Resoconto semi-serio. Molto più semi che serio.
Io... voglio una vita tranquilla la... ah, no, questo viene dopo.
Dunque, durante la cena bevo, mi pare, quattro bicchieri di Prosecco e acqua in abbondanza.
Vittorio inizia a cantare mentre stiamo degustando il dessert (degustazione che cessa all’istante perché non si mangia mentre il Mito si esibisce).
Al terzo brano mi rendo conto che devo andare in bagno. Ma come si fa ad andare in bagno mentre Vittorio canta? O mentre recita alla perfezione ‘A livella? D’altra parte, se non espleto il bisogno fisiologico, rischio di non godermi appieno la serata. Decido di aspettare il primo brano in inglese (semplicemente a causa dei miei gusti personali). “Speriamo faccia presto The Man I Love"... non perché non mi piaccia The Man I Love ma dovendo scegliere un brano su cui assentarmi sempre per i gusti personali insomma ci siamo capiti.
Invece fa Proietti. Proietti... no, non si può, niente WC. Adoro Proietti.
Poi “La leva calcistica...” no, mi piace molto questa canzone, aspetto. Mi distraggo pensando alla somiglianza di questo brano con “The Greatest Discovery” di Elton John (pezzo che non conosce nessuno ad eccezione forse dei fans di Elton John).
Poi fa “Quanto t’ho amato”. Vado in bagno? No, non posso allontanarmi su “Quanto t’ho amato”.
Finalmente arriva il brano in inglese: “When a Man Loves a Woman”. Cavoli, mi piace pure tanto questo pezzo, ma ormai devo andare. Vado. E mi accorgo che dai bagni l’acustica è perfetta. Quasi quasi resto seduta sui...bassissimi water del Q... No, troppo scomodo. Ritorno al mio posto, posizione ugola. Bene. Chissà se farà un brano suo... Magari “Malinconico”. Chissà se farà Sally... La fa. E conclude dicendo: “Poesia. Grazie a Vasco Rossi”. Grazie a te, Vittorio.
Io... voglio una...
Le origini. Le origini per me. Il brano che per primo mi ha colpito e mi ha fatto notare Vittorio: “Mi distruggerai”. E poi Giuda. E “Il mio nome è Dracula” a cappella. Con la mente torno a un sabato sera a Klagenfurt... Manca solo Scarpia. “Per te”. Non so quante volte glielo ho vista cantare, ma l’altra sera al Q era come se la vedessi per la prima volta. Uno spasso.
Io...voglio una vita tranquilla...
Che ore sono? Alla fine di un brano, non ricordo quale, mi viene l’impulso di controllare l’ora, con la speranza che sia ancora presto... Il mio orologio però è sotto la manica della camicia. Lo faccio scorrere con “nonchalance” e con gesto casuale sposto la manica della camicia. Ovviamente non guardo subito l’ora, faccio finta di niente. Mi convinco che il mio gesto non sia stato notato (potevo anche volermi grattare
). Invece Vittorio si è accorto e tenta di sbirciare il mio orologio. Allora lo nascondo, sempre con gesto casuale
. Vittorio cerca con gli occhi il polso e l’orologio di Franca. Lei lo nasconde
. Allora lui chiede: “Ma che ore sono?” Qualcuno azzarda: “Le dieci”. Era mezzanotte e mezza.
Io...voglio una vita...
L’imitazione di Concato. Mi sono scompisciata.
Motocicletta. Battisti, Lucio Dalla, Pino Daniele, Tricarico.
Io...voglio una vita tranquilla... perché è da quando son nato...
Il bis, il ri-bis, il ri-ri-bis, il ri-ri-ri-bis... il ri-ri-ri-ri....
Grazie, Vittorio. Hai dato il duecento per cento per tutta la serata.
Cantante, attore, comico, imitatore, intrattenitore... Cito Maura: tu non sei bravo. Sei oltre.
karole
PS: Pasol è spettacolare. Bravo, bravo, bravo.
PPS: Io... io... io... voglio una vita tranquilla... ma anche una serata al Q una volta al mese andrebbe bene...
PPS: Oggi ho sentito alla radio il brano di Tricarico. Non è stato per niente facile non mettermi a ridere in faccia alla persona che mi stava di fronte (persona che ovviamente non avrebbe potuto capire il mio improvviso attacco di ridarella...)