| La serata di ieri.
Prima parte: lo spettacolo di Vittorio che avrei sempre voluto vedere.
Vittorio nei suoi personaggi, Vittorio nei personaggi che non gli ho visto mai interpretare.
Vittorio in giacca e cravatta, con o senza occhiali. Sempre uguale e sempre diverso nelle diverse interpretazioni. Sempre se stesso e sempre annegato nei personaggi. Sempre lui e sempre loro.
Credibile sempre, convincente sempre.
Vittorio sempre.
Frollo sempre, Dracula sempre, Scarpia sempre, Innominato sempre, Dante sempre, Fantasma sempre, Marius sempre.
Nessun costume, nessun trucco, tutti i personaggi.
Difficile fare una classifica di gradimento, ho gradito tutto.
Emozione al massimo su Empty chairs at empty tables.
Qualche duetto con i ragazzi della scuola memama di Bologna.
Un po' di spazio al collega Steiner, con i relativi costumi di scena, a mostrare il suo fantasma, il suo Valjean, il suo Jekyll/Hyde.
Seconda parte: lo spettacolo che avrei fatto a meno di vedere.
Atto interamente dedicato ad una selezione di brani di Canterville, musical con testi dello stesso Steiner. Vittorio narratore per l'occasione, ad incorniciare le esibizioni dei ragazzi della scuola, bravi e convincenti, e di Steiner, in uno spettacolo che non incontra il mio gusto, nelle musiche come nei testi.
Nota dolente: poca gente. Sala molto piccola di un teatro in pieno centro, purtroppo neppure piena. Strano, perché se tutti i ragazzi in scena avessero avuto i canonici due parenti, la sala sarebbe stata insufficiente.
Devo però far presente che non un manifesto è stato affisso e non una riga sui giornali locali è stata scritta: i bolognesi non sapevano dello spettacolo e, peccato per loro, hanno perso qualcosa di imperdibile (metà).
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