Stavolta avevo con me il pc portatile, quindi nel viaggio di ritorno in treno sono riuscita a scrivere due righe sulla serata. Ora le incollo qui, poi leggo cosa ha scritto chi mi ha preceduto: avevo il computer, ma non la connessione ad internet, che era impossibile causa gallerie..
Ieri sera sono stata alla serata dei Summertime. Mi sono messa in viaggio non immaginando che la situazione treni potesse essere così tragica, credevo che avrei trovato difficoltà soltanto sulla linea Genova-Milano, per cui, una volta arrivata lì con soli 20 minuti di ritardo (cosa usuale anche nei giorni di 'normalità'), credevo sarei stata a posto. Sapevo che in mattinata sul presto avevano subito ritardi i treni per Venezia, ma pensavo che alle due di pomeriggio ormai la situazione sarebbe stata regolare. Altro che regolare: il treno delle 14e35 che avrei dovuto prendere non era nemmeno indicato in orario, in compenso quello precedente delle 13e35 era annunciato con un ritardo di 90 minuti, quindi, se tutto fosse andato bene, saremmo partite, io ed Erika (che aveva il mio stesso treno), alle 15 passate. Tutti i convogli in partenza, praticamente per tutte le destinazioni, erano soppressi o in un ritardo superiore all'ora. Siamo state incredibilmente fortunate, perché, all'ufficio informazioni, ci hanno detto di prendere un treno che sarebbe partito da lì a poco per Venezia, treno che non risultava in nessuno dei tabelloni della stazione (anche sul binario non era indicata né l'ora né la destinazione). Penso quindi che solo una minima parte dei passeggeri diretti a Venezia sapessero che c'era.. Abbiamo scoperto poi che era il treno notte da Parigi che viaggiava con più di 8 ore di ritardo: ci ha permesso di arrivare a Mestre più o meno 20 minuti dopo l'orario previsto, da metterci la firma tutte le volte.. Tanto più che, nonostante fosse bello pieno, abbiamo trovato due ottimi posti a sedere. A Mestre poi Daniela e Luca ci sono venuti a prendere accompagnandoci al teatro: meglio di così non poteva andare.
Certo che se avessi saputo che avrei corso il rischio di restare ore ed ore ferma in stazione, non sarei partita, invece ho fatto una follia senza nemmeno essere consapevole di farla, non ho avuto nemmeno il tempo per preoccuparmi, visto che praticamente appena arrivata a Milano ho preso l'altro treno per Mestre! In effetti qualcuno
, prima e dopo lo spettacolo, mi ha "tacciato" di pazzia.. Più che matta sono stata poco previdente, non immaginavo davvero che fosse tutto bloccato.
Detto questo, che in fondo non credo interessi a molti, passo allo spettacolo.
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The train of energy tour": mai titolo è stato più azzeccato! I Summertime, coro e musicisti, insieme al corpo di ballo di ETN, sono stai un vero e proprio concentrato di energia, hanno coinvolto il pubblico fin dall'inizio, 'investendolo' con il proprio entusiasmo e la propria bravura. Perché questi artisti non sono 'solo' ricchi di carica, ma sono anche veramente di alto livello qualitativo. E se è vero che il buon giorno si vede dal mattino.. già all'inizio dello spettacolo era facile prevedere il tenore che lo avrebbe connotato, visto che ad aprirlo è stata proprio la voce di Vittorio, che in quanto ad energia non è secondo a nessuno (veramente non è secondo a nessuno, artisticamente parlando, sotto molti aspetti..)! Non conosco i titoli delle varie canzoni che sono state proposte, me ne scuso, ma sono state tutte molto coinvolgenti, sia quelle più 'movimentate e ritmate', la maggior parte, sia quelle più 'intime'.
Un momento di vera poesia e magia è stato quello della prima canzone (introduzione a parte) interpretata da Vittorio: un pezzo, molto noto ma di cui io purtroppo non conosco il titolo, cantato completamente a cappella. Dopo l'overdose di suoni (trenta voci e un gran numero di strumenti), si poteva pensare che ci sarebbe stato come un senso di vuoto: invece il gran teatro è stato riempito dalla sua voce, che è tanto bella, musicale, avvolgente, piena, intensa, che non si riesce mai a spiegarlo a parole.
Sembrava impossibile che in realtà nessuno strumento la stesse accompagnando: duemilacinquecento persone sembravano in quel momento come ipnotizzate. Mi sono accorta di essere quasi in apnea, avevo forse inconsciamente paura di rompere l’incantesimo respirando.
Vittorio ha poi cantato diverse altre canzoni, da solo e non, ed in ognuna si è espresso come solo lui sa fare. Ha fatto pure il ‘predicatore’: uno spettacolo!!
Una volta ancora non resta che inchinarsi di fronte ad un Artista così e non si può che ringraziarlo per quello che regala, è bellissimo dimenticarsi per un po’ delle preoccupazioni quotidiane e godersi quell’emozione che ogni volta riempie il cuore e lascia, almeno per un po’, una sensazione di serenità!
Insomma, è stata davvero una grande serata, resa ancora più bella dalla compagnia con cui l’ho vissuta.