i saluti, le chiacchiere, la cena...Fino alle 23…L’ora in cui, minuto più minuto meno ha inizio la magia.
E’ buffo, Vittorio ha scherzato sul suo essere come David Copperfield, il mago, l’illusionista. Lo ha fatto per via della sua giacca, il cui colore, molto simile a quello della tenda che gli stava dietro, gli permetteva di “mimetizzarsi” e scomparire. Ma io credo che la sua magia ieri sera in realtà sia stata un’altra. Quella di saper ricreare e rievocare, con la sua voce, atmosfere sempre diverse, una per ogni brano che interpreta. Io mi ci sono persa dentro, lasciandolo semplicemente fare. Mi sono ritrovata a ridere e con il nodo in gola, divertita, commossa, graffiata sul cuore…Perché la voce di Vittorio ieri sera in certe canzoni “graffiava” , non saprei come altro dirlo, lasciando il segno. Un segno profondo, indelebile come l’emozione che regala ogni volta. E’ volato tutto via alla velocità della luce, il tempo di riaprire gli occhi e scoprire che l’incanto era finito. Ma la verità è che l’incanto di quella voce non finisce mai davvero, mi rimane dentro, lo porto via con me…Fino alla prossima volta, mago Vittorio…
 
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