La pomeridiana di oggi è stata qualcosa di assolutamente fuori dalla norma, tanto coinvolgente quanto sconvolgente! Non essendo andata ieri sera al GT, non mi illudevo di trovare qualche vittofolle oggi ma, entrando in teatro, mi è bastato un nanosecondo per riconoscere da lontano e di spalle la figura del grande Pier! Ed ecco che siamo così in ottima compagnia con un gruppetto di superstiti ammiratori che non hanno resistito alla tentazione di godere di un’ulteriore rappresentazione.
Ho trovato lo spettacolo di oggi il migliore in assoluto da quando è iniziato Dracula, e sorrido al pensiero che oggi è il 2 aprile, e che giusto un mese fa doveva cominciare questa nuova avventura, slittata poi di un paio di giorni. Ma ecco che, a praticamente un mese dalla prima, gli sforzi ed i progressi di tutti esplodono sul palco in un concentrato di emozioni e di profondità, dando vita ad uno Spettacolo con la “S” maiuscola. Ho trovato molto affiatamento fra tutti, proprio tutti, e il risultato è stato un coinvolgimento intenso fra i personaggi, che hanno portato in scena l’intreccio delle loro sensazioni in cui si sono viste gioia e speranza alternarsi e mischiarsi a tristezza ed angoscia, confusione e abbandono. La preziosa musica della pfm mi è penetrata dentro prorompente e dilaniante: era tutto un sussulto dentro di me, una bellissima sensazione! Jonathan è stato quanto mai immerso nel ruolo, e con gioia ho visto il gentile contrasto di tanta forza dentro un corpo esile; ha rappresentato la debolezza della sua posizione e l’impossibilità e incapacità di ribellarsi e contrastare il suo destino oramai segnato, ma mostrando tutta la rabbia e la disperazione che Jonathan può provare: è questo che ho avvertito oggi. E poi…finalmente da venerdì non sorride più quando intona “Dio quanto è fragile un uomo…”, mi sono sempre chiesta perché sorridesse in quel momento drammatico. Renfield forse meno “carico” del solito, ma non per questo meno efficace: entrando in scena ha guardato dritto negli occhi una bimba che avevo di fianco, mi ha fatto tanta tenerezza perché si è presa una grande paura e si è stretta al braccio della mamma, che non ha più lasciato! Ha smesso di farmi tenerezza nel momento in cui si è distratta e allontanata mentre Vittorio straziante cantava “Non guardarmi”…
Seward assolutamente in forma, è incredibile come rappresenti una calamita sul palco, non si riesce proprio a staccargli gli occhi di dosso. Mi piacciono la sua voce e il suo modo di interpretare le canzoni, a cui accosta dei movimenti che rendono merito e completano la sua bravura. Mi chiedo se avesse avuto un altro ruolo…
Anche Van Helsing, unico interprete del secondo cast oggi, è stato molto bravo: ammetto che mi è piaciuto particolarmente, perché in questo Van Helsing ritrovo quello che per me rispecchia l’immagine che avevo del personaggio: meno infervorato e più paterno, ma non per questo meno carico; Van Helsing rimprovera Seward, rincuora Mina e desidera ardentemente la fine di Dracula: oggi ho trovato tutto questo.
Mina e Lucy bravissime, brillanti direi! L’espressività sul volto di Mina mi ha lasciato a bocca aperta per tutto lo spettacolo e la perfezione nell’interpretazione di Lucy è stata quanto mai straordinaria. Mi chiedo da dove sprigioni tanta forza in un corpicino tanto piccolo!
Vittorio assoluto dominatore della scena: un Dracula quanto mai incalzante e impressionante. Mi sono domandata come faccia a farmi sussultare tutte le volte, è davvero unico. L’intensità della sua interpretazione è stata folgorante, mi sono lasciata trascinare dal suo Dracula e dal suo tormento così come dalla sua tenerezza e il tutto si è risolto in un’emozione fortissima. La tristezza dietro cui si evidenzia però la dolcezza con cui rincorre sempre la figura di Mina è toccante, ed è sorprendente come a questo atteggiamento contrasti con tanta efficacia la rabbia ed un accanirsi contro chiunque altro, chiunque osi mettersi fra lei e lui, chiunque tenti di ostacolare il suo cammino. Mentre trascina Lucy alterna un mezzo sorriso, apre la bocca quasi a cercare aria e poi si fa serissimo, destabilizzando lo spettatore…per poi avventarsi sulla giovane con questo suo avanzare animalesco, da cui si distacca solo quando scompare Mina, rivelando la fragilità di un uomo. Oggi ha fatto un giro anche intorno alla Vampira prima di saltare su Lucy: un modesto cambiamento ma di tutto effetto! “Il mio nome è Dracula” è stato impeccabile, perfetto nei movimenti e nella gestualità, nella voce e negli sguardi. La lunghezza del brano permette di assaporare la totalità della scena, che vede Dracula spostarsi lungo il palco e toccare argomenti diversi mostrando tutta la possanza e la rabbia del Conte. Mi piace il suo modo di rapportarsi a Jonathan, come lo guida, lo guarda e gli presenta la situazione attuale, alla quale il giovane non può che piegarsi. Bello il tormento del ragazzo e il suo pianto quando evoca l’immagine della sua Mina. Oggi ho trovato molto profondo “Un destino di rondine”, con Dracula e Mina disperati e strazianti ma consapevoli del destino che, in fondo, hanno scelto, e scelto di percorrere insieme. Vittorio più che mai carico ha saputo trasmettere l’ansia del Conte, oramai uomo perduto ma allo stesso tempo ritrovato.
Applausi a non finire, ho applaudito con tutta la forza che sprigionava dentro di me; oggi avevo proprio una gran voglia di vedere lo spettacolo e ho trovato una grande Opera con un grandissimo Vittorio!
Saluti e complimenti finali, più che mai sentiti e sinceri: Dracula sta prendendo il volo…
Shyan