Grazie alla magistrale organizzazione di Claudia ci troviamo in perfetto orario davanti al ristorante.
Adoro l'atmosfera che caratterizza questi eventi. Claudia che avevo si e no intravisto ad aprile davanti al GT è una persona davvero solare, sorridente e piacevolissima era col marito, la finta Vittovittima Sandro, con i suoi adorabili e dolcissimi bambini Ludovica e Tiziano; Silviachicca col fidanzato, simpatica e bionda come la Pollon del suo avatar; Noemi (memole) che avevo gia conosciuto al GT, la mitica Valentina con le chiocciole e il suo gentil consorte Gaetano. C'era anche la mia cara Annalou e la mia amica francese Laurence.
E' stata una cena piacevolissima passata a chiacchierare e a raccontarci aneddoti legati a Dracula. Abbiamo fatto le fotine di rito poi verso le 22 siamo stati raggiunti da Diana (FolleDiddy) e da Renato (Major2) e a piedi ci avviamoal locale che era poco distante.
Il locale è carino, spazioso, l'arancio il colore dominante. L'unica cosa che mi ha lasciato un po' perplessa è stato il fondo del palco con due grossi e strani pesci azzurri in campo arancio affiancati da una riproduzione dell' URLO di Munch. Mah!
I tavolini sono di plexiglass e le sedie,decisamente comode e di linea semplice, imbottite e rivestite di stoffa rossa.
Salutiamo tutti, (non sto a farvi la lista perchè ci ha gia pensato Laura) ci sistemiamo ai tavoli e aspettiamo ansiosamente Vittorio che, scopriamo dopo, era nella vana attesa di una pizza nel ristorante accanto. Il povero Vittorio ha atteso per un'ora una pizza che non è mai arrivata, per cui giunte le 23, si è alzato digiuno per venire a cantare.
Vedo arrivare Vittorio affascinante in una
mise inusuale: camicia bianca, jeans, sandali di pelle nera aperti, capelli sciolti, viso un po' rabbuiato per la mancata cena ma che si illumina non appena ci vede, con uno dei suoi magnifici e dolci sorrisi.
Gloria è, come al solito, una pura visione, in un abitino prendisole stile anni '70, con profonda scollatura. Il sorriso di questa donna stupenda, simpatica e dolce ha il potere di farmi passare ogni malumore!
non si può non volerle bene!
Proprio nel momento in cui Vittorio stava entrando e salutava i presenti all'ingresso mi chiama Brunella al cellulare. "ciao, come stai? aspetta un attimo!" porgo il cellulare a Vittorio e per poco non ci giochiamo la nostra ARTISTA71 !!!!
Davide e Katia ci raggiungono e prendono posto al nostro tavolo.
Vittorio è sul palco con Antonio Carluccio, un percussionista e un chitarrista. Cantano un po’ per uno e a turno si fanno i controcanti.
Ad un certo punto chiamo Lorella e le faccio sentire in diretta la voce di Vittorio che canta. Lorella… sai che non devi preoccuparti, vero?
La voce di Vittorio, stupenda come sempre ci ha accarezzato le orecchie e l’anima… come sempre…
Vittorio non si smentisce mai.
Le canzoni napoletane sono piene di amore, passione e struggimento, ma anche di allegra ironia e trovano in Vittorio un interprete ideale, attento e “ricamatore” di sfumature melodiche che si trasformano in emozione.
Emozione che ha raggiunto il suo apice ne “ ‘A Livella” di Totò.
Il locale si era ammutolito… Vittorio ad ogni parola catturava l’attenzione, ci stupiva con la sua doppia interpretazione “do’ signore” e “do’ munnezzaro”, ci suscitava emozione e ammirazione per la sua bravura. L’applauso, scrosciante e lunghissimo alla fine mi ha ricordato quello che, con la stessa interpretazione, ci strappò al Pollini il 18 dicembre scorso.
E ancora canzoni, e ancora un Vittorio capace di trasmettere al pubblico il sapore delle sue sensazioni mentre canta, mentre fa sue le parole, i sentimenti, l’ironia… e la comicità nell’indossare una strana parrucca bionda in un pezzo tutto ritmo e brio con Gabriel Zagni e Attilio Fontana.
Alla fine chiediamo a gran voce un bis… vorremmo ascoltarli per tutta la notte…
Dopo aver confabulato un po’ riprendono le posizioni e Antonio ci racconta la genesi di una canzone musicata ( benissimo!) da lui ma scritta da Vittorio, nata da una poesia scritta (in napoletano) su una terrazza sul golfo, nel colore della sera, le luci “dipinte” sul mare e quell’atmosfera affascinante e indefinita che avvolge Napoli e che “fa penzà a’ fatalità”…
Una canzone bellissima…
E la serata si chiude… con tanto, tanto dispiacere, ma con la segreta gioia, almeno per me, di sapere che è solo un arrivederci a settembre, all’Arena di Verona.
Vittorio, affamato ma troppo contento di parlare con tutti, si salutare tutti, di rivedere vecchi amici venuti a trovarlo, si accontenta di una birra e poi va via con la sua bella Gloria in cerca di un locale ancora aperto alle 2.00 di notte per mangiare un boccone.
Molti vanno via.
Restiamo Annalou, Diana, Renato, Roberta, ( arrivata solo all’ultima canzone) Noemi, Laurence, Maurizio ed io.
Annalou e Diana dovevano partire stamattina alle 6.00… ma non c’era né sonno né voglia di andare a casa, per cui… puntatina al Gianicolo per un caffè, una bevanda fresca, un po’ di foto e tante chiacchiere serene e divertenti con il Cupolone a farci da magnifico scenario.
Alle 4.00 a malincuore ci salutiamo perché è stata una serata davvero stupenda e… devo proprio dirlo… Roma non mi era mai sembrata così bella.
Per chi non c'era un regalino.
Io te vurria vasàquesto sorriso è per noi del forum!