Trebaseleghe
Decido una trasferta non molto tempo fa, ma nemmeno poco, secondo i miei standard.
Il programma è che ++ venga da me, andiamo e torniamo insieme.
Il grande giorno arriva in una giornata particolarmente intensa di visita fornitori in posti diversi della provincia di Bologna.
Quando ++ mi telefona dicendo che è in stazione io sono ancora a casa (ma stavo uscendo, ed ero tornata indietro due volte per cose dimenticate, su e giù dal sesto piano).
Arrivati in loco ed evitati i consigli di un locale (che ++ voleva seguire) per farci parcheggiare lontano dal palasport, troviamo l'allegra compagnia in felice degustazione delle bontà locali.
Un guasto al terminale o generatore ha messo fuori uso il capannone gastronomico, quindi abbiamo tutti ripiegato sul bar che offriva panini alla porchetta con molto pane e poca porchetta.
I veneti hanno fama di essere precisi e puntuali, quindi entriamo in perfetto orario.
La serata è dedicata alle stelle del canto morte. Non morte giovani o in circostanze strane, ma semplicemente morte. Inutile dire che ho pensato subito come una serata con questo tema praticamente ormai possa far spaziare molto il programma…
C'è però l'orchesra intera, tutto dal vivo, e questp è un ottimo motivo per partecipare.
Prima sorpresa: non ho il posto. Hanno modificato l'ordine delle file e il mio posto centrale è diventato un'ultima fila laterale. Forse.
Me la prendo per la colpevole e inqualificabile disorganizzazione e approssimazione (di quelli precisi e puntuali di cui sopra), ma non ottengo nulla, anche perché la web, con mazzo di tanti biglietti ne usava soltanto alcuni e non tutti i suoi erano stati soppressi (ma alcuni sì).
Seconda sorpresa: non canta solo Vittorio!
Forse avrei dovuto capirlo leggendo bene il programma e sicuramente avrei dovuto capirlo, ed infatti l'ho sospettato, quando Vittorio stesso mi ha parlato bene di "chi canta", quindi presumibilmente non lui.
Ma come? Non vado mai alle serate e quando vado mi ritrovo con pochi pezzi cantati dal titolare e molti cantati da altri?
Non dico che non fossero all'altezza del compito, anzi, alcuni decisamente interessanti, ma il mito è il mito…
Quando ha fatto il primo pezzo una signora alle mie spalle ha commentato "ah, è quello dei gelati". Mi sono chiesta che volesse dire: Vittorio le ha gettato dei gelati addosso? Vittorio le è passato davanti comprando dei gelati? Vittorio ha tentato di venderle dei gelati? Vittorio assomiglia a qualcun altro?
Escludendo l'ultima (Vittorio è unico) resta una delle altre tre.
Il pubblico credo fosse composto per lo più di parenti e amici di quelli che cantavano, che avevano una evidente clacque, che Vittorio non aveva (i vittofum sono diventati silenziosi, direi).
Ma alla fine, quando ha cantato Superstar (che non c'entrava niente col tema della serata, a meno di voler considerare Gesù Cristo come una stella), è venuto giù il palasport.
E tutti sono stati trascinati dalla sua forza, bravura, energia, etc.
E la serata è finita.
E quando canta Vittorio, non ce n'è per nessuno.
