Pierina e il Lupo, Montegrotto, 4 Dicembre 2010

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Dani64
view post Posted on 5/12/2010, 13:56




Non sapevo proprio cosa aspettarmi da “Pierina e il Lupo”. Sapevo che si trattava di uno spettacolo basato essenzialmente sulla danza e quindi diverso rispetto a tutto quello in cui finora ho visto cimentarsi Vittorio, che di questo spettacolo è autore (con Federico Malaman), regista, narratore e, insieme a Chiara Luppi, anche interprete musicale.
Il mio approccio iniziale è stato perciò quello curioso di chi non è assolutamente in grado di dare giudizi tecnici, in modo particolare per quanto riguarda la danza, ma guarda “l’insieme” delle cose senza essere in alcun modo prevenuto, aspettando di capire se ciò che sta vedendo, in qualche modo, riuscirà a “toccare”, a smuovere, ad emozionare.
Pierina e il Lupo tratta un tema durissimo e tragicamente attuale: la violenza sulle donne. Lo fa in modo semplice e diretto ma al tempo stesso, per come lo vedo io, anche con estrema sensibilità e delicatezza. E' la storia di 4 ragazze dei nostri giorni, Pierina, appunto, Martina, Rosa e Giulia, ognuna con il suo carattere e la sua personalità ma tutte indistintamente alle prese con le facili insidie della realtà in cui vivono. Insidie che in questo caso sono rappresentate da Lupo, un ragazzo che le attrae con atteggiamenti all’apparenza dolci e affascinanti per poi rivelarsi pericoloso e violento. Per la più sensibile di loro, Rosa, non ci sarà scampo, Pierina invece, grazie soprattutto al coraggio dell’amica di denunciare la violenza e dell’aiuto della madre e delle forze dell’ordine riesce ad evitare il peggio. Un invito quindi a superare la paura e la vergogna e a denunciare, un messaggio lanciato attraverso l’immediatezza dello spettacolo per mettere in guardia di fronte a un problema tristemente diffuso nella nostra società ma di cui forse si parla troppo poco.
Ho apprezzato molto questo intento e ho trovato davvero espressivi alcuni dei ballerini. In modo particolare sono rimasta colpita dalla ragazza che ha interpretato Rosa, la più timida e sensibile del gruppo, quella che subirà la violenza da parte di Lupo…Con le sue movenze e le espressioni ha reso perfettamente gli stati d’animo e il carattere del suo personaggio. La musica stessa aiutava, con le sue variazioni, a caratterizzare e definire le varie personalità. Vittorio è stato il bravissimo narratore delle vicende e, ma questo è quasi superfluo dirlo, grande interprete di un brano che spero tanto di poter riascoltare con maggiore attenzione. Lo stesso vale per Chiara, che, pur in uno spazio di tempo molto breve, riesce sempre a dare i brividi.
Lo spettacolo dura circa un’oretta, che direi essere un tempo perfetto per questa tipologia di spettacolo: avrà sicuramente bisogno ancora di qualche aggiustamento ma scorre via veloce, gradevole, non ci sono tempi morti o pause, non ci si annoia. Direi che anche questa volta Vittorio ha fatto un ottimo lavoro che mi auguro possa avere fortuna ed essere riproposto, magari anche nelle scuole, come Vittorio stesso auspicava. Sarebbe una bella cosa.
Dopo ieri sera mi sono chiesta in che altro modo il Titolare riuscirà a stupirci …Beh, viste le sue molteplici capacità forse non è nemmeno il caso di porsi il problema…Di sicuro ci riuscirà ancora e ancora e ancora...Che altro aggiungere? Complimenti, Vittorio!!!

Aggiungo qualche foto dei saluti finale... :)

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Edited by Dani64 - 5/12/2010, 16:52
 
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ManuelaP
view post Posted on 5/12/2010, 15:27




Grazie Dani.. e visto che ieri non sono riuscita a venire mi auguro anche io che lo ripropongano per poterlo vedere.


Manu
 
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marita64
view post Posted on 5/12/2010, 16:07




Grazie Dani! Vittorio è davvero straordinario. Spero che qualcosina di questo spettacolo arrivi anche sul sito.
 
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Giankarla
view post Posted on 5/12/2010, 16:17




Grazie di cuore Daniela, e questo ringraziamento va a sommarsi a tutte le volte in cui ci hai resi partecipi coi tuoi resoconti attenti e le foto (catturate in maniera espressiva, tra l'altro). Grazie davvero :)

Oggi più che mai un tema del genere mi/ci tocca da vicino, con una famiglia poco distante da casa mia colpita in pieno da questo tipo di violenza..complimenti Vittorio, e grazie. La prossima volta non mancherò.
 
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grazia++
view post Posted on 6/12/2010, 22:32




Ero davvero curiosa di vedere Pierina e il lupo, un po' perché si tratta di un balletto, un genere che non conosco molto, ed un po' perché è la prima volta che, almeno per quello che ho avuto modo di vedere io, Vittorio si cimenta 'ufficialmente' nella regia di uno spettacolo. La mia convinzione che sia decisamente bravo anche come regista, derivante dall'averlo visto all'opera in tale veste in vari stage, ha trovato conferma l'altra sera. Pierina e il lupo dimostra come, in ambito teatrale, quello che conta veramente per la riuscita di uno spettacolo è che ci sia un'idea valida e professionalità e passione nel concretizzarla. La messa in scena è infatti essenziale (un leggio sul palco alla destra dello spettatore, dietro al quale si posiziona il Narratore-Vittorio, un tavolino, qualche sedia, alcuni pannelli e qualche proiezione video ogni tanto), ma perfettamente funzionale a quello che viene narrato, non si sente il bisogno di altro: la musica, il testo ed i ballerini sono assolutamente in grado di esprimere tutto. Non ho le conoscenze per esprimere giudizi tecnici sull'esecuzione dei balletti, però posso dire che a me hanno trasmesso esattamente le emozioni che dovevano comunicare; emozioni forti, considerato il tema trattato, quello della violenza sulle donne. La storia è infatti quella di uno stupro ai danni di una ragazza, Rosa, effettiva protagonista della vicenda ed amica della Pierina del titolo, che, nonostante abbia promesso a se stessa di mantenere per sempre il segreto, riesce a trovare la forza ed il coraggio di confessare alle amiche – le ragazze sono in tutto quattro - ed alle Autorità la terribile esperienza subita proprio per evitare che Pierina diventi un'ulteriore vittima di Lupo, il ragazzo bello ed affascinante che fa 'colpo' sulle giovani donne, che altro non è che un violentatore costantemente a caccia delle sue vittime. Il momento della violenza è, almeno per me, un 'pugno nello stomaco', come deve essere (un fatto del genere non può non esserlo), ma il messaggio sotteso all'opera è comunque di speranza: Lupo viene arrestato, Rosa trova conforto e sostegno nelle amiche e Pierina sfugge al medesimo terribile destino della sua amica. Non a caso la canzone finale è una bellissima versione di “Over the rainbow'. L'auspicio è che fatti del genere non si verifichino più, che le donne che hanno la sventura di subire un'esperienza del genere trovino la forza di denunciare i responsabili e che, comunque, non ci sia indifferenza di nessuno di fronte a tali mostruosità.
Vittorio, autore anche del testo, riesce a raccontare questo dramma e ad affrontare questo tema con la giusta sensibilità, in maniera aperta ma al contempo con un certa delicatezza (mi rendo conto che non riesco a spiegarmi come vorrei..), con il giusto equilibrio, insomma. Ha qui anche il ruolo di narratore e canta, oltre a quella di chiusura, la canzone che 'presenta' il personaggio del Lupo, come Chiara quella che dà voce a Rosa.
Lo spettacolo mi è piaciuto molto, ho trovato molto espressivi gli interpreti, in modo particolare la ballerina che interpreta Rosa, e mi è piaciuto l'arrangiamento musicale: uno spettacolo che consiglio di vedere, se ci sarà l'opportunità.
Ci sarebbe molto di più da dire, sia sulla trama, sia sulle musiche, ma purtroppo il tempo è tiranno; l'ho dovuto fare un po' di 'corsa', ma ci tenevo comunque a condividere con voi alcune delle mie impressioni.
E ancora una volta.. bravo Vittorio!
 
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VALERIAZ-Z
view post Posted on 9/12/2010, 14:58




E’ un’Opera-denuncia, “Pierina e il Lupo”, quella che Vittorio ha ideato servendosi di un mezzo di comunicazione coraggioso come il teatro. Dico che è coraggioso quel dramma del “furto di un anima” che, ancor prima di raggiungere una platea non virtuale di carne e ossa e capacità di giudizio, si deve ricomporre in sequenze senza auto-censure, con pathos, nella mente del regista.
Solitamente la rappresentazione di uno psico-dramma comporta il rischio di mistificare il ruolo della vera vittima e di creare schieramenti tra il pubblico. Non di rado, infatti, la vittima è vittima per la seconda volta della rimozione da parte di quello spettatore lontano emotivamente da certe “realtà”, che recepisce perciò come aggressione, minaccia alla propria idillica tranquillità…
Mi sto dilungando forse troppo sulla scena della violenza su Rosa, che ho potuto vedere grazie al filmato postato da Pier qui nel forum…
Geniale e delicata, perciò, la scelta del velo per filtrare quella sequenza: oltre la violenza subita, rimane il silenzio di Rosa commentato da una intensa Chiara Luppi, la quale accompagna, non distoglie, il pubblico nella comprensione di quel dolore e non di un altro.
Colori densi come le emozioni difficili da spiegare.
Spero che Pier metta all’attenzione degli appassionati di Vittorio altre sequenze di questa sua fatica, che, credo si sia capito, mi è piaciuta molto.

Grazie, Vittorio!
 
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5 replies since 5/12/2010, 13:56   298 views
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