Tosca di Puccini, Riassunto e libretto originale

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view post Posted on 26/1/2004, 14:48
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Vittorio Matteucci Admin


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Per chi ha già visto Tosca, che forse avrà piacere di confrontare, e per chi non l'ha ancora vista e vuole arrivare preparato, scrivo il riassunto dell'opera di Puccini e anche il link dove poter leggere il libretto completo. Dopo che lo avrete letto, potremo anche aprire un dibattito...

Libretto
http://opera.stanford.edu/Puccini/Tosca/libretto.html

Riassunto

Atto primo . È il primo pomeriggio del 17 giugno 1800, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Il pittore Mario Cavaradossi sta ritraendo in un quadro Maria Maddalena e le dà il volto della marchesa Attavanti, che ha visto più volte entrare in una cappella. Da questa cappella esce Cesare Angelotti, già console della repubblica romana soppressa dalle truppe napoletane e fratello della marchesa. Angelotti è evaso poco prima da Castel Sant’Angelo, dove il barone Vitellio Scarpia, capo della polizia, l’aveva imprigionato. Cavaradossi, di sentimenti liberali, gli offre rifugio nella propria villa. Sopraggiunge Tosca, cantante tanto famosa quanto avvenente e amante di Cavaradossi. Il quadro che ritrae l’Attavanti l’ingelosisce, ma, rassicurata da Cavaradossi, Tosca s’allontana. Cavaradossi e Angelotti lasciano la chiesa, nella quale entra poco dopo Scarpia, che ha iniziato le ricerche dell’evaso. Torna Tosca, per avvertire Cavaradossi che la sera dovrà eseguire a Palazzo Farnese una cantata per festeggiare la vittoria che l’esercito austriaco ha riportato a Marengo su Napoleone. Non trovando l’amante è ripresa dalla gelosia, che d’altronde Scarpia rinfocola. Da tempo desidera Tosca, e ordina al poliziotto Spoletta di pedinarla. Rimane quindi nella chiesa per assistere al Te Deum di ringraziamento per la sconfitta subita da Napoleone.

Atto secondo . Scarpia sta cenando in una sala di Palazzo Farnese, residenza romana dei Borbone di Napoli. Gli giunge la voce di Tosca che esegue la cantata celebrativa e decide di convocarla. Apprende poi da Spoletta che Angelotti è irreperibile, ma che certamente Cavaradossi conosce il suo nascondiglio, e quindi lo ha arrestato. Ha inizio l’interrogatorio: il pittore nega di conoscere il nascondiglio di Angelotti e impone il silenzio a Tosca, nel frattempo sopraggiunta. Scarpia lo sottopone a tortura e Tosca, disperata, rivela che Angelotti è nascosto in un pozzo del giardino della villa di Cavaradossi. Sopraggiunge il gendarme Sciarrone, e informa che a Marengo Napoleone non è stato sconfitto, ma ha vinto. L’esultante Cavaradossi è imprigionato. Rimasto solo con Tosca, Scarpia la ricatta: se gli si concederà, potrà salvare Cavaradossi e lasciare Roma con lui. È interrotto da Spoletta, il quale riferisce che Angelotti ha evitato la cattura uccidendosi. Tosca, sempre più sconvolta, chiede a Scarpia, in cambio di ciò che egli pretende, un salvacondotto per Cavaradossi e per sé. Scarpia acconsente, ma precisa che, non avendo egli la facoltà di graziare Cavaradossi, occorrerà simularne la fucilazione, con un plotone che sparerà a salve. Mentre compila il salvacondotto, Tosca impugna un coltello scorto sul tavolo al quale Scarpia stava cenando all’inizio dell’atto, e lo uccide.

Atto terzo . Sulla piattaforma di Castel Sant’Angelo. È l’alba, salutata dallo scampanio delle chiese di Roma e anche dal malinconico stornello d’un giovane pastore. Cavaradossi, in attesa di essere giustiziato, inizia una lettera di addio che un carceriere, in cambio di un anello, consegnerà a Tosca. Colto tuttavia dai ricordi dei giorni felici, si interrompe commosso. Ma Tosca giunge di lì a poco, mostra il salvacondotto all’amante, entrambi esultano. Tosca esorta Cavaradossi a fingersi colpito quando il plotone di esecuzione sparerà a salve: ma Scarpia la ha ingannata. La scarica dei soldati uccide Cavaradossi e Tosca, disperata, sfugge a Sciarrone e a Spoletta, che hanno scoperto l’uccisione di Scarpia, e si getta nel Tevere che scorre sotto Castel Sant’Angelo, invocando la giustizia divina.
 
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Spooky
view post Posted on 26/1/2004, 17:32




Bhè, io che PER MERITO DI QUALCUNO ho letto il libro, e parte del libretto.....

Bhè... Scarpia lì non è "comico"; è solo cattivo.. immensamente cattivo.. (leggete la mia firma, e lo vedrete!!!).... e a me così cattivo piace da morire!!!!!!!!!!!!!!! ........

Spooky


 
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clarav
view post Posted on 26/1/2004, 19:30




BHE' LA TOSCA DI PUCCINI E' UNA DELLE MIE OPERE PREFERITE!!
LA CONOSCO A MEMORIA
HO UN SACCO DI EDIZIONI CON DIVERSI INTERPRETI
SCARPIA E' OVVIAMENTE IL PERSONAGGIO CHE PREFERISCO DI PIU' DELLA TRAGEDIA DI SARDOU PERCHE' E' MOLTO CATTIVOOOOOOOO
I MIEI BARITONI PREFERITI SONO TITO GOBBI-SHERRILL MILNES E RUGGERO RAIMONDI
TRA LE TOSCHE PREDILIGO I SOPRANI LA DIVINA CALLAS E RAINA KABAIWANSKA.
ORA MI MANCA DI VEDERE QUESTA TOSCA DI LUCIO DALLA E DI VEDERE FINALMENTE IN AZIONE IL NOSTRO SPLENDIDO ISTRIONE VITTORIO CON QUELLA SUA VOCE BARITONALE CHE FA IMPAZZIREEEEEEEE


QUOTE
VA TOSCA!! NEL TUO CUOR SI ANNIDA SCARPIA!  
 
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fiammy
view post Posted on 13/2/2004, 13:15




Brava Andracass che hai pubblicato questo topic. Allora, il libretto di Sardou l'ho letto qualche giorno fa. In effetti e paradossalmente, rispetto a quanto dicevano i giornali, Dalla non ha modificato la Tosca originaria, se non per alcune cose (sidonia, il balleto modello rugantino di mortacci tua, lo spazio dato al suicidio di angelotti, l'allargamento del personaggio di Scarpia). Anzi, certe soluzioni "alleggerite" come nel caso dell' interrogatorio di cavaradossi, risultano molto meno pesanti nell'opera di Dalla che in quella di Sardou-puccini. Ne guadagnano un pò tutti i personaggi. Tosca risulta meno "ottusa" che nell'originale, per esempio, pur mantendendo certe caratteristiche del personaggio. Scarpia è invece molto più "approfondito" nell'opera di Dalla rispetto all'originale. E risulta molto più interessante, sia musicalmente che scenicamente per un mix di drammaticità, grottesco, ironia, dell'originale. Certe soluzioni stilistiche di Dalla alleggeriscono di parecchio l'opera originale, almeno da un punto di vista del testo, o ironizzano su certi elementi del racconto originale, (l'uso in scena del ventaglio, per esempio, o del paniere). Certo però certe cose si colgono poco se non si conosce il testo originale. Forse, sarebbe stato opportuno, nel libretto dell'opera di Dalla (la brochure) mettere un racconto un pò più dettagliato di quello che succedeva nella Tosca originaria, altrimenti , soprattutto per chi non conosce l'opera è difficille capire ed apprezzare al meglio certi passaggi.
Fiammetta
 
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view post Posted on 13/2/2004, 13:36
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Vittorio Matteucci Admin


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Sull'ottusità di Tosca non sono d'accordo, anzi! In Sardou (e Puccini) Cavaradossi non le fa vedere Angelotti, quindi la sua gelosia è giustificata dal fatto che realmente non sa con chi parlasse Mario. Il ventaglio ha anche ragion d'essere perché parte del travestimento di Angelotti e da lui dimenticato.
In Dalla, Tosca sa la storia di Angelotti, quindi da quel punto di vista è tranquilla, ma il ventaglio?
E' già lì? E allora Mario è realmente fedifrago, o lo mette Scarpia che quindi compie un gesto premeditato (uno non va in giro con il ventaglio abitualmente)?
E comunque, la frase "se sei donna, ti sto aspettando" fa pensare che davvero Mario fosse infedele.

Non sono nemmeno molto d'accordo sul dire che Scarpia viene ampliato da Dalla. Nella Tosca di Puccini è un personaggio molto importante, al punto che chiude da solo il primo atto e apre da solo il secondo. Mica poco per un non protagonista!
La differenza fondamentale fra il dramma di Sardou e il libretto di Puccini è forse proprio in Scarpia.
In Sardou, pur essendo un personaggio decisamente negativo, viene alleggerito dal fatto che ha necessità di trovare Angelotti con ogni mezzo, pena la propria testa. Ovviamente poi ne approfitta per unire l'utile al dilettevole...
In Puccini questo alleggerimento non c'è, ma c'è l'elemento nuovo dell'ultima frase di Tosca prima del suicidio che è rivolta proprio a Scarpia. Insomma, è il suo ultimo pensiero...

Purtroppo il dramma di Sardou è praticamente introvabile, quindi la maggior parte di voi non può fare i dovuti confronti e deve affidarsi semplicemente al libretto di Illica e Giacosa che, come ho detto, non è uguale.
 
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clarav
view post Posted on 13/2/2004, 14:04




ALLORA.. VISTO CHE LA TOSCA DI PUCCINI PENSO DI CONOSCERLA MEGLIO DI VOI!

DOPO CHE AVRO' VISTO FINALMENTE QUESTA TOSCA DI DALLA

VI DARO' POI LA MIA OPINIONE SU LUCIO DALLA RIGUARDO ALL'AVER APPROFONDITO O MENO IL PERSONAGGIO DI SCARPIA



Edited by clarav - 13/2/2004, 11:46
 
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Spooky
view post Posted on 13/2/2004, 23:44




QUOTE (Andracass @ 13/2/2004, 11:15)
Purtroppo il dramma di Sardou è praticamente introvabile, quindi la maggior parte di voi non può fare i dovuti confronti e deve affidarsi semplicemente al libretto di Illica e Giacosa che, come ho detto, non è uguale.

.....................io ce l'ho........................
Chissà per merito di chi...................
(e poi dicono che non sono raccomandata................!!!!!!!!!!!!! )

KISS!!!!!!!!!!!!
Spooky

PS: tanti baciottoli capetta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1


 
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NdB-Magik Freiheit
view post Posted on 15/2/2004, 23:57




CITAZIONE (Andracass @ 13/2/2004, 11:15)
Purtroppo il dramma di Sardou è praticamente introvabile

Lo vojooooooooooooooooo.....bbbbbbbbbuuuuahhhhhhhhhhh!!!!!!!!!
...A Bari abbiamo la Ricordi unita ala Feltrinelli...se non ce l'hanno lì mi uccido!!!
 
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Stephi
view post Posted on 16/2/2004, 11:29




Penso che mi metterò alla ricerca del dramma di Sardou (pare all'epoca sua, fine '800, molto famoso) come un segugio....e se non lo trovo chiederò a Spooky (la raccomandata )!

"Svanì per sempre il sogno mio d'amore...

L'ora è fuggita

e muoio disperato!...

E non ho amato mai tanto la vita!"

(Illica- libretto originale di Tosca)



Edited by Stephi - 16/2/2004, 09:09
 
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view post Posted on 16/2/2004, 13:25
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Vittorio Matteucci Admin


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Il libro in questione è fuori commercio, ma siccome niente è impossibile per chi vuole, l'abbiamo trovato in vendita su internet. Il link è:

La Tosca di Victorien Sardou

E' possibile anche comprare in contrassegno, ma le spese aumentano, quindi vi consiglio di unificare l'ordine, almeno per quelli della stessa zona.
 
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clarav
view post Posted on 18/2/2004, 15:28




"E AVANTI A LUI TREMAVA TUTTA ROMA"!

Tosca prende due candele le accende e le colloca una alla destra della testa di Scarpia e poi l'altra a sinistra, poi prende un crocefisso e lo posa sul petto del Barone.

Questo è lo splendido finale che chiude il secondo Atto della Tosca di Puccini.

Vi consiglio due ottime edizioni in video (sempre che siate interessate):

1976- DOMINGO-KABAIWANSKA-MILNES (De Bosio)
2001- GHEORGHIU-ALAGNA-RAIMONDI (J. Benoit)

La musica di Puccini è stupenda... provate ad ascoltarla

Se qualcuno di voi ha già letto la tragedia di Sardou... mi piacerebbe propripo sapere come è andata la faccenda tra Scarpia e la Marchesa Attavanti prima dell'evasione di Angelotti, perchè la fuga di Angelotti è agevolata non solo dalla sorella Attavanti ma anche da Scarpia....(Cosa si fà per la bellezza della Marchesa) .... infatti per questo rischia di perdere la testa (quando ne verrà informata la Regina di Napoli)






Edited by clarav - 18/2/2004, 15:35
 
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view post Posted on 4/9/2013, 22:15
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Vitto-fun

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riesumo la discussione visto che la cara Admin mi ha convinta ( con le buone, eh!? diciamo che mi ha invogliata) a guardare la Tosca di Dalla. e sto continuando a riguardarla per capire e confrontare e ancora capire.

come dicevo quando mi sono presentata, sono una melomane.
Tosca per me è Puccini. e, pour parler, vade retro la coppia Gheorghiu-Alagna ( se vi interessa il melodramma, c'è di meglio in circolazione. idem Raimondi... bravo ma... ma è un altro discorso . qui dobbiam parlare di differenze, non di belcanto e finti cantanti drammatici).

quoto Andracass. Scarpia non è un personaggio minore. vale tanto quanto Mario e Floria, se non di più. in Puccini è lui che fa la storia. lui istiga la protagonista, la fa ingelosire; lui abusa della sua carica per piegare Tosca ai suoi voleri e arrestare l'Angelotti. lui fa "tremare tutta Roma" con il suo potere ma, soprattutto, con la sua cattiveria. perchè lo Scarpia di Puccini è cattivo. determinato. e potente. un filo vendicativo ( Tosca non se lo fila e lui la vuole, è una questione anche di principio per lui, non è solo desiderio). il suo tema musicale è importante. e secondo me Dalla non ha dato più spazio al suo Scarpia di quanto non abbia fatto Puccini poco più di 100 anni fa.

quoto anche l'osservazione circa il ventaglio. in Puccini il tutto funziona bene. in Dalla non quadra.

in Dalla c'è la scena tra Angelotti e il tirapiedi di Scarpia, Spoletta ( e in Dalla manca l'altro tirapiedi, Sciarrone, e non solo lui), molto bella a parer mio. in Puccini non serviva forse all'economia dell'opera. non so se in Sardou fosse presente, lessi l'originale anni fa e in lingua originale. ma non ricordo nulla del genere quindi o la mia memoria fa cilecca, o forse non era degna di nota per i miei canoni.

lo Scarpia di Dalla è diverso.
io ho sempre parteggiato per Scarpia in Puccini. è il cattivo (di solito si parteggia per i buoni, è la regola :P ), ma è un cattivo con i fiocchi. se poi il cantante è bravo, Mario non si salva quasi più dal confronto.
sempre da melomane: non è un Duca di Mantova libertino ( e tenore... i compositori odiavano i tenori, temo. a loro appioppavano le arie da applauso ma i cervelli piccini piccini ), non è nemmeno uno Germont padre di Traviata ( identificabile come cattivo per il suo voler separare il figlio da una prostituta per difendere l'onore della figlia), o un Gesler. Tutti personaggi che ti fan venire voglia di parteggiare per i protagonisti buoni, cattivi ma non troppo, poco convincenti se vogliamo. Scarpia è cattivo, ma furbo, mai stucchevole, intrigante. Scarpia è umano. rispecchia il lato vendicativo, egocentrico, volubile dell'uomo. ma è sempre serio. anche quando nel Te Deum assapora la vittoria ( perchè sa che vincerà lui) è determinato e serissimo.
lo Scarpia di Dalla ( e Vittorio è superbo) sembra spiritato. a tratti buffo. ubriaco, anche. ride, fa battutine, sembra divertirsi, come un nerd in un negozio di fumetti che ha scoperto di avere uno sconto enorme su tutto.
ma, come in Puccini, persegue il suo scopo. e lo raggiunge. poi muore, ma la signora non gli piazza quei benedetti candelabri intorno, no. lo lascia lì sul tavolo, con un ghigno stampato in faccia. era soddisfatto del suo successo, lo è anche nella morte.
per un melomane è come impattare contro un muro. abituato allo Scarpia pucciniano, il primo pensiero è " ma che è sta roba?". giuro. e se ti fermi lì, spegni il pc ( W Youtube) e torni a crogiolarti nelle tue certezze.
se hai il buonsenso di non fermati, e osservare ( ascoltare è la prima cosa che fa un melomane, perchè guardare i cantanti lirici, specie le donne, non si fa. non è un bel vedere. il canto in maschera è tutto smorfie, di osservare ti viene dopo, se sei a teatro e proprio devi), beh.. se osservi capisci.
vedi che Dalla ha ricreato il personaggio, lo ha sconvolto, ma in positivo. perchè lo Scarpia che piaceva perchè determinato, umano e furbo, ora ti piace di più, in una nuova veste. sembra quasi che la sua umanità si sia completata con quel pelo di follia che a Puccini è mancata.

oddio ho scritto una papirata. e magari poco comprensibile. chiedo perdono.
 
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11 replies since 26/1/2004, 14:48   388 views
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