E' vero, sono rimasta ammutolita dalle sorprese della serata. Prima di tutto la luna che splendeva nel cielo sereno, dopo un mese di nuvole e pioggia, quasi a voler festeggiare l'evento.
Poi la sorpresa di Vittorio. Eravamo intorno alle 18 fuori dal teatro, dove avevamo preso i biglietti e come di norma ci si intratteneva in amabili chiacchiere, quando arriva lui, spalanca gli occhioni ed esclama: "Che sorpresa vedervi qui!" Ma se sono quasi sei anni che gli corro dietro per l'Italia....
Andiamo a prendere un caffè e....altra sorpresa: la pancia non c'è più.
Corsa, piscina, dieta....Vittorio ci mostra orgoglioso i suoi addominali piatti: volete che non ammutolisca? Gli vanno larghi pure i pantaloni di Scarpia, ci ha detto, e ho pensato che sarebbe bello se a Roma gli cadessero sul tavolo di Palazzo Farnese, forse si risparmierebbe la fatale coltellata. Comunque gli ho fatto notare che, con o senza la panza, è sempre bellissimo!
Bellissimo e bravissimo, come abbiamo potuto appurare nel corso dello spettacolo, una fantasmagoria di musica, luci e danze. Bravo il corpo di ballo che ha affrontato uno spettacolo impegnativo per numero e qualità delle coreografie, brava Chiara Luppi, voce e presenza scenica veramente notevoli, brava la presentatrice che ha voluto coinvolgere attivamente il pubblico, mentre Mauro ed io sudavamo freddo al pensiero di essere trascinati a ballare....fortunatamente siamo stati risparmiati. E bravo il nostro Vittorio, ma questa non è stata una sorpresa: tra uno Scarpia e l'altro fa piacere vederlo cantare anche disco music, perché lo fa in modo trascinante, allegro e coinvolgente, dando l'impressione di divertirsi lui per primo. Del resto poi ci ha detto che si sentiva in un certo senso in famiglia, come se partecipasse ad una festa.
Vederlo giocare con la stola di boa intorno al collo e camminare a chiappe strette mentre cantava "Il triangolo"di Renato Zero è stato a dir poco esilarante. Mi è piaciuto molto il tributo a Michael Jackson: mentre sul grande schermo a fondo palco sfilavano i filmati originali, il balletto si esibiva nelle stesse figurazioni che comparivano sullo schermo, con un effetto molto suggestivo. Non ricordo tutti i brani eseguiti ma la serata è stata ricca, un tuffo negli anni settanta, richiamati anche da numerose citazioni sullo schermo, che mi hanno riportato indietro, all'epoca del mio matrimonio ("Com'è bello far l'amore da Trieste in giù") e della nascita delle piume delle mie piume, quando la mia vita era intensamente assorbita da cose diverse dalla musica e dalla tv, quindi si può dire che gli anni settanta sotto un certo punto di vista me li sono goduti di più sabato sera, anche perchè c'era Vittorio ad animare il revival...
Alla fine strepitoso annuncio da parte della presentatrice: il 19 dicembre diretta televisiva della Tosca da Roma. Ho subito pensato che Vittorio, come sant'Antonio, avesse il dono dell'ubiquità....ma questi sono peccatucci veniali, diretta o non diretta la grande notizia è che vedremo finalmente la Tosca in TV, anzi, non la vedremo solo noi ma la vedranno tutti gli italiani, soprattutto quelli che non conoscono l'opera. Noi, se vogliamo vedere Vittorio, sappiamo come fare: chilometri, chilometri, chilometri, per sua sorpresa e nostra soddisfazione.
Terminato lo spettacolo,abbiamo avuto il piacere di salutare anche Gloria, che era arrivata più tardi e che non vedevo da un po', quindi ci siamo separati. Vittorio aveva già mangiato prima,disciplinatamente ligio alla sua dieta, "Di sera solo acqua" ha precisato, noi fUns ci siamo ricoverati in un pub, a chiacchierare (Loretta, da quanto tempo non lo facevamo io e te!)
e a rifocillarci. "Dalle stelle alle stalle" ho detto a Vittorio quando ci siamo salutati, indicando prima lui e dopo me...
franca
PS Loretta, ho ridotto il numero di puntini......