| Finalmente Riunione di compagnia! Giovedì sera ero lì, in prima fila, in trepidante attesa dell'inizio. Ok, forse la prima fila penalizza un po' la visione di insieme, ma meglio quella che la seconda fila con una Gabry davanti…
Quando si è aperto il sipario ho sentito l'emozione di mesi di lavoro che si stavano concentrando in quel momento. Mesi in cui Vittorio e i suoi ragazzi hanno fatto pian piano nascere e crescere uno spettacolo unico perché costruito su tante persone in scena.
Non lo descrivo nel dettaglio per scaramanzia: spero che sarà possibile, per chi non era presente, vederlo in altre occasioni.
La trama è semplice ed è stata già riassunta abilmente da Kia. Quello che vorrei aggiungere è che ogni cosa è parsa al suo posto, ogni battuta, ogni canzone, ogni posizione, ogni trovata. Tutto filava perfettamente ed aveva un senso logico e una ragion d'essere. Niente sbavature, pezzi di trama appesi, situazioni non spiegate o non risolte. Le due ore di spettacolo sono state due ore godibilissime piene di tanti quadretti. Impossibile stancarsi o annoiarsi: in ogni angolo del palco c'era un'azione che si svolgeva. Se mai ci poteva essere il problema opposto: il rammarico di perdersi delle scene, tutti presi a guardarne altre.
I ragazzi in scena di alto livello, alcuni decisamente altissimo. La professionalità dei tecnici è stata tale che non ci sono stati problemi, pur con tanti microfoni in contemporanea, con tante luci da organizzare.
Il pubblico ha capito e gradito. Ho cercato di evitare di applaudire per vedere se l'applauso partiva lo stesso, e così è stato. Alla fine tutti si sono alzati in piedi, e noi per ultimi: ancora una volta, non siamo stati noi ad innescare la standing ovation.
Lo spettacolo è piaciuto molto. Secca ammetterlo, ma anche se continuo ad a avere voglia di Vittorio sul palcoscenico, anche dietro le quinte si rivela un maestro.
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